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CFM – Centro di Formazione Mikael

Comunicato promozionale dell’ Ufficio Stampa del C.F.M.

Il CFM – Associazione Culturale Centro Formazione Mikael è un luogo di scambio e di incontro in merito ad argomenti e attività che vedono le loro radici nelle filosofie occidentali ed orientali, legate agli ambiti spirituali, filosofici, olistici, naturalistici ed esoterici. Nel centro svolgiamo attività incontri seminari ma anche serate a tema e a scopo di beneficienza.

In merito agli interessi che promuoviamo in questo centro, merita un approfondimento il termineesoterico”, che deriva dal greco e significa “interiore”, all’opposto di “essoterico“ (alias esteriore). Originariamente gli studi esoterici sull’origine dell’essere umano e sulla sua natura interiore, portavano quindi verso l’introspezione e verso la comprensione di se stessi e della propria natura. Il CFM nasce con questo intento: la riscoperta della natura umana, le sue caratteristiche distintive, i modi di pensare, agire e sentire al di là delle influenze culturali.

Le questioni riguardanti questa stessa natura e le sue origini sono state dibattute lungamente dalla filosofia occidentale che trova le sue origini in quella greca, la cui nascita oggi viene identificata a partire dal VII sec. a.C., primo inizio del pensiero filosofico.

Platone affrontava il problema della “giustizia”, che riteneva essere una virtù propria dell’anima e posseduta indipendentemente dalle relazioni con gli altri. La giustizia è ciò che le permette di compiere e comprendere al meglio la propria funzione, la propria natura. Non solo quella materiale ma anche e soprattutto quella spirituale.

Queste informazioni sono facilmente accessibili, ma la loro conoscenza non corrisponde automaticamente ad una nostra capacità per una  loro corretta utilizzazione.
Il Centro nasce come luogo di studi per rendere queste nozioni utili al nostro equilibrio fisico emozionale e mentale, portarle quindi su un piano di utilità concreta, renderle operativamente e strumentalmente utili.

Per esempio, i rapporti tra l’uomo e la sua connessione con la natura sono stati studiati spiegati da Rudolf Steiner già  negli anni ’20 del secolo scorso, durante un corso in Polonia per risolvere problemi di coltivazione che iniziavano a preoccupare gli agricoltori dell’epoca. Già all’inizio del 900 l’evoluzione della agricoltura chimica, sviluppatasi a seguito agli studi di Justus Liebig, aveva iniziato a generare alcuni problemi per la fertilità del suolo. La caratteristica dinamica che identifica l’agricoltura fondata da Steiner è riconducibile all’idea che tutto ciò che è vita è un processo in continua trasformazione e mette in evidenza il fatto che le forze terrestri influenzano la crescita delle piante. La terra è immersa nelle influenze planetarie del nostro sistema solare e queste forze influiscono sulla morfologia delle piante. La moderna agricoltura biodinamica, diventata un marchio conosciuto, si è sviluppata anche tramite questi approfondimenti e dibattiti. Quante volte abbiamo bevuto un vino biodinamico?

Steiner semplicemente spiegava come ascoltare e riconoscere i ritmi della natura, proprio come ne Qi Gong, la medicina tradizionale cinese, le cui finalità terapeutiche passavano attraverso il riprendere contatto con la natura e con la conoscenza dei suoi ritmi. Comprendere i ritmi della natura equivale, per entrambi questi studi, comprendere i ritmi dell’essere umano e il suo rapporto con l’esterno da lui. Spesso correnti filosofiche e religiose – apparentemente lontane, sia come concezioni, sia geograficamente – hanno un filo unico conduttore che le accomuna. Studiare trasversalmente conoscenze antiche e diverse visioni permette di comprendere meglio come funzioniamo e come funziona la realtà. Ma per evitare che rimangano poco pratiche nel quotidiano dobbiamo renderle riconoscibili e utilizzabili.

In questo senso, il centro CFM è anche un centro “olistico“ riferito al significato corretto di questo termine che deriva dal greco olos” e che indica la totalità, la globalità di qualcosa, in questo caso dell’essere umano e delle leggi che regolano l’universo, del suo equilibrio con la natura e con lo spirito. Ma conoscere qualcosa non significa comprenderla. La conoscenza è la facoltà intellettiva di percepire e capire, la comprensione è la capacità di intendere sul piano spirituale, pratico ed emotivo.

Conoscenza e comprensione rendono capaci di capire quello che sta succedendo; sviluppano la mia “Coscienza” che è la facoltà di avvertire, comprendere e valutare i fatti che si verificano intorno a me. In questo senso la coscienza rende liberi, perché una tra le domande più importanti oggi è: ho realmente libero arbitrio?
Secondo Platone, per giungere alla Giustizia bisogna affrontare il problema della conoscenza del bene e del male; bisogna conoscere il bene per evitare di compiere, per ignoranza, il male.

Solo conoscendole posso essere utile per gli altri, per la “polis” intesa come aggregato umano e vivere sociale, come nella antica concezione filosofica greca dove l’ordine dell’universo veniva identificato con quello della città. L’essere umano è specchio dell’ordine universale che nella dottrina buddhista viene chiamato “Dharma“.

La creazione del centro nasce dal bisogno, oggi fondamentale, di comprensione. Sia della natura umana, sia della realtà intorno a noi.  Abbiamo libero arbitrio, realmente libero arbitrio, quando comprendiamo e vediamo cos’è che ci influenza e ne capiamo le dinamiche. Se io non “vedo”, non riconosco e non comprendo. E sono facilmente influenzabile. Avrò realmente libero arbitrio nelle mie scelte? Sarò realmente libero nel mio modo di pensare?

_______________ a cura di SIMONE CAMPI 

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