Al Festival Glocal il sottosegretario dialoga con Google e i principali rappresentanti del giornalismo digitale City News, Fanpage e ANSO: grande priorità al credito d’imposta per digitalizzare le redazioni e formare il personale, oltre al sostegno alla domanda di informazione
Sulla direttiva copyright, il sottosegretario sottolinea l’importanza di trovare un equilibrio per salvaguardare gli interessi di tutti gli attori in gioco. Il quadro normativo è atteso entro giugno
STORIA DI UN EMBARGO: mentre l’Italia perde miliardi, la Russia impara a fare la mozzarella
_________________di FRANCESCO LECCESE
L’embargo deciso dalla Russia come ritorsione per le sanzioni europee ha toccato direttamente le esportazioni agroalimentari italiane. Ma la Russia, che fino al 2014 era l’ottavo Paese per destinazione dell’export italiano, non si è fatta trovare impreparata.
L’Unione Europea, a partire dal 17 marzo 2014, ha introdotto una serie di sanzioni e di restrizioni nei confronti di enti e privati russi e ucraini, a causa delle interferenze di Mosca in occasione della crisi ucraina. La Russia è ritenuta responsabile di aver supportato e finanziato le azioni militari dei separatisti in Crimea e nel Donbass. (*1) Dopo oltre sei anni, con proroghe semestrali, persistono le restrizioni adottate dalla U.E. (*2) La risposta della Russia è stata una limitazione all’import/export con i Paesi di Ue, Usa, Canada, Norvegia e Australia. Un settore particolarmente colpito è quello della filiera agroalimentare, e l’Italia, leader nella produzione lattiero-casearia, ha subìto ingenti perdite.
La FedericianaUniversità Popolareè un’Istituzione Sociale, nonchè importante luogo di confronto, dotata di grande capacità organizzativa e memoria storica, in cui gli aspetti simbolici hanno un valore molto elevato. L’ateneo opera nel rispetto della sua antica vocazione e della propria identità, l’organizzazione e la legittimazione sono storicamente definite.
In Italia le prime Università Popolari furono organizzate nei primi anni dello scorso secolo ed iniziarono ad impegnarsi istruendo un numero sempre crescente di cittadini di ogni età e condizione sociale, coinvolgendo professionisti ed illustri uomini di cultura che desideravano offrire parte del loro tempo e delle loro competenze in questa impresa che appariva loro come una sfida affascinante e, per l’epoca, “anticonformista”.
L’ ATTENZIONE DEI COMMERCIALISTI SULLE MISURE A SOSTEGNO DELLA LIQUIDITA’ E DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE, NONCHE’ SULLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SOCIETA’, ENTI E GIUSTIZIA
Roma 13 novembre 2020….. Comunica, “Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato i documenti “Le misure a sostegno della liquidità e delle attività produttive” e “Le disposizioni in materia di società, enti e giustizia”.
Il MANIFESTOE I MANIFESTI !Cosa è rimasto in Europa della tradizione tanto marxista e socialista delle lotte operaie, quanto dei manifesti delle Avanguardie: una fra tutte?
“IFUTURISTI ITALIANI” !
Una via italiana al socialismo non marxista in Europa non ha avuto mai fortuna; dallo scritto del 1978 uscito sull’Espresso di Bettino Craxi che polemizzava in risposta a Berlinguer sul leninismo; il paradigma era presente già inizio secolo in una rivista di Giovanni Papini degli anni Dieci del ‘900, dove presentava un lungo articolo sul tema del socialismo in chiave non marxista ma di origine decisamente europea occidentale. In copertina la foto di un articolo uscito pochi giorni prima delle elezioni del 18 aprile 1948, parte di un Archivio ancora tutto da sistematizzare
Raffaele Panico
Nel 1848 Carlo Marx pubblicava il Manifesto dei comunisti, il famoso documento a cui dovevano ispirarsi, per quasi centoquaranta anni, almeno fino al 1989, intellettuali, attivisti, circoli politici, letterari, artisti e formazioni politiche e corpi sociali. In principio una vasta schiera di adepti si dichiaravano anche “discepoli” per riconoscersi tra loro e confondersi nella moltitudine: la famigerata polizia zarista li avrebbe ristretti nelle patrie galere prima della rivoluzione d’Ottobre in Russia.
Dai Manifesti Politici e delle Avanguardie dell’800 e del ‘900
alla leggera frivola inconsistenza dei Twitter, di Instagram e di Fb
Raffaele Panico
Tra gli scrittori del Mondo antico, Virgilio ed Ovidio, trasmettono il senso del proprio tempo storico che giunge al fruitore della coscienza storica, attraverso secoli, grazie alla contemporaneità filosofica del pensiero virtuoso vitalistico verificabile
Esiste un rapporto della coscienza per la conoscenza storica intimamente e profondamente connesso ad altri campi della comprensione delle cose inerenti all’indagine? Meglio ancora: è il mestiere dello storico una condizione mentale esercitata criticamente sulle fonti che appartengono tanto al passato quanto al presente? Condizione che si sviluppa e dipana sull’accertamento di fatti, su una grande quantità di documenti, anche con provenienze di luoghi ed età diverse. Fatti osservati, analizzati, sistematizzati e come dire schedati, catalogati, archiviati, digitalizzati. Ovviamente discorriamo di storia, della grande storia profonda e di lunga durata e non della storiografia. Approccio importante che affianca a ben vedere altri mestieri quali il magistrato, il giudice, l’opera dell’investigazione tanto giudiziaria di forze di polizia o della ricerca scientifica.