Come essere felici
Gli scienziati comportamentali dibattono molto sui requisiti che rendono felici. La salute rientra sicuramente in un sottovalutato motivo di felicità. Ma è anche chiaro che la felicità non è qualcosa di accidentale nel senso che ognuno di noi ha il potere di apportare quei piccoli cambiamenti nel comportamento, nell’ambiente e nelle relazioni che possono contribuire ad una vita più felice.
Ottimismo
Innanzitutto è appurato che la felicità è uno stato dell’animo: infatti tante persone che vivono una realtà di sofferenza rimangono felici. Senza dubbio è importante dominare i pensieri negativi e affrontare ogni giorno con ottimismo.
Esso è in parte genetico, in parte appreso: anche chi nasce in una famiglia di cupi pessimisti, può trovare il suo raggio di sole interiore, pur non ignorando la realtà di una situazione terribile. Pensare pensieri positivi e circondarsi di persone positive aiuta davvero; infatti l’ottimismo, come il pessimismo, può essere contagioso. Questo significa che bisogna allenare un po’ di più il cervello a vincere i pensieri negativi.
Tentare di fermarli è spesso controproducente: dire a se stessi “Devo smettere di pensarci”, in realtà aumenta l’occupazione della mente su quella determinata situazione. Invece, si deve prendere possesso delle proprie preoccupazioni, riconoscerle e trattarsi come un amico, applicando a sé il consiglio che si darebbe ad un amico in quella data situazione.
Tutti gli uomini hanno la tendenza a rimuginare più sulle brutte che sulle belle esperienze. È un adattamento evolutivo: si apprende maggiormente dalle situazioni pericolose o dolorose che si incontrano nella vita perché adattano l’uomo ad evitarle in futuro e a reagire rapidamente in caso di crisi.
Riscrivere la propria storia
Scrivere di sé e delle esperienze personali – e poi riscrivere la propria storia – può portare a cambiamenti comportamentali e a migliorare il proprio stato interiore. Alcune ricerche suggeriscono che scrivere un diario personale quotidianamente può portare a un aumento della felicità e del benessere generale perché ciò consente di esprimere le proprie emozioni, dando consapevolezza delle circostanze e risolvendo alcuni conflitti.
Tutti hanno una narrazione personale che modella la propria visione del mondo e di sè. Ma a volte la voce interiore non ha ragione: scrivendo e poi modificando le proprie storie, si può cambiare la percezione di sé identificando altresì gli ostacoli che si frappongono alla propria felicità.
Attività fisica
Quando le persone dedicano parte del loro tempo al movimento fisico tendono ad essere più felici. Il movimento infatti stimola la produzione di serotonina ed endorfine, due ormoni che contribuiscono allo stato di serenità che fa sentire più felici. Anche una semplice camminata dolce rende di buon umore: maggior movimento va di pari passo con una salute migliore e una maggiore felicità.
Ambiente felice
La nostra felicità è collegata alla felicità degli altri e quando si trascorre del tempo con persone felici si è più felici. Anche il contesto di vita a un profondo effetto sullo stato d’animo: gli spazi verdi, la bellezza del luogo in cui si vive, le strutture che favoriscano le relazioni sociali possono aumentare la qualità della vita e il benessere interiore.
Contatto con la natura
Numerosi studi supportano l’idea che trascorrere del tempo nella natura ha molti benefici sullo stato d’animo. Sappiamo che camminare per sentieri tranquilli e alberati può portare a miglioramenti significativi della salute mentale e persino a cambiamenti fisici del cervello. Gli escursionisti della natura hanno cervelli “più silenziosi”: le scansioni mostrano un minor flusso di sangue nella parte del cervello associata alla ruminazione. Alcune ricerche dimostrano che la contemplazione di paesaggi naturali può migliorare l’umore. Anche la luce del sole fa la differenza: l’esposizione alla luce naturale, trascorrendo del tempo all’aperto o vivendo in uno spazio con luce naturale, è benefico per lo spirito.
Decluttering ovvero la pratica di liberarsi degli oggetti vecchi e inutili
Questo processo di alleggerimento nella casa, nella vita, nei gesti e nelle abitudini rende consapevoli di ciò che si possiede e porta a fare scelte ben precise. Tenere un oggetto che ha impatto positivo nella vita e negli spazi ed eliminare quello che non ha nulla a che fare col proprio stile di vita è una vera rivoluzione. Decluttering e felicità si incontrano proprio qui: nel tenere quello che fa stare bene. Eliminando il negativo, si colmeranno di positivo i propri spazi fisici e psicologici.
Un ambiente organizzato fa bene sia alla mente che al corpo: ambiente, persona ed emozioni sono componenti distinte ma strettamente collegate tra loro. Spesso per risalire alla radice dei problemi più intimi, per raggiungere le proprie emozioni, bisogna partire dallo spazio in cui si vive. L’eccessivo disordine e la disorganizzazione sono spesso sintomi di un problema di salute più grande. Le persone che hanno subito un trauma emotivo, la depressione, il dolore cronico e il lutto possono impedire alle persone di organizzarsi o portare a un accumulo di disordine.
Nella sua forma più estrema, la disorganizzazione cronica è chiamata disposofobia, ossia accaparramento compulsivo o accumulo patologico, una vera malattia mentale per cui il soggetto ha difficoltà a disfarsi degli oggetti che si accumulano invadendo gli ambienti in cui vive fino a renderli invivibili.
Gli animali domestici rendono felici
Gli animali domestici rendono felici perché influenzano i livelli di alcune sostanze chimiche nel corpo, responsabili di sentimenti di amore e di legame e quelli che stabilizzano l’umore. Accarezzare un cane o un gatto aiuta a gestire l’ormone cortisolo utile nei momenti di stress o nei momenti difficili perchè aiuta a ridurre ansia e depressione. Nutrirlo, portarlo fuori, mostrargli affetto è benefico per la salute mentale oltre che per il fisico ed è gratificante sapere che si ha una responsabilità che appaga e aiuta a prendersi anche cura di sé.
Giocare con un cane, un gatto o un altro animale domestico può aumentare i livelli di serotonina e dopamina che calmano e rilassano; la loro compagnia può anche alleviare la solitudine e soprattutto i cani sono alleati per un sano esercizio fisico.
Generosità è felicità
Il solo pensiero di essere generosi e gentili innesca una reazione di felicità nel nostro cervello ove si attivavano cambiamenti neurali legati alla felicità. Tante sono le prove che supportano un forte legame tra il dare e la felicità, e questo include anche la generosità nel proprio tempo da dedicare agli altri.
Importanza dell’autocompassione
Spesso la comprensione che si ha per gli altri, non la si rivolge a se stessi: ci si rimprovera eccessivamente per quello che viene percepito come fallimento personale. L’autocompassione è invece uno dei più importanti motori di soddisfazione nella vita perché comprende il proprio dolore, il proprio insuccesso o il senso di inadeguatezza senza giudicarlo. Ciò comporta che diminuisce la probabilità di sperimentare sintomi depressivi, di ansia o di stress a vantaggio di maggior motivazione, ottimismo e felicità.
Veronica Tulli
Foto © 123RF
attività fisica, benessere, felicità, generosità, natura, ottimismo, salute