Bestemmia trans sul Natale
LA MISTICAZIONE DELLA SACRALITA’
Adesso si è superato ogni limite, decenza, soprattutto si è oltraggiato il valore del rispetto, dovuto sempre alla fede altrui in un’idea, un progetto o, ancora di più, in una concezione universalistica, religiosa o laica che sia, della vita che risulti di elevato spessore umano, morale, spirituale. Non si può ammettere che si “giochi” sulla fede religiosa, quindi sui suoi valori e sul racconto delle sue fonti, sulla sua tradizione, spesso millenaria, espressione di un radicamento diffuso, motivo e fine di civiltà. Non si può ammettere che arrivi, così, l’ultimo “intelligentone” a infangare la sacralità del Natale, la suggestiva immagine della Sacra Famiglia, insomma a deridere quella speranza che la Nascita di Gesù rinnova negli animi di tutti i cristiani.
Tanta prova di scarsa intelligenza, anzi tanta somma bestemmia ci viene da tale Riccardo Simonetti, cittadino tedesco di origini italiane, ambasciatore dell’Unione Europea, non si sa bene per quale via ed utilità, dei diritti LGTB ovvero della comunità lesbica, gay, bisessuale e transgender: nel numero di dicembre del mensile berlinese “Siegessaule” tanto infelice attivista per i diritti arcobaleno si è fatto fotografare nella rappresentazione di una Sacra Famiglia dove egli appare nei panni di Maria e San Giuseppe, invece, è impersonato da un altro uomo, carnagione scura e veste rosa, barba e baffi unico tratto comune ai due infelici protagonisti.
Povero Bambinello amato e venerato, strumentalizzato ai fini dei diritti Lgtb!
Nell’imminenza del Natale, momento di importante spiritualità religiosa, il suddetto “ambasciatore” Simonetti ha diffuso una pubblica ingiuria contro la sacralità religiosa, detto in modo più spiccio ha bestemmiato contro la verità della Sacra Famiglia, considerata nella sua identità di una madre e un padre, stretti attorno al loro figlioletto, come il Vangelo ci ha raccontato.
Si dice che ambasciator non porti pena: vero, in questo caso bestemmia solo vergognosamente, paludando tale bestemmia con la nobile causa a sostegno del mondo arcobaleno.
Possono i diritti di una comunità minoritaria, evidentemente animata, però, da un grande spirito di prevaricazione, affermarsi con l’oltraggio della tradizione e dei sentimenti cristiani?
Su questa via va fermata la scalata arcobaleno, si convinca l’incauto ambasciatore Simonetti di svolgere il suo alto incarico solo nei limiti della dinamica democratica, diversamente risulta solo un patetico provocatore, persino poco intelligente se consideriamo questo suo commento: – Se ignoriamo il fatto che Gesù non era bianco, potremmo credere che la Vergine Maria avesse la barba. Perché no?
Ecco, simili personaggetti, per dirla con le parole del governatore campano De Luca, emergono quale conseguenza del relativismo contemporaneo, arbitrariamente demolitore di ogni verità, principio e conoscenza: è l’ennesima conferma della dabbenaggine dell’Unione Europea che si affida a un guitto in cerca di visibilità e notorietà, bestemmiatore di quei valori universali cattolici che tanto hanno ispirato e ispirano la stessa cultura europea.
Simili personaggetti sono pure la conseguenza dell’eccessiva tolleranza di parte del mondo cattolico sul tema dei diritti e della comunicazione del mondo Lgtb.
Immagino che qualche “cretinetto” arcobaleno possa stigmatizzare la mia incapacità di comprendere la metafora insita nella fotografia dell’ambasciatore Simonetti ovvero la rappresentazione arcobaleno della Sacra Famiglia come espressione della condivisione del Natale da parte della stessa variopinta comunità.
Per me tale rappresentazione resta soltanto una grave bestemmia, non c’è, quindi, metafora che tenga: la suggestione del Natale resta solo quella vera di un uomo e una donna con il loro bambino, insomma di Maria, Giuseppe e il piccolo Gesù. Diversamente, solo baggianate!
Buon Natale a tutti nel segno del Vangelo.
FRANCO D’EMILIO