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Autore: Sveva Marchetti

Serracchiani: “Signor/a Sindaco. Come fare quando…”

Sembra un vero e proprio codice di stile e buone maniere quello voluto dalla Serracchiani e fatto mandare a tutti i sindaci ed amministratori del Friuli Venezia Giulia. La firma è di uno tra i più noti conoscitori del galateo italiani, Giovanni Battista Borgiani, esperto in Cerimoniale e Protocollo Nazionale e Internazionale presso la Scuola Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI).

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Genderless Kei, la nuova moda “senza sesso” giapponese

Harajuku è il quartiere di Tokyo noto per aver dato vita ad alcune delle più eccentriche mode giovanili giapponesi, diventando anche, per via di questa caratterista, una forte attrazione turistica.

Ultimamente però lo street style giapponese si sta allontanando da Harajuku, forse proprio per colpa della troppa attenzione da parte dei turisti. Tuttavia, Tokyo rimane una delle più grandi e attive fabbriche di stili al mondo, dove nascono, si stratificano, cambiano e spariscono decine di correnti diverse.

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Caffè Greco sotto sfratto

Un po’ difficile da pensare che ad uno dei caffè più antichi di Roma sia toccata la stessa sorte che ultimamente sta colpendo le varie eccellenze (da intendersi botteghe storiche) capitoline. L’antico Caffè Greco di Via dei Condotti è finito sotto sfratto. Frequentato da Goethe, Hans Christian Andersen, Orson Wells, Moravia, D’Annunzio, Schopenauer, Elsa Morante, Pier Paolo Pasolini, Ennio Flaiano e Guttuso che l’ha ritratto nella sua celebre “sala rossa”, il Caffè Greco rischia di spegnere per sempre i suoi meravigliosi lampadari settecenteschi nel giro di tre mesi.

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Rupi Kaur, la giovane Instapoet indiana

La poesia da un punto di vista editoriale è un prodotto letterario che si rivolge a pochi vendendo sempre meno. C’è solo un caso in cui invece si registra una tendenza diversa se non opposta, ed è quello degli Instapoets: poeti, di un’età generalmente compresa tra i 18 e i 34 anni, che pubblicano su Instagram o Tumblr. Tramite i social riescono a rivolgersi ad un pubblico molto più vasto e soprattutto giovane, e quindi è interesse delle stesse case editrici contattarli e pubblicarli.

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Spelacchio

«Ciao, mi chiamo Spelacchio e sono sobrio e raffinato»

Disprezzo e rabbia per un qualcosa di così brutto, tristezza per la sciatteria nell’occuparsi e curare un bene ed infine tanta tenerezza. Questi sono stati i diversi stati d’animo (che personalmente ho avuto, ma credo abbiano tutti i romani) riguardanti il povero abete rosso proveniente dalla Val di Fiemme, meglio noto come Spelacchio.

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