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Carabinieri della Forestale a tutela della salute pubblica

Pirateria alimentare una odiosa pratica filibustiera 

Raffaele Panico

La frode, l’adulterazione e l’imitazione di prodotti che hanno assonanza con il Made in Italy ma sono dei finti marchi – Made in Italy – è difficilmente perseguibile all’estero e vede una imponente importazione, con grave danno per l’economia Italiana, di giocattoli, accessori, abbigliamento, calzature, articoli di cartoleria e per la scuola e, con maggiore impatto per il consumatore, i prodotti alimentari, dato che i cittadini, le persone, non sono un anonimo terminale finale di illeciti profitti in una logica statistica diremo senza dubbio filibustiera. In Italia il problema iniziò negli anni Ottanta con lo scandalo del vino al metanolo, da allora si è ricercata la qualità della filiera agroalimentare dalla campagna fino al consumatore.

Un problema di primaria importanza legato alla risoluzione e all’avanzamento dei sistemi messi a punto per contrastare il fenomeno con marchi Doc, Dop, Igp e una tracciabilità sempre più al passo con i tempi. Il timore nonostante di essere frodati è largamente diffuso non solo perché i media ne parlano diffusamente ma proprio perché il fenomeno assume sempre più il carattere di vera e propria pirateria agroalimentare. Il timore, anzi la paura è che si acquisti un prodotto non conforme alle indicazioni in etichetta esposta. Non è solo paura legata a scarse condizioni igieniche sanitarie patogene che oggi, con più avanzata tecnologia nelle fasi di lavorazione e trasformazione dei prodotti destinati alla nutrizione queste gravi carenze sanitarie diremo non sono endemiche al Paese Italia per nostra fortuna, piuttosto l’occhio del consumatore vigila e vuole stare accorto alla frode di tipo merceologico. Cittadini da un lato e l’impegno dei Carabinieri Corpo Forestale possono dare sicurezza al comparto con la lotta alla contraffazione agroalimentare.

Di questi giorni il sequestro, all’interno del Centro Agroalimentare di Roma C.A.R., del comune di Guidonia Montecelio, di diversi prodotti ortofrutticoli, per un peso complessivo di circa 4 tonnellate, tra cui peperoni, cetrioli, insalata mista composta da puntarelle, broccoletti, cicoria, lattuga, spinaci, canasta e lattuga romana. Prodotti si nota subito che hanno un consumo massiccio e quotidiano.

Purtroppo queste aziende agricole operano la frode di tipo commerciale, in quanto espongono, anzi esponevano alla vendita prodotti, poi sequestrati, etichettandoli come provenienti dai propri fondi ma in realtà acquistati da altro produttore. L’attività di contrasto a tutela della sanità pubblica è pertanto continua, capillare ed efficace, grazie anche alla proficua collaborazione dei cittadini sensibili alla garanzia e sicurezza alimentare con il personale agronomo insieme impegnati nelle verifiche in campo con il Gruppo Carabinieri Forestale, che presiede a tutela della salute pubblica, i cittadini di Roma e provincia.

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