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Autore: Stelio W. Venceslai

Dalla vittoria per i Giochi Olimpici ai “Giochi Immorali” del C.S.M.

Gli Amici degli “AMICI” 

una puntuale analisi di Stelio W. Venceslai 

Bene! L’Italia ha vinto! Le Olimpiadi invernali si faranno a Milano e a Cortina. Un successo straordinario. Si esalta la coesione politica nel comune interesse per la patria. Sala e Zaia si abbracciano: finalmente l’unità senza contese ideologiche !  
I media si sciolgono emozionati di fronte a questo evento. Sotto sotto, c’è un po’ di sfottò per i 5Stelle. Non hanno voluto le Olimpiadi a Roma, sono stati tiepidi nel proporre la candidatura di Torino, la Raggi e l’Appendino. In fondo, sono contro le grandi opere, come tutti gli altri del Movimento.
E invece, no, l’Italia ha vinto! Che importa se il Mercatone Uno è chiuso? Oppure la Pernigotti? O l’Ilva di Taranto o la Whirpool di Napoli? Panem et circenses, più circenses che pani! Così va il mondo all’italiana. Avremo i giochi olimpici invernali. Ma non siete contenti? Anche i disoccupati, i non occupati, i senza tetto, i poveri, finalmente, saranno soddisfatti.

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Applausi a Mattarella

            Quattordici minuti di applausi al Festival di Cannes dopo la proiezione dell’unico film italiano presentato alla Mostra, Il traditore, di Marco Bellocchio. Undici minuti di applausi all’ingresso del Presidente Mattarella all’Assemblea della Confindustria a Roma di una settimana fa, prima delle elezioni europee.

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La Radio che dà fastidio

            Radio Radicale sta per chiudere

Come Radio libera, ha dato fastidio a tutti. Non raccontava neppure la verità. Si limitava a diffondere ciò che accadeva: le insulsaggini, le sparate, le messe in scena, i grandi discorsi, le piccole astuzie. Lo specchio di un Paese che traveste da politico l’inutile, l’illogico, lo sperpero e la corruzione. 
C’erano tutti, di destra, di sinistra, di centro. Raccontava quello che dicevano, le false promesse, le minacciose intemerate, i discorsi sconnessi. La fiera delle vanità presuntuose di un popolo di beoti, attratti dal potere o dalla voglia di avere potere.

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“La Cerniera Europea” ….. sulla linea dell’Ucraina

Prima della I^ guerra mondiale, l’Ucraina era spartita fra due grandi imperi, quello austro-ungarico (Galizia e Lodomiria, con Leopoli) e quello zarista (Volinia e Podolia). Con la rivoluzione russa e la dissoluzione di questi imperi, l’Ucraina cercò di proclamarsi indipendente. Il Trattato di Riga (1921), che concluse la guerra polacco-sovietica, assegnò la Galizia e la Volinia alla Polonia e il resto del Paese all’Unione Sovietica. I territori di lingua rutena già facenti parte dell’impero austro-ungarico, dopo l’esperienza effimera di varie piccole repubbliche indipendenti, furono suddivisi fra Polonia, Cecoslovacchia e Romania (questi territori tornarono all’Ucraina e, quindi, all’Unione Sovietica, solo dopo la 2° guerra mondiale).

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Brexit: un fallimento clamoroso?

Un pulcino a spasso nel bosco

(di Stelio W. Venceslai)

            La Brexit sta mettendo a dura prova la tradizionale capacità britannica di gestire gli eventi anche nelle condizioni più scabrose. L’esperienza di governo della signora May si sta probabilmente concludendo con un fallimento clamoroso.

            Il Regno Unito non è mai stato un partner europeo affidabile.

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