Città italiane: dove si vive meglio?
l’indagine annuale di “Italia Oggi – La Sapienza”
UNA “GUIDA RAGIONATA“ PER DECIDERE, se possibile,
OVE LAVORARE, RISIEDERE E VIVERE “MEGLIO“
Il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche dell’Università La Sapienza di Roma con il contributo di Cattolica Assicurazioni, ogni anno da 22 anni e su richiesta del Quotidano “Italia Oggi”, ha elaborato uno studio statistico completo sulla qualità del ella vita nelle città italiane (*1). L’indagine è stata coordinata dal Prof. Alessandro Polli, Ricercatore di Statistica Economica e Professore aggregato di Teoria Statistica presso la Sapienza.
L’Edizione del 2020 non poteva prescindere dall’emergenza pandemica ancora in corso. Gli ambiti che lo studio di analisi prende in considerazione sono 9, suddivisi a loro volta, in sottodimensioni e indicatori di base che permettono un’indagine dettagliata degli aspetti attraverso i quali si manifesta sul territorio la qualità della vita.
All’interno di ciascun ambito, le città sono distribuite in 4 fasce graduate in cui la qualità della vita risulta essere: buona, accettabile, scarsa, insufficiente.
La prima voce “Affari e lavoro” comprende nel primo dei 4 gruppi, 32 province tutte situate nel Nord e nel Centro-Nord; 34 province della stessa area geografica, invece, sono incluse nel secondo gruppo; il terzo e quarto gruppo caratterizzati da una valutazione della qualità della vita rispettivamente scarsa e insufficiente, comprendono le province dell’Italia meridionale e insulare.
Nella seconda voce “Ambiente” si piazzano nelle prime posizioni Trento, Milano e Pordenone. Nell’ambito “Reati e sicurezza” il podio è occupato dalla città di Ascoli Piceno.
Per “Istruzione e formazione” le prime 3 province sono Trento, Bolzano e Trieste, seguite da quasi tutte le altre città del Nord.
La voce “Popolazione” vede al primo posto Bolzano.
Per valutare la qualità del “Sistema salute” vengono presi in considerazione il numero dei posti letto nei reparti ad alta specializzazione e il numero delle apparecchiature diagnostiche; i servizi sanitari sono concentrati nelle province in cui c’è un grande centro urbano e in poli di eccellenza della ricerca medica.
Per quanto riguarda il “Tempo libero” il primo posto è occupato da Siena, seguita da Rimini; in questo gruppo sono incluse 21 province, tutte dell’Italia centro-settentrionale; mentre la voce “Reddito e ricchezza” apre la classifica Milano, seguita da Bologna e Aosta; delle 29 città di questo gruppo, 26 sono del Nord; le 25 città che hanno una qualità insufficiente sono tutte del Sud.
Nella classifica generale Pordenone occupa la prima posizione perché in 5 dei 9 ambiti si è collocata nel gruppo di testa, mentre Foggia risulta essere l’ultima città, poiché in 7 dei 9 ambiti è collocata nel gruppo di coda.
Analizziamo ora la posizione di Roma Capitale (*2) che, rispetto allo scorso anno, è decisamente in risalita, infatti dal 76^ posto ha conquistato la collocazione numero 50, intorno alla metà della classifica.
Gli ambiti in cui Roma capitale si è guadagnata l’inserimento nel gruppo di testa sono quelli della sicurezza sociale e della salute, invece per quanto riguarda i reati è inclusa nel gruppo di coda.
_______________LIDIA D’ANGELO
Note a Margine –
(*1) Da più anni la Consul Press segue queste analisi che puntualmente ed accuratamente vengono proposte da “Italia Oggi” (regolarmente acquistato ogni giorno in edicola), che si definisce “Quotidiano Economico, Giuridico e Politico”, nonché “Il primo Giornale per i Professionisti e per le Imprese”. Definizione che, personalmente, reputo ampiamente meritata, anche se a volte non mi trovo totalmente in sintonia con alcuni giudizi “Ideologici Politici” dello stesso Giornale ….. essendo io, nonostante tutto ed ancora oggi, un militante della così detta parte sbagliata, ma ben fiero di questa mia “appartenenza”.
Comunque e a prescindere, la Redazione della Consul Press generalmente pone in relazione le analisi di “Italia Oggi” con quelle redatte da “Il Sole-24Ore”, altro prestigioso Quotidiano in ambito economico/finanziario, evidenziando le eventuali differenziazioni e le relative motivazioni, nonché il punto di vista della nostra Agenzia Giornalistica.
(*2) Per quanto riguarda il posizionamento ondivago ed altalenante della Capitale d’Italia, sia nello stesso report annuale, sia raffrontato agli anni precedenti, va precisato comunque che Roma non dovrebbe meritare tale “indegna bassa classifica” ove viene giustamente relegata, per l’incapacità ed il demerito delle Amministrazioni Capitoline che da molti ventenni si sono alternate sul Colle del Campidoglio, a prescindere dalle diverse estrazioni politiche.
Personalmente ritengo che mai Roma sia stata così inefficientemente rappresentata da Sindaci come Ignazio Marino o Virginia Raggi, degni solo di appartenere alla serie dei Dilettanti allo Sbaraglio, o della Incompetenza al Potere.
E, al riguardo vorrei invece ricordare, tra i “miglior Sindaci” che Roma abbia mai avuto, un personaggio di ben diverso lignaggio e precisamente Ernesto Nathan, pur se Inglese (per nascita), Ebreo (per religione), Massone (per adesione), riproponendo un precedente intervento su tale eccellente Primus Civis – già pubblicato su questa Testata nel dicembre 2014 – e qui visionabile con un Clik su > “I Sindaci di Roma”
______Giuliano Marchetti