Adeguare le retribuzioni al costo della vita con la partecipazione dei Lavoratori alla gestione delle Imprese
a cura di Riccardo Pedrizzi *
I temi della produttività e del costo del lavoro sono fondamentali per la produzione industriale e per la crescita, soprattutto in assenza della possibilità di agire attraverso la politica monetaria. Il “Miracolo Economico” degli anni ’50 e ’60 in Italia fu possibile proprio perché basato sulla crescita della produttività e della produzione.
LECATEGORIEPRODUTTIVE PAGANO INSERZIONI SUI GIORNALI PER FARSI ASCOLTARE ….A COSA SONO SERVITI GLI STATI GENERALI ORGANIZZATI DAL PREMIER, Prof. Avv. GIUSEPPE CONTE ?
__________di Riccardo Pedrizzi
“Nei giorni dell’affannosa corsa verso l’approvazione della Legge di Bilancio in Parlamento, sui principali quotidiani italiani appaiono annunci a pagamento delle varie categorie produttive e del mondo della ricerca per chiedere al governo e alla maggioranza di ascoltare il loro urlo di dolore.
Dalle organizzazioni dei liberi esercenti della Fipe, a Federalberghi, fino alla Fondazione Veronesi, è tutto un susseguirsi di denunce, appelli e lettere aperte al premier ed al Parlamento affinché non ci si limiti a timidi interventi di facciata, come i ristori, ma si programmino le basi economiche di una ripresa del Paese“.
A favore delle Micro e Piccole Imprese …. un impegno dello Stato, Forze Politiche ed Istituzioni
Riccardo Pedrizzi
Antonio Patuelli, Presidente dell’ABI, in una recente intervista apparsa su “Il Sole 24 Ore” ha fatto una proposta che ci sembra molto interessante. Infatti alla domanda della brava Laura Serafini, giornalista del quotidiano economico: “Le misure adottate dal governo sono soddisfacenti?”
il Presidente Patuelli ha risposto: “Sarebbe auspicabile se venisse rafforzata l’A.C.E. (Aiuto Crescita Economica). Ma in generale bisognerebbe rafforzare il capitalismo italiano. Penso all’enorme e crescente liquidità presente nei depositi.
Dovrebbero essere previsti incentivi fiscali per il capitalismo popolare di lungo periodo nelle imprese quotate. Penso ai “cassettisti” di una volta, scoraggiati dalle crisi degli ultimi anni. Il trattamento fiscale (oggi pari al 26% delle plusvalenze; ndr) dovrebbe essere diversificato con un’aliquota ridotta rispetto agli speculatori che si avvalgono di strumenti tecnologici”.
La montagna ha partorito un topolino. Infatti dopo aver del tutto dimenticato la scuola paritaria nei provvedimenti precedenti, ora il Disegno di legge “Rilancio” ha previsto di assegnare a questo settore 65 milioni di euro per i servizi educativi e le scuole dell’infanzia paritarie (comunali comprese) e 70 milioni per le scuole paritarie primarie e secondarie a fronte di 1,5 miliardi di euro per la scuola statale.
Queste scuole consentono allo Stato di risparmiare miliardi di euro all’anno. Infatti il costo per la scuola statale di un alunno è di euro 5.278,41 per l’infanzia, di euro 5.704,47 per le primarie, di euro 6.348,15 per le secondarie inferiori, di euro 6.693,99 per le secondarie superiori, mentre per ogni alunno delle scuole paritarie è di SOLE 590 euro.
Esattamente 100 anni fa il 18/05/1920 nasceva Karol Wojtyla a Wadowice in Polonia, che doveva morire poi il 02/04/2005 dopo una lunga e devastante malattia. La morte dovette lottare a lungo per portarsi via Giovanni Paolo II. Il Papa, diventato subito Santo, che brandiva il pastorale come un guerriero medioevale, che nei suoi ventisette anni di pontificato cambiò il mondo, rivoluzionò le coscienze, portò il Vangelo nei quattro angoli della terra, riaffermò con forza i valori immutabili e i principi spirituali del Cattolicesimo.
Negli U.S.A i crediti al consumo ammontano a 3.840 miliardi di dollari. È il debito delle famiglie americane, cresciuto rispetto alla crisi del 2007-2008, ma anche peggiorato in qualità: oggi circa il 27% dei consumatori americani è classificato “subprime” cioè, poco affidabile.
una analisi di RICCARDO PEDRIZZI
La Federal Reserve Bankstimava che il debito relativo ai prestiti auto negli USA aveva raggiunto quota 1.200 miliardi (ed oggi sono 1.330), guadagnando il terzo posto sul podio dei debiti privati dopo i mutui e i prestiti destinati agli studenti, con un rischio di instabilità accentuato dal ricordo di quanto avvenuto dodici anni prima; – scrivevo nel mio libro “Il Salvadanaio – Manuale di sopravvivenza economica” Guida Editori – Ed inoltre, “altra bolla che potrebbe saltare da un momento all’altro è quella relativa ai crediti al consumo che negli Stati Uniti ammontano a 3.840 miliardi di dollari”…. “È questo il debito delle famiglie americane, che non solo è cresciuto rispetto alla crisi del 2007-2008, ma che è anche peggiorato in qualità: oggi circa il 27% dei consumatori americani è classificato “subprime” (cioè poco affidabile). Questo accade perché si è spinto l’erogazione di prestiti a chi non è affidabile, favorita dalla politica ultraespansiva delle banche centrali, che incentiva la ricerca di rendimenti da parte degli investitori. Sono “subprime” 73 milioni di carte di credito: record dal 2009. Si stima infatti che sia avvenuta tra il 2010 e il 2017 una crescita della fascia di debitori subprime più a rischio dal 5 al 33% sul totale”.