Comitato “Nikolajewka, per non dimenticare”: XIX edizione della Celebrazione
ROMA – 76° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI NIKOLAJEWKA
(26 gennaio 1943)
Comitato “Nikolajewka, per non dimenticare”
XIX edizione della Celebrazione al Giardino dei Caduti e Dispersi in Russia
Silvano Leonardi indiscusso ideatore e organizzatore della cerimonia a ricordo della Battaglia di Nikolajewka, nonché artefice della intitolazione del Giardino ai Caduti e Dispersi sul Fronte Russo, ha definitivamente posato a terra lo zaino da alpino.
È “andato avanti” il giorno 10 dicembre 2017.
L’eredità di tanto impegno e tanto lavoro effettuato con impagabile amore e disinteressato attaccamento alla verità storica non è andata dispersa ma ha costituito una forza vitale perché il Comitato “Nikolajewka, per non dimenticare” da lui fondato, continuasse quanto intrapreso dal grande Silvano.
In data 27 gennaio 2019, ultima Domenica del mese di gennaio favorita da una temperatura particolarmente mite, i Caduti e Dispersi nella Campagna di Russia sono stati ricordati ed onorati con la consueta cerimonia, che da 19 anni si ripete nel Giardino a loro dedicato alla Tomba di Nerone in via Cassia 737, dove è stato realizzato il Monumento Nazionale CSIR – ARMIR 1941-43. Anche quest’anno la Cerimonia è risultata ben strutturata con la Sfilata, l’Alzabandiera, i rintocchi della Martinella, la deposizione della Corona del Comune di Roma, la Santa Messa, gli interventi rievocativi delle autorità.
La sfilata dei partecipanti snodatasi per circa un chilometro dal luogo dell’ammassamento è stata programmata dal bersagliere Tenente Massimo Flumeri e dal Sottufficiale di Marina Achille Iacovelli ed ha visto la partecipazione di numerosissime rappresentanze di militari, delle Associazioni d’Arma e di Volontariato e semplici cittadini. Al corteo, aperto da un mezzo militare con a bordo alcuni dei labari più rappresentativi come quello dell’UNIRR e dei Caduti Senza Croce, seguiva una pariglia di Carabinieri a cavallo ed un drappello di rappresentanza della Brigata San Marco, quale Picchetto d’Onore, a testimonianza della grande attenzione dimostrata dalle nostre Forze Armate nei confronti della manifestazione. Al lungo corteo hanno preso parte numerose Associazioni d’Arma con labari, stendardi, fiamme, insegne, bandiere e medaglieri.
Un elogio particolare a tre Reduci della Campagna di Russia che sfidando la implacabile legge dell’anagrafe hanno voluto essere presenti e ricordare così tutti i loro commilitoni: Alpino Valentino Di Franco, classe 1922, div. Julia; Alpino Alfredo Paoloni, classe 1924, btg. Edolo; Fante Gino Piccolino, classe 1922, div. Vicenza. Una partecipazione che ha qualificato ulteriormente la ricorrenza e reso onore a tutti i combattenti.
A memoria ricordiamo tra i partecipanti la Associazione nazionale del Fante – sez. di Roma, la sez. di Roma dell’ANPd’I che raggruppava anche numerosi paracadutisti del Nucleo Colline Romane, la Ass. Naz. Carabinieri sez. Trionfale-Tomba di Nerone e il sempre presente Gruppo Volontari a Cavallo, l’ANA sez. delle Marche, Antrodoco, Rieti, Aprilia e Pomezia, e numerosissimi Alpini tra i quali Alessandro Federici Presidente della Sez. ANA di Roma, il gagliardetto dell’ANCIS – Ass. Naz. Combattenti Italiani in Spagna, portato con il consueto aspetto marziale da un alfiere in perfetta tenuta da Legionario, e poi rappresentanze dell’Associazione Arma Aeronautica, dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia, della X MAS, degli Arditi d’Italia, dei Granatieri, dei Carristi, della Marina, della Capitaneria di Porto di Roma, della Associazione Combattenti e Reduci sez. di Roma “Enrico Toti”, lo stendardo della Cavalleria, lo storico labaro della Ass. Volontari di Guerra – Federazione del Carnaro. Significativa una rappresentanza della Croce Rossa Italiana appiedata, delle Sorelle Volontarie, la partecipazione di alcune Guardie Zoofile, del Comitato di quartiere, una rappresentanza di una associazione di Templari. E poi, tra il folto pubblico, tanti altri impossibili da elencare.
L’arrivo del Corteo nel Parco, abbellito per l’occasione dai giardinieri di “Horti di Veio”, ha dato inizio alla cerimonia vera e propria con l’Alzabandiera al suono dell’Inno Nazionale con due Carabinieri in alta uniforme di sentinella al Monumento; poi la Martinella, campana di guerra, ha suonato dieci rintocchi a ricordo delle dieci Divisioni che costituivano l’ARMIR. È seguita la deposizione della Corona di alloro di Roma Capitale portata dalla Squadra d’Onore del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, accompagnata dal Presidente del Municipio Roma XV Stefano Simonelli in rappresentanza del Sindaco e dal Vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli.
Tutto questo cerimoniale ha rivestito un significato che va oltre il ricordo, pur importantissimo, della epopea dei nostri soldati in Russia. La Santa Messa al Campo celebrata da Monsignor Giacomino Feminò ha concluso la cerimonia e lasciato spazio ai saluti delle autorità ed ai commenti dei principali organizzatori. In particolare ricordiamo il sentito e determinato discorso del Vice presidente della Camera, del Presidente del Municipio Roma XV e del suo Consigliere Giuseppe Calendino, del membro del Comitato Sandro Bari, figlio di Reduce, giornalista sempre attento commentatore dei fatti di Russia. Sabrina Leonardi, la figlia di Silvano, attuale Presidente del Comitato, dopo aver chiamato a sé tutti i membri ha ringraziato i presenti e chiuso la cerimonia.
Molto significativa la partecipazione dell’Addetto Militare presso l’Ambasciata della Federazione Russa in Italia che in tal modo ha rappresentato un deferente omaggio a tutti i Caduti di quella impressionante tragedia. Encomiabile, come sempre, la presenza del Gen. Tullio Vidulich, relatore di tante conferenze organizzate dal Comitato, che ad ogni ricorrenza affronta il viaggio da Bolzano per non mancare.
“Zaini a terra… un tozzo de pan, un gavettin de vin…! e… zaino in spalla al 2020”
Paracadutista Marco Fabrizio
ROMA, 7 febbraio 2019