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C'è ancora domani

C’è ancora domani

Prendo spunto dal film “C’è ancora domani”, storia di Ennio Doris, fondatore di Banca Mediolanum: un messaggio di speranza e coraggio per affrontare il nuovo anno con visione, ambizione e la forza di costruire il futuro.

 

C'è ancora domani
Locandina del film “C’è ancora domani”.

Qui adesso, non per parlare del film ma del messaggio che trovo attinente al Natale, alle speranze come sempre legate all’arrivo del nuovo anno. Il Natale ci invita a riflettere sul passato e a prepararci al domani, con la consapevolezza che ogni sfida può diventare un’opportunità di rinascita.

 

Il Natale è la festa della luce che squarcia il buio, del coraggio che si fa carne, della speranza che non arretra nemmeno davanti alla notte più lunga.

È un tempo per fermarsi, riflettere e ricordare che ogni fine contiene un inizio.

Il 2024 ci ha messo alla prova, come uomini, come professionisti, come sognatori. Ma se c’è una lezione che abbiamo imparato è questa: non importa quanto una tempesta sia feroce, “c’è ancora domani”. 

Questo è il messaggio che voglio lanciare, con la forza di chi non si arrende mai e con l’ottimismo che trasforma i sogni in realtà.

Guardiamoci intorno: siamo figli di una civiltà che ha attraversato secoli di guerre, carestie, pestilenze e rivoluzioni. Eppure, siamo qui, ancora in piedi, ancora vivi. Perché? Perché il nostro domani non ce lo regala nessuno: lo costruiamo noi, con le nostre mani, i nostri errori, le nostre vittorie. 

La sfida di essere protagonisti 

Ennio Doris, con il suo “C’è ancora domani”, ci ha ricordato una verità semplice ma rivoluzionaria: “il futuro è una pagina bianca che aspetta solo di essere scritta.” Non è il destino a decidere chi siamo. Siamo noi, con la forza della nostra visione, con il coraggio delle nostre azioni. Natale e il nuovo anno non sono semplici ricorrenze. Sono un invito. Un richiamo. 

Guardare avanti, sempre. Guardare con ambizione, non con rimpianto. Chi oggi si rifugia nella paura del cambiamento è già perduto. Ma chi, invece, si alza, si scrolla di dosso i dubbi, e osa sognare, sarà il vero vincitore del domani. 

2025: l’anno della rinascita 

Il 2025 è arrivato. Lo vedo come un anno straordinario, l’anno in cui possiamo riprenderci ciò che ci spetta: la libertà di crescere, la gioia di creare, la soddisfazione di lasciare il nostro segno.

Non dobbiamo aspettare miracoli: i miracoli li facciamo noi. Ogni giorno, con il nostro lavoro, con il nostro entusiasmo, con la nostra capacità di vedere opportunità dove altri vedono problemi. 

C’è chi vi dirà che è impossibile, che le sfide sono troppe. Ma le sfide non sono il problema, sono la soluzione.

Le sfide ci fanno alzare lo sguardo, ci spingono oltre i nostri limiti. E il Natale ci insegna che anche nella notte più buia, basta una scintilla per accendere la luce. 

Concludo con un augurio 

Vi auguro, mi auguro, un Natale di coraggio, un anno nuovo di visione. Vi auguro di essere ambiziosi, ribelli contro la mediocrità, affamati di futuro. Perché, qualunque cosa accada, c’è ancora domani. E sarà meraviglioso, se lo vogliamo. 

Buon Natale e felice 2025.

 

 

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Gabriele Felice

Gabriele Felice Founder & CEO ISW | Italian Store World Connecting the Best of Italy with the U.S. Market
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