Boom di energie rinnovabili in Unione europea
Roma, 8 Ottobre 2021 – Le energie rinnovabili sono la direzione da seguire per approdare a un mondo più green. Sono fonti che non inquinano e non si esauriscono. Quali sono?
Prima fra tutte l’energia solare. Sicuramente la più nota dato che è ottenuta direttamente dal sole ed è utilizzabile per riscaldare o raffreddare case e ambienti di lavoro. L’energia del sole, che naturalmente è illimitata, viene convertita in elettrica attraverso pannelli solari e impianti fotovoltaici.
Energia eolica: grazie alle pale eoliche l’energia meccanica prodotta dalla massa di aria spostata dal vento viene convertita in energia elettrica sfruttabile nelle nostre case.
Si parla di energia pulita anche con quella geotermica. La quale sfrutta, attraverso apposite apparecchiature, il calore della terra che si manifesta con fenomeni naturali come sorgenti termali, geyser e soffioni.
Anche la flora e la fauna ci danno una mano. Definita energia da biomasse, è la prima di tipo rinnovabile utilizzata dall’uomo. Infatti si tratta di quella prodotta da qualsiasi componente di origine biologica, dai microrganismi fino alle piante o agli animali. La legna da ardere ne è un esempio e, anche se si esaurisce, viene considerata rinnovabile perché gli alberi possono essere ripiantati.
Parlando di energia idroelettrica si scopre che nonostante sia esauribile è da considerarsi rinnovabile, a patto che l’uomo non la sfrutti in modo esagerato. L’acqua viene impiegata per generare energia, tramite l’installazione di generatori ad asse verticale e orizzontale.
Ultima, ma non per importanza, è l’energia marina. Questa è generata dalle correnti oceaniche, in pratica da enormi masse di acqua. Il suo sfruttamento e relativa conversione in energia elettrica avviene, come nel caso dell’energia eolica, grazie all’installazione di generatori ad asse verticale e orizzontale.
L’Eurostat certifica che in Ue, durante il 2020, la produzione di elettricità da fonti rinnovabili ha superato per la prima volta quella delle fonti fossili. Sui dati preliminari analizzati incidono anche forniture e consumi minori causati dal Covid-19 e dalla conseguente sospensione delle attività economiche. Ma il risultato è comunque in linea con una tendenza che dura dagli anni ’90. Lo scorso anno l’elettricità pulita ha superato la soglia di un milione di GigaWatt all’ora. Quasi 30mila GWh in più rispetto alla produzione da combustibili fossili, calata del 9,8% tra il 2019 e il 2020 toccando il livello più basso dal 1990. L’andamento è simile per il nucleare, con la produzione di elettricità diminuita del 6,3% rispetto al 2019 e al minimo dal 1990.
Una spinta ulteriore alla Decarbonizzazione del settore energetico (il 75% delle emissioni di gas serra nell’Ue) arriva il 14 luglio dal pacchetto clima con cui la Commissione inizia a declinare i target di riduzione delle emissioni (-55% al 2030, zero netto al 2050) in misure concrete. «Sulla base dei Piani nazionali per l’energia e il clima, già adesso prevediamo di raggiungere in 10 anni una quota di rinnovabili del 33% dei consumi lordi finali di energia (tutta, non solo quella elettrica)», spiega all’Agenzia Ansa la Commissaria Ue all’energia Kadri Simson. «Siamo già oltre l’obiettivo di almeno il 32% al 2030, fissato nella direttiva esistente e possiamo fare di più».
Il nuovo target dovrebbe essere tra il 38 e il 40%. A dare nuovo impulso alla transizione verde ci sono i provvedimenti del cosiddetto pacchetto clima. Infatti, in questi sono contenute misure anche per i trasporti con standard più ferrei per le emissioni di CO2 delle auto e proposte per lo sviluppo di infrastrutture per i carburanti alternativi.
Inoltre, l’Acea, associazione europea dei costruttori automobilistici, torna a chiedere punti ricarica per le auto elettriche in cambio di impegni a ridurre le emissioni del parco veicoli nuovi. Insieme all’Ong Transport & Environment e all’associazione europea dei consumatori Beuc, Acea ha già chiesto all’Ue almeno un milioni di punti ricarica entro il 2024. Finalmente si concretizzerebbe anche in Italia la possibilità di acquistare un veicolo elettrico senza il rischio di rimanere a piedi. Infatti, il 70% delle colonnine (255mila) sono concentrate in tre Paesi: Germania, Francia e Paesi Bassi.
Tra le novità Ue in campo ambientale c’è anche l’entrata in vigore della Direttiva europea Sup sulla plastica monouso (Single Use Plastic). La messa al bando, quindi, degli oggetti usa e getta trovati più frequentemente sulle spiagge e nei mari: cannucce, cotton fioc, piatti e posate, palette da cocktail, bastoncini dei palloncini, contenitori per alimenti e bevande in polistirolo. Dal 3 luglio questi oggetti possono essere venduti soltanto per esaurire le scorte, quindi saranno vietati.
In Italia, secondo il Rapporto del Gse (Gestore servizi energetici), nel 2019 le fonti di energia rinnovabili sono state impiegate per il 40% nel settore Elettrico, per il 20% in quello Termico, e per il 9% in quello dei Trasporti. La quota dei consumi energetici complessivi, 18,6%, supera per il sesto anno consecutivo quella prevista per l’Italia dalla Direttiva 2009/28/CE, cioè del 17%.
Il 28 giugno 2021 l’Europarlamento prende la decisione di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, con una legge che vincola l’Unione europea a diminuire del 55% rispetto ai livelli del 1990 le emissioni di gas serra entro il 2030. La legge pubblicata sulla Gazzetta europea e il primo pacchetto di norme, il “Fit for 55”, per il raggiungimento dello scopo presentato il 14 luglio.
Ma non tutti sono d’accordo, infatti, ha sorpreso la decisione dei Verdi di votare contro questa legge. Ciò, in seguito all’annoveramento del gas come fonte di energia rinnovabile a causa delle pressioni provenienti da industrie di estrazione e lavorazione di combustibili fossili. “Perché il calcolo netto include i depositi di carbonio, come le foreste e le paludi. Se si sottraggono questi serbatoi naturali di CO2, l’obiettivo climatico si riduce a solo il 52,8%”, si legge sul sito dei Greens/Efa in the European Parliament, e ciò non garantirebbe l’arresto dell’aumento medio della temperatura di 1,5 gradi. Forse bisognerebbe approfondire di più le motivazioni dei Verdi.
Solare, eolico e altre fonti rinnovabili per la prima volta in 130 anni di storia hanno rovesciato il carbone nella generazione di energia negli Usa. Nonostante l’amministrazione Trump abbia annullato le leggi di Obama sulla protezione del clima, il consumo di carbone in America è diminuito del 15% – in calo per il sesto anno consecutivo – mentre le energie rinnovabili sono aumentate dell’1%. È la prima volta che questo succede dal 1885.
«Stiamo assistendo alla fine del carbone», ha affermato Dennis Wamsted, analista presso l’Institute for Energy Economics and Financial Analysis. «Non vedremo una forte ripresa della generazione di carbone, la tendenza è piuttosto chiara».
Ma nonostante ciò…
Gli Usa nell’estate del 2021 sono stati colpiti da un ondata di caldo senza precedenti. Le città maggiormente colpite sono Seattle e Portland e si verificano nuovi blackout a Spokane, Washington, a causa dell’eccessiva richiesta di energia elettrica.
La polizia riporta diverse morti nelle aree di Washington e nell’Oregon che possono essere legate al caldo intenso. Le temperature a Seattle e Portland hanno raggiunto per diversi giorni consecutivi picchi record da oltre 100 gradi Fahrenheit (37,7 gradi Celsius). Secondo il National Weather Service, si sono raggiunti i 108 F (42,2 °C) nell’aeroporto internazionale di Spokane, la temperatura più alta mai registrata nella zona.
Il nostro Pianeta sta cambiando oramai da decenni, ma solo ora ci stiamo attivando per fare qualcosa. La speranza è che le cose in fase di attuazione possano veramente aiutare a fermare i cambiamenti climatici in atto. L’appello è impegnarsi tutti a fare qualcosa. Anche se ci sembra un gesto insignificante dobbiamo farlo. La somma di tanti piccoli gesti può smuovere mari e monti.
Giorgia Iacuele
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