Lasciare il cibo la sera della Vigilia nasce dalle credenze pagane per cui i defunti passino a trovare i propri cari il 24 dicembre, e che banchettino insieme a loro. Si pensa poi a offrire doni a Gesù Bambino e Maria reduce dal parto. Oggi, questa abitudine, è diventata un modo per far felici i bambini che al risveglio, oltre a trovare i regali desiderati, trovano anche il piattino o il bicchiere del latte vuoti. E la felicità è tanta.
La tradizionalissima tazza di latte tiepido con un po’ di cannella, insieme a qualche biscotto fatto in casa (gettonatissima anche da noi) viene direttamente dall’Austria dove si usava lasciare latte appena munto per rifocillare Gesù e Maria.
In Irlanda invece si usa lasciare del pane appena sfornato ed anche in questo caso il gesto era per rifocillare la Sacra Famiglia durante il viaggio.
I bimbi inglesi lasciano a Babbo Natale le famose mince pie, delle crostatine ripiene che profumano di spezie insieme a del buon brandy (sherry, in altre zone anglosassoni).
In Australia, il 24 dicembre cade nella stagione calda e a Babbo Natale viene giustamente offerto qualcosa per rinfrescarsi, e quindi cosa c’è di meglio di una bella birra ghiacciata?! Alle renne che là a quanto pare sono canguri vengono lasciati secchi e botti d’acqua.
Finiamo con Cuba dove i bimbi lasciano i doni a Re Magi: chicchi di caffè e tabacco per loro, erba per i cammelli su cui viaggiavano.