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Comunicato Stampa dell’Ambasciata dell’Iran
in ricordo dell’anniversario del 30 Agosto 1991

L’Iran, Paese in prima linea nella lotta al terrorismo
e, purtroppo, grande vittima del terrorismo

Alla Redazione della Consul Press è pervenuto via mail il presente comunicato da parte dell’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran, preceduto da queste brevi righe che qui riportiamo:  

Good morning, the statement of the Embassy of the Islamic Republic of Iran regarding the commemoration of August 30, in which the late President and Prime Minister of Iran were martyred by the terrorist agents of the People’s Mojahedin Organization, is attached. Thank you for publishing this statement and sending me the link. 

Segue il comunicato già in lingua italiana, precisando che la nostra Redazione si è permessa di modificare qualche termine per rendere più scorrevole la lettura della traduzione. 

Oggi, 30 agosto del 2022, si commemora ancora l’anniversario di un grave crimine terroristico contro la Nazione ed il Governo della Repubblica Islamica dell’Iran, avvenuto ben 31 anni or sono. 
Ogni anno, in questo giorno, la Nazione Iraniana esprime dolore ed indignazione contro il terrorismo, ribadendo la necessità di solidarietà e unità nell’affrontare questo orrendo crimine.

Il 30 agosto 1991, il Presidente eletto e il Primo Ministro iraniani sono stati “martirizzati” in un attacco terroristico. Precedentemente, il 28 giugno 1981, gruppi terroristici avevano ucciso dozzine di funzionari politici, giudiziari, di partito e semplici cittadini innocenti in un crimine simile, causato da una esplosione nei locali del Partito della Repubblica Islamica.

Il gruppo terroristico della Organizzazione dei Mojahedin del Popolo dell’Iran (MKO), alleato di Saddam Hussein, il dittatore dell’Iraq, ha tradito la Nazione Iraniana e per 8 anni ha combattuto al fianco di quel regime crudele contro la propria nazione. Questo gruppo si è macchiato dell’uccisione di più di 17.000 funzionari dello Stato e membri del Parlamento, delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine, nonché di inermi cittadini per i suoi obiettivi disumani. Il ruolo di elementi dell’organizzazione Mojahedin, diretti dai servizi di intelligence e spionaggio contro l’Iran, nell’assassinio di scienziati nucleari iraniani è del tutto chiaro e provato.
Questo violento gruppo terroristico non solo è ripudiato dal popolo iraniano, ma anche da altri gruppi iraniani di opposizione all’estero e vi è una diffusa repulsione per i suoi atti disumani e barbari, da parte di iraniani e tutte le persone di libero pensiero.

Oggi il mondo riconosce l’Iran come Paese in prima linea nella lotta al terrorismo. Il mondo deve la sconfitta del Daesh all’Iran, che, insieme ai suoi alleati in Iraq e Siria, ha combattuto e sconfitto questo ed altri gruppi terroristici. Nonostante il ruolo che ha giocato nella sconfitta del Daesh e del terrorismo Takfiri, l’Iran non chiede riconoscimenti e lodi, avendo agito secondo i principi dei suoi valori nazionali e morali.   
Ma l’Iran, in quanto vittima del terrorismo, si aspetta che i paesi che ospitano membri di gruppi terroristici (come i Mojahedin del Popolo) e consentano loro di operare liberamente, smettano di applicare doppi standard nell’affrontare il terrorismo.

I diritti umani e i valori democratici non dovrebbero essere strumentalizzati dai governi per nascondere la verità, ignorando i crimini dei terroristi e – addirittura – assolvendoli. Democrazia non significa consentire la libertà ai terroristi nei paesi occidentali. La democrazia e la libertà non possono essere raggiunte sostenendo il terrorismo per commettere tradimento e crimini in altri paesi. Consentire ai terroristi di operare liberamente contro il governo e il popolo iraniano non significa promuovere i diritti umani e la libertà di espressione, ma piuttosto una loro chiara violazione.
Il terrorismo non può essere diviso in buono e cattivo. Se l’Europa vede danneggiata la sua credibilità nel mondo, è a causa delle sue contraddizioni nel difendere i terroristi e nel sostenerli. Questo non è compatibile con la democrazia e i diritti umani.

Il Governo e il Popolo Iraniano nutrono aspettative nei confronti dell’Italia (che considerano una grande Nazione guidata da un Governo loro amico)  affinché venga riconosciuta terroristica l’organizzazione dei Mojahedin e impedito a loro di svolgere attività sotto mentite spoglie di libertà, difesa dei diritti umani e del popolo iraniano.

Viva l’antico legame tra le Nazioni dell’Iran e dell’Italia.

sincerely

Mohsen Pakparvar (Ph.D)
Public Diplomacy Counselor
Embassy of  I.R. IRAN – Rome
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NOTE A MARGINE
> La “Consul Press” più volte ha pubblicato comunicati pervenuti alla propria Redazione da parte dell’Ambasciata Islamica della Repubblica dell’Iran in Roma ed ha partecipato presso la stessa Sede a varie Conferenze Stampa; tra queste una di particolare rilevanza sulle operazioni di contrasto al traffico della droga con cui l’Iran ha bloccato l’afflusso della stessa droga in tutta l’Europa.  
La Consul Press ha partecipato altresì ad alcuni Convegni organizzati dall’Istituto Vision e Global Trends – presieduto da Tiberio Graziani – per  esaminare ed approfondire in ambito politico e commerciale i rapporti intercorrenti tra Italia ed Iran, i cui Popoli risultano collegati per una comune appartenenza ultra bimillenaria ad antiche Civiltà del Mediterraneo …. A/ Clik qui    e > B/Clik qui 
 
Inoltre si desidera precisare come la Consul Press abbia preso sempre una posizione fortemente critica contro le sanzioni applicate all’Iran da parte dell’Europa e dedicato una breve rassegna stampa per commemorare nel gennaio 2020 l’assassinio del Generale Quassem Soleimani. 

_____________Giuliano Marchetti

 

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