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“Cinque Obiettivi Etici” da condividere :
un Documento di Associazioni Cattoliche

 
 CINQUE OBIETTIVI
PER UNA  AGENDA POLITICA PIENA DI VITA!
 
In Italia questo inverno demografico finisca e fiorisca una nuova primavera di bambini e bambine
___________ Papa Francesco, 7 febbraio 2021
 
Attraverso una semplice chat, in questi mesi decine di associazioni si sono reciprocamente confrontate nel giudicare i principali fatti della legislazione e della giurisprudenza, avendo a cuore la grandezza della dignità di ogni persona perché segnata da un insopprimibile desiderio di senso e di pienezza, e con ciò:
la vita come dono sempre straordinario e intangibile, la famiglia come privilegiata scuola di gratuità, la piena libertà di educazione, nonché la sussidiarietà come indispensabile ed affascinante leva di riforme di crescita e di libertà.
Provocati dalla condivisa sofferenza del popolo italiano nella pandemia in corso e grati per la disponibilità di molti ad assumersi responsabilità eccezionali in circostanze eccezionali, chiediamo che le scelte dei prossimi mesi siano innanzitutto per la centralità e la promozione della vita, valorizzando nei fatti ciascuna persona, in qualunque condizione sia.
 

Qui di seguito si riporta un comunicato del Senatore Riccardo Pedrizzi  
 
Ricollegandomi quindi anche alla frase di Papa Francesco riportata in apertura, ritengo doveroso aderire a questo progetto, sia a titolo personale, sia a nome dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, nel mio ruolo di Commissario Regionale Lazio, sia a nome del Comitato Scientifico dell’U.C.I.D Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti, nel mio ruolo di Presidente dello stesso Comitato. 
Ritengo pertanto altresì doveroso rendere pubblico il “DOCUMENTO” già sottoscritto da  numerosissime Associazioni:   
“CINQUE OBIETTIVI PER UNA AGENDA POLITICA PIENA DI VITA!

1.)  Il Recovery Plan sia l’occasione per un grande piano per la rinascita demografica, fra le più grandi emergenze del Paese, sostenendo la natalità, assieme alla famiglia e alle comunità come luoghi imprescindibile della crescita dell’“io”;

2.) Il Recovery Plan abbandoni perciò la matrice centralista per essere rifondato e riplasmato scommettendo sul principio di sussidiarietà, ad esempio riformando il fisco attorno alle dimensioni familiare e comunitaria, con un prelievo inversamente proporzionale alla composizione del nucleo familiare, con l’introduzione di sensibili benefici per nuova imprenditorialità e radicali premialità per l’occupazione, in generale preferendo agli strumenti assistenzialisti quelli capaci di avviare e sostenere percorsi virtuosi di tutte le comunità intermedie sia profit che non profit;

3.) La fiducia per la natalità (a) smentisca quei recenti tentativi di banalizzare l’interruzione di gravidanza che negano l’assistenza ospedaliera nell’aborto farmacologico o un minimo supporto medico nell’assunzione di farmaci antinidatori, in aperto contrasto con la stessa L.194/78 (cfr. Circolare ministero salute 12.8.2020 e Decreto AIFA 8.10.20), e (b) non tema di raccogliere le sollecitazioni delle magistrature superiori rilanciando un più netto contrasto legislativo alla maternità surrogata e ad ogni forma di mercificazione della donna e dei bambini, per sostenere invece con nuove risorse e nuovi strumenti le madri in difficoltà per una gravidanza e la vita nascente;

4.) Una netta scelta per la vita dovrà altresì indirizzare adeguate risorse del Recovery Plan per garantire a tutte le persone fragili (a partire da quelle maggiormente provate dalla pandemia) i trattamenti più appropriati senza limiti di età, compresi l’idratazione e l’alimentazione, nonché per assicurare adeguate proporzioni a quel “diritto negato” che sono le cure palliative, oltre che per avere finalmente una sanità in grado di offrire in tutto il territorio italiano congrue prestazioni ad alta intensità di cure e un pieno supporto ai diversamente abili, anche nella prospettiva del “dopo di noi”;

5.) Sia pienamente garantito il diritto educazione che nella pandemia non è ripartita per tutti e, con esso, anche una piena libertà delle scelte educative, ponendo fine alle crescenti diseguaglianze fiscali, sociali, lavorative ed economiche fra istituti del medesimo sistema di istruzione (art. 1, legge 62/2000), con la deducibilità delle rette per i cicli primari e secondari, buoni-scuola, costi standard e convenzioni per una piena collaborazione e parità fra scuole pubbliche-paritarie e pubbliche-statali.

SEGUE L’ELENCO DELLE ASSOCIAZIONI 
SOTTOSCRITTRICI DEL DOCUMENTO IN OGGETTO  

Elenco ASSOCIAZIONI –

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NOTE A MARGINE
La Consul Press coglie l’occasione della pubblicazione del “Documento”, trasmesso alla propria Redazione da Riccardo Pedrizzi, per rammentare sia ai nostri lettori fidelizzati, sia ai numerosi visitatori saltuari l’ultimo fatica letteraria (almeno per ora) a firma del Senatore –“Il Salvadanaio”– un “Saggio” su tematiche economiche e finanzarie che è stato al centro di numerose Tavole Rotonde, nonché di dibattiti specializzati e non …..sia in Roma e in “Oltre Tevere, sia in Italia e al di là dell’Atlantico sino in Canada, come possibile visionare tramite i 2 link incorporati.
Più volte su questo web sono stati ospitati suoi interventi di alto spessore su temi economici e finanziari, data una notevole esperienza maturata anche rivestendo incarichi di vertice nelle relative Commissioni Parlamentari durante n 4 Legislature. Molto interessanti anche i suoi approfondimenti sulle “Encicliche Sociali” della Chiesa, che ho sempre condiviso, pur essendo io fieramente in primis Ghibellino e poi Cattolico.
Al riguardo, personalmente, credo che la Visione Gentiliana su “L’Umanesimo del Lavoro” possa essere perfettamente in sintonia con il Magistero della Chiesa in tale materia e quindi – anche da parte della Consul Press – il massimo impegno comune per cercare di edificare un mondo migliore.
Altresì, personalmente,
ritengo che la “Fede Politica” possa a volte trovarsi in netto contrasto con la “Fede Religiosa”, in quanto la “Mia Nazione Ideale” non dovrebbe accettare talune ingerenze ecclesiastiche né alcune prevaricazioni o pretese da parte di una “Entità Esterna”, come spesso succede da parte dello “S.C.V.”    _________Giuliano Marchetti

 

 

 
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