In Africa il primo grattacielo “alimentare”
Un grattacielo può contribuire al soddisfacimento alimentare di un’intera comunità? A quanto pare si.
Un grattacielo può contribuire al soddisfacimento alimentare di un’intera comunità? A quanto pare si.
Allora, fate attenzione: da poche ore potete provare l’ebrezza di assaggiare la cucina dello chef migliore del mondo a prezzi molto, molto più contenuti: Daniel Humm, infatti, con il socio e direttore di sala Will Guidara, ha appena aperto un nuovo locale, sempre a New York, nel distretto di Flatiron, dove apprezzare il suo talento costa in media 15 dollari a testa
Informale e moderno, il Made Nice –questo il nome del locale– è un ambiente spazioso in cui si rincorrono scritte come “Fresh & Natural” oppure “Green power”.
Si è tenuta, lo scorso 17 aprile, la cerimonia inaugurale del Ginza Six, il più grande complesso commerciale del distretto di Ginza, a Tokyo. L’immobile concepito da J. Front Retailing Co. (che gestisce i grandi magazzini Daimaru e Matsuzakaya) accoglie all’interno 241 negozi di alta gamma e si stima attrarrà 20 milioni di clienti all’anno.
Gucci mette al centro delle proprie iniziative Firenze. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina nella cornice di Palazzo Vecchio, in Piazza della Signoria, il marchio della doppia G ha annunciato un progetto culturale di ampio respiro con la sua città d’origine, denominato ‘Primavera di Boboli’. L’iniziativa è in partnership con le Gallerie degli Uffizi e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ed è patrocinato dal Comune di Firenze.
Il diamante Pink Star é il più grande diamante rosa al mondo tra quelli finora classificati dal GIA (Gemological Institute of America); appartiene anche alla categoria “internally flawless” in quanto privo di imperfezioni.
La presenza di diamanti rosa in natura è estremamente rara in qualunque dimensione. Dalla nostra esperienza, i diamanti rosa di grande taglio – sopra i dieci carati – molto raramente sono dotati di un colore intenso. – ha dichiarato al riguardo Tom Moses, vicepresidente del Gia.
Exor, la holding della famiglia Agnelli, vuole investire nelle piccole e medie imprese italiane, soprattutto in quelle che hanno una percentuale significativa di export. A dirlo in un’intervista al Financial Times è il presidente della finanziaria, John Elkann, che controlla anche Fca e Ferrari. “Penso ci siano spazi di mercato in cui un imprenditore o una società controllata da una famiglia può apprezzare di avere un partner, per svariati motivi. Queste partnership per noi rappresentano opportunità di investimento”, spiega l’imprenditore che cita Eataly, Moncler e Technogym come esempi di medie aziende di beni di consumo che hanno riscosso un forte successo all’estero nell’ultimo decennio.