Questo provoca una serie di infiammazioni generalizzate. Non si conoscono le cause, ma si pensa siano implicati fattori genetici e ambientali», spiega Stefano Stisi, Direttore della Reumatologia dell’AO San Pio, Presidio Gaetano Rummo di Benevento e Past President del Collegio Reumatologi Italiano (CReI).
E come si manifesta? «Può presentarsi sia in età pediatrica che adulta. Ma, in genere, interessa le donne perlopiù tra la seconda e la quarta decade, in età fertile.
Di solito, il dolore che riferiscono i pazienti, la stanchezza generalizzata, l’inappetenza, la perdita di peso e le febbricole sono sintomi che fanno richiedere approfondimenti allo specialista reumatologo.
Altri segni che possono essere presenti si manifestano sulla cute con eritemi a farfalla o chiazze sul corpo, alopecia, o fenomeno di Raynaud. In genere, l’esposizione al sole può causare peggioramenti dei sintomi», continua Stefano Stisi, ricordando che dal 16 al 18 maggio si apriranno le porte del XXII Congresso Nazionale CReI presso l’NH Villa Carpegna di Roma e che il LES sarà uno degli argomenti di una delle tavole rotonde a cui si siederanno gli esperti reumatologi provenienti da tutta Italia.
Come mai molti pazienti riferiscono che servono anni per arrivare a una diagnosi? «Questa è una delle testimonianze che ascoltiamo più di frequente», fa notare Augusta Canzona. «Sappiamo che se non diagnosticato precocemente, il LES può condurre a esiti molto gravi e a volte a un coinvolgimento irreversibile degli organi.
A volte, ci sono aggravamenti improvvisi e la necessità di cure più intense, estese e costose sotto diversi profili. La qualità della vita, quindi, può decadere drasticamente», afferma la Presidente del Gruppo LES.
Ecco perché è importante parlare ancora di malattie reumatiche, tra cui il Lupus Erimatoso Sistemico, sfatando il mito che
interessino solo le persone avanti con gli anni e che la loro comparsa sia “normale”.
Non è così. «Spesso, l’esordio caratteristico della malattia non evidenzia moltissimi dei sintomi che fanno immediatamente pensare al LES. Di solito, l’evoluzione della patologia è lenta e graduale e può servire anche diverso tempo prima di arrivare agli esperti reumatologi e/o immunologi clinici che si faranno carico della persona malata. Molte volte, succede che il paziente viene inviato da altri specialisti per fare altri tipi di accertamento.