Bar Hungaria: finalmente il rilancio
Un declino lento quello dello storico Bar Hungaria, locale storico nel cuore del quartiere di Parioli di Roma. La leggenda narra che già dal lontano 1945, il bar di piazza Ungheria si fece conoscere perché serviva gli hamburger ai soldati americani e arrivo all’apice della gloria tra gli anni ’70 e ’80 con il cosiddetto “completo”, un hamburger completo di tutto e preparato sul momento su una piastra in sala, a qualunque ora della giornata. Poi l’incuria di una gestione poco interessata a onorarne la fama e un certo appiattimento sugli standard qualitativi ha portato al declino dell’insegna, che ha definitivamente abbassato le saracinesche nel 2017.
Oggi il rilancio grazie ad una nuova proprietà e gestione: Antonio e Massimo Cola (noti imprenditori della ristorazione romana) e Federico Scardamaglia (produttore cinematografico). Il restyling è stato curato dalla studio di architettura di Junio Cellini e Paola Niolu, prevede 9 ingressi su strada, due grandi banchi per la caffetteria e la pasticceria, posti a sedere suddivisi in due sale, una più piccola con poltroncine e la principale con i tavoli. (più 65 posti all’esterno), ed è tornata anche la postazione degli hamburger, che come in passato saranno preparati direttamente sulle piastre in sala. Tutto di design ma con dettagli stilistici che richiamano gli inizi del ‘900.
Per quanto riguarda la gastronomia vera e propria ci sarà un team giovane capitanato da Gioia Spizzichino, cuoca, pasticceria e sommelier già vista in diversi ristoranti romani, che per Hungaria coordinerà tutte le operazioni “Saremo aperti dalle 7 alle 24, recupereremo la storia del luogo, con l’obiettivo però di offrire un servizio da bar di livello, in ogni momento della giornata. E infatti tutto, dai lieviti per la colazione agli sfizi per l’aperitivo, ai piatti in uscita dalla cucina, sarà prodotto da noi. Rifuggiamo l’idea della tavola calda, piuttosto saremo un bar con bistrot, cucina aperta a pranzo e cena e immancabile Completo, che invece si potrà ordinare da mezzogiorno in poi, fino a chiusura”. Per la pasticceria invece troviamo Gian Luca Forino, il giovane pasticcere romano noto per esser stato Campione Mondiale di Pasticceria Juniores 2013, che dopo la chiusura de La Portineria ha deciso di buttarsi in questo nuovo progetto. Quindi troveremo tutti i suoi lieviti per la colazione ma anche le sue monoporzioni e le sue creazioni particolari che lo hanno reso famoso.
L’intento è quello di avere un’offerta completa dalla colazione, all’aperitivo, al dopocena per far si che il locale torni ad esser un punto di riferimento del quartiere. Per questo spiega Gioia “abbiamo scelto un barman giovane e preparato, che curerà la drink list. E dalla cucina proporremo sempre qualche sfizio caldo, un piatto da aperitivo del giorno, sempre preparato sul momento”. Pranzo e cena, invece, offriranno un menu breve con 4-5 proposte per ogni voce, e piatti più veloci per chi ha poco tempo; ma per i nostalgici l’alternativa certa sarà: “Un Completo, per favore”.
fonte gamberorosso