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Autore: Sveva Marchetti

Arab Fashion Week

L’Arab Fashion Week ready-couture e resort 2018 rinnova il suo appuntamento a Dubai, da oggi 16 maggio fino al 20, presso il Meydan Hotel & Grandstands. Giunta alla quarta edizione, la kermesse si prepara ad ospitare designer da tutto il mondo. Se New York, Londra e Milano sono le capitali simbolo del prêt-à-porter, e Parigi è l’emblema del haute couture, Dubai è l’unica destinazione del Ready-Couture.

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A Milano i murales sono firmati Gucci

Gucci, in occasione del lancio di un’edizione limitata di t-shirt in collaborazione con Angelica Hicks,  ha decorato un muro di Milano con un’opera dell’illustratrice inglese scoperta dal direttore creativo Alessandro Michele su Instagram. L’opera è visibile in Largo la Foppa e ci resterà per i prossimi 2 mesi; in seguito lo spazio di 176 mq continuerà a cambiare ospitando vari progetti artistici fino alla fine dell’anno.

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L’industria della moda durante il Ventennio

Nel 1935 il regime fascista fu allarmato dai dati sulle importazioni della couture francese in Italia e per questo decise di nazionalizzare la produzione dell’abbigliamento dando vita all’Ente Nazionale della Moda. Un’istituzione che gettò poi le basi per l’affermazione dell’industria della moda italiana nel mondo.

Grazie ai documenti superstiti dell’Ente Nazionale della Moda ed alle riviste femminili dell’epoca, Sofia Gnoli ha creato un nuovo volume intitolato Eleganza fascista, La moda dagli anni venti alla fine della guerra ed edito da Carrocci. Il testo vuole far luce sulle scelte delle donne italiane, sull’estetica e sull’industria della moda nel periodo prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale.

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Pirelli 2018 firmato da Tim Walker

Tim Walker sarà l’autore degli scatti del calendario Pirelli del 2018. Il fotografo britannico, celebre per il suo immaginario stravagante ed onirico, firmerà infatti la 45ª edizione dell’iconico The Cal,  già affidato, negli anni precedenti, a fotografi quali Peter Lindbergh, Annie Leibovitz, Mario Sorrenti e Bruce Weber.

Il tema, ovviamente particolarissimo, è basato sulla favola di Alice nel Paese delle Meraviglie. L’ispirazione viene dalle immagini che l’autore, Lewis Carroll, chiese a John Tenniel per accompagnare la prima edizione datata 1865. Il risultato sono 28 scatti e 20 set differenti. “La storia di Alice è stata narrata molte volte”, dice Tim Walker “Volevo tornare alle origini, alla genesi dell’immaginazione di Carroll… Volevo trovare un‘angolazione diversa“.

Un cast d’eccezione composto non solo da modelle ma anche da personalità del modo delle musica e del cinema tra cui spiccano i nomi di Naomi Campbell, Sean “Diddy” Combs, RuPaul, Whoopi Goldberg, Adwoa Aboah, Adut Akech, Duckie Thot, Lupita Nyong’o e Slick Woods; tutto per un risultato finale che prevede 28 scatti e 20 set differenti.

Boom Beat Bubble

 

BOOM | BEAT | BUBBLE 
STAMPA GIAPPONESE  sessanta | settanta | ottanta 
a cura di Marcella Cossu

4 maggio > 12 ottobre 2017

Dal BOOM economico degli anni ‘60 al BEAT post68, fino alla bolla speculativa, la BUBBLE (economy) nata negli anni ‘80 ed esplosa nel decennio a seguire: il racconto per icone di un paese che si guarda attorno concentrandosi su se stesso. Il mezzo è l’incisione, arte in cui i giapponesi sono maestri dalla notte dei tempi, i temi sono mille, le opere 54, i nomi 24. In collaborazione con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, le opere provengono dalla collezione dell’Istituto Giapponese di Cultura in Roma; altra storia nella storia, tra acquisizioni e motivazioni, museologia, sociologia e relazioni internazionali. E arte.

In collaborazione con

gnam

Artisti esposti: AMANO Kazumi, Ay-Ō, FUKAZAWA Yukio, FUKITA Fumiaki, HIWASAKI Takao, KAMIYA Shin, KANAMORI Yoshio, KIMURA Kōsuke, KUROSAKI Akira, KUSAMA Yayoi, KIYOTSUKA Noriko, NAGAI Kazumasa, NODA Tetsuya, OKABE Kazuhiro, ONOGI Manabu, ONOSATO Toshinobu, OZAKU Seishi SAITO Yoshishige, TAKAMATSU Jirō, TAMURA Fumio, YAYANAGI Go, YOKOO Tadanori, YOSHIDA Katsurō, Lee U-FAN

immagine in evidenza: Yayoi Kusama, Zucca, 1988, dettaglio