Caos normativo in nome della lotta alla Pandemia:
le critiche del Sindacato Italiano Commercialisti
LA POSIZIONE DEL S.I.C. – Sindacato italiano Commercialisti –
sul “CAOS NORMATIVO” PERMANENTE IN REGIME DI PANDEMIA
con brevi “note a margine” di Giuliano Marchetti
Mai come oggi contribuenti e professionisti sono soffocati da una serie di norme e di adempimenti che si susseguono senza soluzione di continuità, in un turbinio di regole contingenti e spesso inutili. Talvolta create ad arte perché nella confusione generale e nella difficoltà di applicazione/fruizione molti contribuenti rinunciano agli esigui benefici. Il tutto in un contesto di profonda difficoltà economica e di crescente disagio sociale.
Facciamo riferimento in particolare alle misure previste dalla recente Legge di bilancio (L. 178/2020) che, tra l’altro, rinvia a più di 180 norme secondarie attuative! I microbonus di tutti i tipi (occhiali, cellulari, coltelli, sanitari per bagno etc.) non perseguono alcun obiettivo di crescita economica ed andranno ad aggiungersi alla miriade di crediti d’imposta già esistenti ante pandemia, allontanando ancora più l’obiettivo della semplificazione del quadro normativo.
Tra l’altro, risulta incomprensibile il cd “bonus chef” attribuibile a coloro che, per fruirne, dovrebbero fare investimenti essendo nel contempo oggetto di pesanti misure restrittive.
Forse sarebbe stato necessario procedere esattamente all’opposto: prendere come pretesto il Covid quale evento eccezionale, per azzerare tutto il sistema delle “tax expenditures” (che crea discriminazioni oggettive e soggettive) e, contestualmente, ridurre le aliquote fiscali significativamente per tutti. Questo anche in chiave di lotta all’evasione tributaria (che diminuisce al diminuire della pressione) e senza ricorrere a misure legate alla sorte.
Facciamo riferimento al cash-back ed alla lotteria degli scontrini (*1), che daranno un premio a chi già utilizza i pagamenti con mezzi elettronici, con costi per lo Stato che dovrebbero contribuire a modellare i comportamenti sociali ma, sui quali, abbiamo motivo di dubitare. Mentre non dubitiamo che tali misure incrementino ancora una volta le casse degli istituti di credito.
In questo periodo di ristrettezze economiche, non è inoltre passato inosservato, da un lato, l’inutile sperpero di risorse pubbliche (facciamo riferimento in particolare ai banchi a rotelle (*2) ed al bonus “presepe” e, dall’altro, alle mirabilianti promesse alle imprese. Promesse che, generalmente, si traducono in magri e poco più che simbolici ristori (vds. il bonus sanificazione), anziché disciplinare il tutto in un unico corpo normativo.
Sarebbe stato infatti più opportuno codificare stabilmente i criteri di intervento e commisurando la misura degli indennizzi alle imposte pagate nel triennio precedente …e ciò in una in chiave decisamente antievasione almeno per il futuro!
Invece si va avanti con misure “tampone”, provvedimenti emergenziali che si rincorrono [Cura Italia, Rilancio, Liquidità, D.L. Agosto e decreti Ristori a go-go (*3)] e rinvii di scadenze irrisori, come quelli relativi agli atti di accertamento ed alle cartelle esattoriali che i contribuenti non saranno certamente nella condizione di soddisfare.
Aggiungiamo inoltre come lo spettro della patrimoniale, che di tanto in tanto “aleggia”, non produca effetti positivi né ai mercati, né agli imprenditori che vorrebbero investire, né a tutti coloro che già contribuiscono con l’IMU e con la ricchezza lecita e già tassata alla luce del sole.
Questo Governo continua imperterrito a muoversi in autonomia, senza ascoltare minimamente i Commercialisti che sono prevalentemente i destinatari intermedi di tale babele di misure. Si fanno gli Stati Generali, si pensa di istituire faraoniche task-force (*4) e di attribuire poteri pseudo normativi all’Agenzia delle Entrate. Tutto sopra le nostre spalle ed a nostra insaputa, mentre il Ministro delle Finanze ringrazia i dipendenti dell’Ade, ignorando coloro che con il loro paziente lavoro di ascolto e contatto con la clientela svolgono un ruolo di “pacificazione sociale” e di front- office gratuito allo Stato.
Per Sindacato Italiano Commercialisti
– Il Comitato Direttivo
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NOTE A MARGINE
(*1) sul “cash-back” e lotteria degli scontrini, la Consul Press ha già pubblicato uno specifico (CLK su >) intervento a firma di Enea Franza, Commercialista, Condirettore Consob, Docente e saggista, che invitiamo i nostri amici a rileggere. .
(*2) anche sui “banchi a rotelle” e su quanto riguarda la scuola e l’istruzione è stato pubblicato un intervento firmato da Lidia D’angelo, già docente e dirigente scolastico, con osservazioni molto critiche su tali tematiche.
(*3) Cura Italia/ Rilancio/ Liquidità/ Decreti Ristori a go-go raggruppano tematiche su cui la Consul Press ha assunto una posizione critica molto netta, assimilando gli improvvisati ma pur celebri “DPCM del Conte” alle ben più famose “Grida” narrate dal Manzoni.
In particolar modo si è impegnata a sostenere la situazione drammatica in cui si trova tutto il comparto della “Industria dell’Accoglienza”, cioè del settore Turistico/Alberghiero e della Ristorazione, con tutta la filiera collegata.
(*4) anche sugli “Stati Generali e task force” è stato recentemente ospitato un intervento di Riccardo Pedrizzi, ove veniva stigmatizzata la inutilità degli Stati Generali e deplorata la mancata attenzione sia verso le Categorie Produttive, sia verso gli Ordini ed Associazioni Professionali, nei cui confronti la Consul Press ha sempre espresso apprezzamento, collaborazione e condivisione d’intenti.
In particolare con il Sindacato Italiano Commercialisti, con l’ANC e Fondaz. Commercialisti, con l’Odcec, la CoNePro e con altre importanti Associazioni che operano per una Italia migliore e più solidale, che meriterebbe un Governo meno cialtronesco ed un Parlamento più colto, competente, ed efficiente.
Forse riuscirò a risultare maggiormente antipatico, ma personalmente ho sempre preferito un po’ più la “Meritocrazia“ ed un po’ meno la “Democrazia“. ___________ Giuliano Marchetti