Skip to main content

Autore: Sveva Marchetti

KINDER cioccolato cambia faccia

Per ben 32 anni, il famoso volto, sulle scatole bianche e rosse delle barrette di cioccolato per antonomasia, è stato quello di un bimbo biondo dagli occhi azzurri, anzi quei bambini, visto che nel corso della storia ne sono stati cambiati diversi. Ed ora lui non c’è più. Il bambino Kinder Cioccolato è cambiato.

Continua a leggere

Titanic: l’ultima cena a bordo del transatlantico

Veronica Hinke, esperta in gastronomia, ha rivelato nel libro The Last Night on the Titanic: Unsinkable Drinking, Dining and Style il menù dell’ultimo pasto consumato sul Titanic, affondato nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912.

La ricostruzione è stata possibile grazie ad un passeggero della prima classe, Irwin Flynn, che aveva conservato il menù in una tasca interna del cappotto poco prima dello scontro con l’iceberg.

Antipasti a base di ostriche, “consommé Olga”, brodo di carne a base di vino e verdure, salmone con crema di cetrioli, uova, succo di limone e burro fuso. Questo è solo l’inizio dell’ultima cena consumata dai passeggeri della prima classe. Oltre agli antipasti, la cena prevedeva filetto coperto da foie gras e tartufo, pollo alla Lionese cotto nell’aceto di vino rosso, agnello con salsa alla menta, roast beef e petto d’anatra. Il tutto accompagnato da pregiati vini e birra chiara, rum e champagne insieme a una selezione di dessert, tra cui la classica crema di gelato. 

La chiusura del banchetto era affidata al Clover Club, un prestigioso drink a base di gin, sciroppo di lampone e bianco d’uovo, ideato da un barman del Bronx.

 

Coca Cola: all’asta una bottiglietta da 100 mila dollari

Ebbene sì, potrebbe esserci qualcuno disposto a spendere più di 100 mila dollari per una bottiglietta di Coca Cola, che sarà battuta all’asta sul sito Morphy Auction.

Come ha riportato Food and Wine, la bottiglietta in questione è stata prodotta ben 100 anni fa, e pare sia una delle poche arrivate ai giorni nostri intatte. Per i collezionisti un affare da non farsi scappare, visto che si tratta di un ritrovamento raro. 

Nella descrizione, sul famoso sito d’aste, troviamo diverse informazioni tra cui quella che la preziosa bottiglietta è in vendita senza il suo contenuto, quindi è vuota.

E poi non manca la parte storica, nel 1915 Coca Cola decise di dare un design iconico alle bottigliette, uno stile che  fosse in grado di caratterizzare il prodotto rendendolo unico al mondo. Otto aziende hanno proposto i loro prototipi e la scelta cadde sul progetto di Earl R. Dean della Root Glass Company che poi venne riadattato per venire incontro alle esigenze di fabbricazione. Questa bottiglietta dovrebbe essere proprio una di quelle usate per i primi test.

Secondo un esperto di bottiglie, Bill Porter, Coca Cola decise di distruggere tutte le bottiglie prodotte in questa fase di restyling, ma a quanto pare non tutte vennero distrutte. Sembrerebbero essercene appunto due: una venduta nel 2011 per 240mila dollari, ed ora questa che dovrebbe valere circa 100mila-150mila dollari.

Le Fashion Victim sono le operaie schiave

Costrette a turni estenuanti, anche di venti ore al giorno, private della libertà di movimento e di comunicare col mondo esterno, pagate non con uno stipendio mensile, ma con una modesta somma di denaro per le esigenze quotidiane: sono le giovani donne del Tamil Nadu, nell’India meridionale, che lavorano nell’industria tessile locale, che produce filati per le catene di fast fashion. Le loro storie sono raccontate nel documentario Fashion victims firmato da Chiara Cattaneo e Alessandro Brasile, in anteprima al Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, lo scorso 28 marzo a Milano.

Continua a leggere

NABA inaugura la sede di Roma

Dopo l’ingresso a novembre 2017 in Galileo Global Education Italia, guidato dal CEO Roberto Riccio, il principale gruppo italiano nella private education in ambito moda, arte, design e media con oltre 8.000 studenti, NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) continua il suo percorso di crescita con l’inaugurazione di una nuova sede.

Inaugurato il 2 aprile in via Ostiense a Roma, il nuovo campus che occuperà un’area di circa 3.700 mq all’interno di due edifici storici di inizio Novecento, ristrutturati in modo da rispettarne la struttura architettonica, ma allestiti con un approccio innovativo per far vivere a studenti e docenti un’esperienza formativa unica e stimolante.

La nuova scuola, con Donato Medici come Managing Director e Guido Tattoni direttore della formazione sia della sede di Milano sia di quella di Roma, avrà un’ampia e articolata proposta formativa che riguarderà inizialmente i percorsi triennali con avvio a ottobre: Triennio in Fashion Design, Course Leader Colomba Leddi, Triennio in Media Design e Arti Multimediali, Course Leader Vincenzo Cuccia, Triennio in Arti Visive, Direttore del dipartimento Marco Scotini e Course Leader Andris Brinkmanis, Triennio in Graphic Design e Art Direction, Course Leader Patrizia Moschella.

L’offerta accademica si completa con i corsi estivi, della durata di due settimane che si svolgeranno in tre differenti sessioni dal 24 giugno al 23 luglio nelle quattro aree didattiche, arricchendosi man mano per garantire un panorama sempre più ampio di proposte multidisciplinari.

I due campus a Roma e a Milano, capitali internazionali della cultura, della moda, dell’arte e del design saranno, infatti, contraddistinti dallo stesso approccio, proponendosi non solo come luoghi di formazione, in cui le tradizionali discipline visive si combineranno con le nuove tecnologie digitali, ma anche di produzione grazie ad ambiziosi progetti con aziende e istituzioni italiane ed estere che daranno la possibilità agli studenti di lavorare su proposte concrete, potenziando l’efficacia della loro esperienza di apprendimento e ottimizzando lo sviluppo delle loro competenze per affrontare una brillante carriera professionale.

Il campus sarà fornito di tutti gli strumenti che consentiranno agli studenti di esprimere al meglio la propria creatività, con laboratori specialistici dove gli alunni potranno realizzare i propri progetti e affinare le proprie tecniche: il laboratorio di Fashion e Textile, con macchine da cucire industriali, presse, ferri da stiro, manichini e busti sartoriali; il laboratorio di Arti Visive con l’occorrente per stampa e incisione; il laboratorio di Illuminotecnica e quello di Grafica, con le migliori infrastrutture It e i più innovativi equipaggiamenti high-tech per la sperimentazione artistica. A disposizione degli studenti anche un’ampia biblioteca con 32 postazioni studio e diversi spazi a loro riservati, come l’aula studio e varie aule ristoro.

”Per NABA”, afferma Donato Medici, Managing Director di NABA, “si celebra una data importante: l’apertura ufficiale della nuova sede a Roma, una città complementare a Milano sotto tanti punti di vista e insieme epicentro della cultura italiana. Un ambizioso progetto che vuole coinvolgere la città e i suoi protagonisti del mondo della moda e del progetto, proseguendo il dialogo già avviato con la premiazione dei nostri studenti durante l’Open Call ‘Vesti il Parco archeologico del Colosseo’ promossa da Altaroma e il Parco a giugno, e la prestigiosa collaborazione con il MAXXI che ha dato vita a una giornata dedicata all’arte performativa all’interno della bellissima mostra La Strada a cui hanno partecipato alcuni nostri docenti e studenti del Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali. Due iniziative di rilievo che rappresentano solo l’inizio della creazione di quel tessuto connettivo in grado di contribuire al processo di evoluzione della città in stretta collaborazione con le più importanti istituzioni del territorio” .

articolo via AdnKronos