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Autore: Rossella Di Ponzio

Taranto: mostra personale d’arte contemporanea dal 4 al 12 gennaio 2019

Una nuova esposizione sarà inaugurata venerdì 4 gennaio alle ore 18.30, nello SPAZIO CLAM di Taranto,  nell’ambito del progetto LO STATO dell’ARTE, curato dall’Associazione C.L.A.M. International . Intitolata “La Tecnica dell’Arte ”, la mostra personale di Mimino Miccoli , rappresenta un’esperienza inusuale nella produzione artistica del nostro tempo.

Nell’era del digitale, l’analogico diventa ormai microarcheologia industriale e lascia in eredità memorie, sensazioni, emozioni che hanno riempito le nostre vite segnate dall’innovazione tecnologica del boom economico.

Tanto fascino hanno avuto su di noi i materiali plastici ed i preziosi metalli delle apparecchiature industriali, inesorabilmente destinati alla demolizione, dopo la diffusione rapida e travolgente del digitale.

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Delicata e colta l’ispirazione di questa esposizione, in cui Mimino Miccoli ci permette di osservare come il processo creativo possa trasformare materiali metallici, viti, bulloni, rondelle, ghiere, trecce di massa e minuterie, un tempo preziosi nel mondo industriale ed oggi un cumulo di rifiuti, in poetiche ed ispirate figure, che raccontano storie di personaggi picareschi. 

Favolose le iconiche rappresentazioni di Don Chisciotte e del suo gregario Sancho, simboli della libertà dell’immaginazione.

La tradizione culturale del Mondo occidentale emerge nelle graziose e romantiche opere di Mimino Miccoli. L’artista rivela nel suo percorso artistico i riferimenti di valore che considera i pilastri della nostra civiltà.

Dalle origini del Cristianesimo, rappresentate nei suoi futuristici presepi, alle figure di Masai, alla rappresentazione della Pietà, alla scena del balcone di Giulietta e Romeo, alle numerose figure della tradizione popolare, ai personaggi dell’era del motore, Mimino Miccoli riesce ad esprimere con i materiali della sua officina un panorama di gioielli di estrema raffinatezza.

Il freddo colore dell’acciaio diventa lucente nel contrasto cromatico con il caldo dorato dei componenti di bronzo prezioso ed il nero opaco della familiare bachelite, un tempo utilizzata per realizzare i telefoni delle nostre case.

L’esposizione può essere visitata tutti i giorni dalle 17.30 alle 20.00 dal 4 al 12 gennaio 2019.

Info: assclaminternational@gmail.com
           392728692

 

Desk Day 2018: grande successo per la I^ giornata
dedicata all’organizzazione della scrivania

Si è tenuto lo scorso 6 dicembre il primo Desk Day, ovvero la prima giornata nazionale dedicata all’organizzazione razionale della scrivania.

L’evento ideato da Organizzare Italia, prima azienda in Italia che si occupa di formazione delle competenze organizzative ha ottenuto un grande successo, riunendo un gran numero di persone molto interessate a comprendere come poter organizzare il loro spazio fisico di lavoro.

L’obiettivo prefissato dall’azienda promotrice della giornata ha raggiunto il suo obiettivo, cioè quello di favorire la formazione per la  creazione di spazi di lavoro comodi e funzionali capaci di sostenere il lavoratore nel libero svolgimento delle proprie attività lavorative. Sia che si lavori in ufficio, sia che si lavori a casa, la scrivania infatti è lo spazio fisico cardine dell’attività lavorativa.

Infografica Desk Day 18 - Organizzare Italia

Sabrina Toscani, fondatrice di Organizzare Italia, l’azienda che ha ideato e promosso il Desk Day ha espresso molta soddisfazione: “Il primo Desk Day italiano proposto da Organizzare Italia è stato un successo.

Un gran numero di persone ha chiesto, durante l’intera giornata il nostro aiuto per organizzare meglio la propria postazione di lavoro, condividendo foto della propria scrivania e ricevendo in cambio consigli pratici da mettere in opera subito per alleggerire lo spazio di lavoro e di conseguenza la mente”.

Inoltre ha tenuto a precisare: “Direi che il primo importante risultato è stato proprio quello che i nostri interlocutori, e di questi giorni in generale, da quando è partita la campagna di sensibilizzazione all’organizzazione razionale della scrivania, hanno compreso il messaggio e si sono avvicinati alla soluzione.

Hanno capito che per affrontare tutti gli impegni, gli oggetti, le informazioni che li circondano e che arrivano senza soluzione di continuità è necessario organizzarsi. Sistemare la scrivania è appunto un metodo facile e veloce per aiutare la mente a lavorare meglio e per fronteggiare con energia e positività tutto ciò che arriva durante il giorno”.

Il prossimo obiettivo afferma infine Sabrina Toscani sarà: “Ripetere il Desk Day ogni anno il 6 dicembre, sicuri che la strategia di farsi supportare da uno spazio di lavoro organizzato possa essere adottata nel corso dell’anno da un numero sempre crescente di persone”.

Organizzare Italia promuove il Desk Day: come organizzare la scrivania per lavorare meglio

Si svolgerà il 6 dicembre la prima giornata nazionale dedicata all’organizzazione razionale della scrivania, per favorire il flusso di lavoro e il benessere individuale.

Si tratta di una campagna ideata e promossa da Organizzare Italia, prima azienda in Italia che si occupa di formazione delle competenze organizzative, per favorire la creazione di spazi di lavoro comodi e funzionali capaci di sostenere il lavoratore nel libero svolgimento delle proprie attività lavorative.

Sia che si lavori in ufficio, sia che si lavori a casa, la scrivania infatti è lo spazio fisico cardine dell’attività lavorativa. Sulla scrivania transita di tutto, blocchi per appunti, post-it a cui è stato affidato un messaggio, faldoni da esaminare, documenti da archiviare e molto altro.

Spesso però è un luogo disordinato dove regna il caos, ricettacolo del non evaso, non concluso non archiviabile. Caos e disordine sono grandi nemici della produttività, infatti sovraccaricano i sensi di stimoli erodendo la capacità di mettere a fuoco.

Per cui avere una scrivania affollata di oggetti tende ad aumentare la sensazione di avere più cose da fare e causa stress, oltre al fatto che spesso il disordine comunica una cattiva immagine di sé e della propria capacità di gestire il lavoro creando imbarazzo e frustrazione.

Il Desk Day si svolgerà giovedì 6 dicembre, una data strategica che cade all’inizio di un mese in cui si cerca di chiudere con le cose irrisolte e si avviano attività da mettere in campo per l’anno che dovrà iniziare.

Un momento perfetto per dedicare tempo alla razionalizzazione dello spazio della scrivania e per individuare priorità lavorative e comfort degli spazi.

Per il Desk Day le offerte di Organizzare Italia sono tante. Un vademecum che indicherà i passi da seguire per avere una scrivania organizzata e funzionale, un test per misurare il caos della propria scrivania, 5 consulenze gratuite ai primi che il 6 dicembre condivideranno la foto della propria scrivania sulla pagina Facebook di Organizzare Italia.

Per il resto dei partecipanti risposte in tempo reale sulla pagina Facebook dell’azienda e infine la possibilità di acquistare ad un prezzo eccezionale nei giorni precedenti il Desk Day il modulo formativo con il quale apprendere come organizzare al meglio e in maniera funzionale la propria scrivania.

 

Per info: www.organizzareitalia.com
Ufficio stampa Organizzare Italia
fabioladigiovangelo@hotmail.com

 

 

L’intervista all’onorevole Vincenza Giuliana Labriola: una “garanzia” per il Sud

Il Mezzogiorno rappresenta una risorsa per il nostro Paese, ed è proprio in questo momento di grande instabilità politica -economica dell’Italia, che la Consul Press ha voluto porre alcune domande all’onorevole Vincenza Giuliana Labriola, eletta alle elezioni politiche del 2018 alla Camera dei Deputati nelle liste di Forza Italia.

L’onorevole da tempo si batte su temi importanti: lavoro, salute, ambiente, tutte questioni di grande rilievo per il Sud. Vediamo nel dettaglio le domande rivolte all’onorevole Labriola.

1) Nell’agenda politica di Forza Italia rientra anche la questione del Mezzogiorno, quali sono i punti su cui vi siete più focalizzati?

“Per quanto riguarda il Sud abbiamo fatto qualche mese fa una conferenza stampa dove abbiamo presentato quella che è l’idea di Forza Italia e le risposte che lo stesso partito vuole dare. Prima di tutto occore dire che  il Mezzogiorno rappresenta un’area di crisi complessa sotto vari profili.

Portare via dal territorio i giovani, sia per motivi di lavoro che di studio, significa impoverirlo, perché quando vanno via i giovani, viene a mancare chi può portare una miglioria al territorio, rendendolo sempre più un territorio depauperato.

Rimane così solo la gente che non può andare via e non può contribuire alla crescita dello stesso perché sprovvista degli strumenti necessari. Al centro del nostro discorso politico rientra il tema delle infrastrutture, il Sud non può crescere se non si riduce la forbice infrastrutturale con il  Nord.

Altri temi importanti sono quelli delle bonifiche e della messa in sicurezza del territorio e altra questione rilevante è l’rugenza di risolvere il problema dell’illegalità dilagante.

È necessario anche un ritorno al Sud, trovare quel tessuto sia in welfare che in opportunità lavorative di sviluppo imprenditoriale che al momento manca.

Altro punto fondamentale è l’immediato intervento sulla sanità, non è possibile che nella maggior parte delle regioni meridionali ci sia una sanità pubblica che non  funziona: è inconcepibile che il paziente per un intervento chirurgico, in ospedale deve aspettare anche un anno, dal privato invece, pagando impiega meno della metà del tempo.

Siamo in un cortocircuito che non può essere più demandato ad altra data”.

2) Quali sono i disegni di legge specifici che avete presentato sulla questione del Mezzogiorno?

“Abbiamo presentato sia una risoluzione in aula che è stata approvata, sia un pacchetto di proposte nella Legge di Stabilità dove prevediamo una defiscalizzazione più seria, più strutturale e una serie di investimenti per le infrastrutture. E’ importante ricordare che nel Sud manca, anche per colpa della classe dirigente, una programmazione per il recepimento dei finanziamenti europei che ci sono, ma non si riescono a spendere”.

 3) Che cosa pensa della Legge di Bilancio 2019? 

“Su questo tema noi come Forza Italia non siamo completamente convinti di questa manovra fiscale, nel senso che è una manovra che va a finanziare in deficit delle norme che invece avrebbero bisogno di essere finanziate non in deficit: un esempio è quota 100, che è prevista solo per il 2019.

Nella scorsa legislatura si prevedeva un meccanismo di flessibilità in entrata e in uscita, con una staffetta generazionale, che è un meccanismo semplice, ovvero invece di andare in pensione a 62 anni, garantisci il futuro pensionato all’azienda fino ai 67 anni con un contratto part time, e in questi cinque anni, lo stesso forma il giovane che entra in azienda. Quota 100 come è pensata oggi non pensa a una staffetta generazionale”.

4) Il suo partito cosa propone per migliorare la situazione meridionale?

“Condivido l’idea della scorsa legislatura di Forza Italia, che aveva provato a lanciare il referendum sul regionalismo differenziato, per mettere a punto una serie di strategie su sanità, infrastrutture, ridimensionamento economico del Mezzogiorno, perché è fondamentale la presenza dello Stato a Sud.

Per esempio su Taranto, che tra l’altro è la mia città, chiedo da molti anni di togliere la sanità alla Regione per essere ridisegnata a livello nazionale per le strutture ospedaliere, le assunzioni, i tecnici, i macchinari ecc., per poi ridarla alla Regione per la gestione ordinaria. Il Sud al momento ha bisogno di un intervento diretto dello Stato”.

Le ultime battute dell’onorevole sono rivolte all’urgente necessità di ripensare alla rinascita vera di un Mezzogiorno, ma l’idea stessa che ancora oggi esista una questione legata allo stesso, è davvero paradossale.

 

Scompenso cardiaco: gli “esperti” riuniti per una visione d’insieme al convegno presso Palazzo Giustiniani

Ieri, martedì 27 novembre,  nell’incantevole Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani (Senato della Repubblica) si è svolto il convegno organizzato da Stefano De Lillo con la Onlus Lazio Salute e Sanità per l’Eccellenza, intitolato “Scompenso cardiaco: Scenario attuale e prospettive future”.

L’iniziativa è nata dall’esigenza di fornire un momento di approfondimento e confronto su un tema di attualità e rilievo scientifico che riguarda appunto lo scompenso cardiaco.

Quest’ultimo rappresenta oggi una delle patologie di maggior incidenza clinica, con un fortissimo impatto sociale e di spesa sanitaria. Dai diversi interventi durante l’incontro si è appreso che appaiono però all’orizzontevi nuovi studi di ricerca che offrono prospettive terapeutiche molto interessanti.

Inoltre, la tecnologia sta aprendo nuove frontiere, offrendo la possibilità di monitorare il paziente con scompenso cardiaco prevenendo recidive, nuovi ricoveri e diminuendo la mortalità.

E’ stata anche l’occasione per valutare come l’offerta tecnologica ed i nuovi dati della ricerca apportino cospicui miglioramenti socio-economici relativi a questa patologia.

Un convegno molto partecipato che dopo i consueti saluti istituzionali  ha dato grande spazio ai preziosi  interventi scientifici.

Il dottor Fabrizio Oliva, direttore di cardiologia-emodinamica unità di cure intensive cardiologiche presso l’Ospedale Nigaurda di Milano, ha presentato i dati amministrativi e osservazionali di una ricerca che ha messo in luce ottimi risultati. Prima di tutto i dati hanno dimostrato che negli ultimi 50 anni la cardiologia ha ottenuto grandi successi.

Per un miglioramento in campo scientifico il dottor. Oliva spiega che bisogna puntare sulla prevenzione, investire sulla ricerca, prendere in considerazione gli aspetti educazionali che prevedono la preparazione di medici adeguati e infine una organizzazione della rete sia ospedaliera che del territorio rendendo più facile l’accesso alla cure per il paziente, che diventa protagonista attivo dello stesso processo di cura.

Altro contributo importante è stato quello del professore Gianfranco Gensini, che ha posto l’attenzione sui modelli organizzativi, prevedendo un cambiamento per la medicina generale, infatti lo stesso propone per il futuro l’uso di una cartella clinica condivisa, percorsi assistenziali, e l’osservazione di una prescrizione secondo quanto viene indicato dalle linee guida.

Ulteriore intervento è stato quello del professore Francesco Fedele il quale ha tenuto a precisare che lo scompenso cardiaco non è una malattia bensì una sindrome.

Bisogna avere con il paziente un approccio globale, ovvero chi presenta uno scompenso cardiaco è portatore di numerose comorbidità  (gli esperti intendono quel fenomeno per cui in una persona sono presenti due o più disturbi di origine diversa) ed è spesso complesso e fragile.

Per questo la valutazione deve essere multidisciplinare e multiprofessionale. Infine ha sottolineato come il rapporto tra ospedale e territorio debba essere fondamentale per prevenire le riospedalizzazioni.

Questi sono stati solo alcuni degli interventi scientifici proposti  durante l’incontro che assieme agli altri hanno offerto spunti sui quali continuare a lavorare per migliorare gli obiettivi futuri e le prospettive sul tema dello scompenso cardiaco.

Sistema Museale Nazionale: il sesto incontro al Planetario di Roma

Il 16 novembre scorso presso l’Aula Ottagona (Planetario) delle Terme di Diocleziano a Roma, si è svolto il sesto ed ultimo incontro organizzato dalla Direzione generale Musei del Ministero per i beni e le attività culturali, con l’obiettivo di promuovere il Sistema museale nazionale.

Questo appuntamento rientra nel ciclo di conferenze inserito nel calendario di eventi del 2018, anno europeo del patrimonio culturale.

L’evento è iniziato con i saluti di Daniela Porro, direttrice del Museo nazionale romano e moderato da Manuel Roberto Guido per la Direzione generale Musei.

Gli ospiti che sono intervenuti durante l’incontro sono stati: Daniele Pitteri, direttore del Complesso Museale Santa Maria della Scala di Siena, Serena Bertolucci, direttrice del Polo museale della Liguria e Valentino Nizzo, Direttore del Museo nazionale etrusco di Villa Giulia di Roma.

Tutti gli interventi sono stati preceduti dalla proiezione di video che presentavano la realtà museale in cui gli stessi operano.

Un viaggio nel mondo dell’arte, un’occasione di promozione del patrimonio culturale italiano che si pone come nobile obiettivo quello di creare una rete che inglobi il sistema museale nazionale.

Una missione che punta alla promozione, ma anche  a migliorare il sistema di fruizione, accessibilità e gestione sostenibile del patrimonio culturale che porterebbe inevitabilmente a una sinergia tra tutti i musei dislocati sul territorio italiano.

Una conferenza partecipata, oltre agli ospiti “espertissimi” del settore, nell’Aula  Ottagona del Planetario era presente un numeroso pubblico, affascinato dalle parole dei relatori, ma soprattutto dalla immagini dei video proiettati che ancora una volta hanno messo in luce l’immenso patrimonio artistico di cui l’Italia dispone.

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Non bisogna assolutamente dimenticare che per creare connessioni  in una rete che vede come protagoniste le realtà museali su scala nazionale, si deve saper fare comunità al fine di accrescere la partecipazione incuriosendo, includendo e divertendo su più livelli il pubblico che si reca a visitare ogni museo, avendo un programma ben dettagliato che coinvolga ogni fascia di età.

Infine è importante ricordare che possono accedere alla rete del Sistema museale nazionale, oltre ai luoghi della cultura statali, anche musei e luoghi della cultura non di appartenenza statale, pubblici o privati, su base volontaria e mediante un sistema di accreditamento definito nel Decreto ministeriale del 21 febbraio 2018 (pubblicato il 4 aprile 2018).