“Consiglio d’Europa” e consigli all’Europa, da due autori della Britannia o Regno Unito
A.J.TOYNBEE e H.TREVOR-ROPER
Raffaele Panico
Ha scritto Hugh Trevor-Roper, storico inglese specialista in Storia dell’età moderna e della Germania nazista, su Arnold Joseph Toynbee nel giugno 1957: “Toynbee […] non solo predica un vangelo di deliberato oscurantismo; egli sembra voler fiaccare la nostra volontà, voler dare il benvenuto alla nostra sconfitta; sembra guardare con crudele sarcasmo la fine della nostra civiltà, non perché sia favorevole alla forma di civiltà che ci vuole distruggere, ma perché è animato da ciò che potremmo soltanto chiamare un «desiderio masochistico di essere conquistati». […] Egli brama spiritualmente la nostra sconfitta.”
Arnold Joseph Toynbee era uno storico esperto di storia comparata e filosofo della storia che, durante la prima guerra mondiale aveva operato per conto dell’“Intelligence” inglese, e venne poi delegato alla Conferenza di Pace di Parigi nel 1919. Hitler nel 1936 lo volle ricevere e lui si portò nel suo quartier generale.
Riprese a lavorare per l’interesse della sua Inghilterra. Nella sua opera “Civiltà a paragone” scrive Toynbee nel 1948: “Gli storici del futuro diranno […] che l’elemento dominante del Ventesimo secolo fu l’urto fra la civiltà occidentale e tutte le altre società umane viventi in quel periodo; e che quell’urto fu tanto potente e penetrante che sconvolse completamente tutta la vita delle sue vittime, intaccando il comportamento di ogni singola creatura, uomo, donna, bambino, il suo punto di vista, i suoi sentimenti e le sue credenze in modo intimo e profondo, toccando le corde dello spirito umano che non possono essere toccate da forze esterne, per quanto gravi e terribili”.
Dopo Yalta il Mondo doveva urtarsi tra capitalismo di mercato e capitalismo di Stato, tra la Nato e il Patto di Varsavia, sistema sovietico e sistema diciamo atlantico. Aveva previsto che quella sfida-risposta tra i due sistemi gemelli e speculari avrebbe avuto esito non dirompente o distruttivo per entrambi i contendenti. O, per dirla alla Toynbbe, tra i due eredi, la cristianità occidentale e la cristianità orientale ortodossa, i due rampolli gemelli delle filiazioni dirette della civiltà ellenistico-Romana, la serie di culture e popoli di tutte le Europe, attraverso il millennio del medioevo, il Mondo antico della Romanità come radice e tronco della civiltà europea e le sue culture arrivate e giunte nel mondo moderno e contemporaneo.
Non sembra avesse previsto che tra la sfida e la risposta tra i due blocchi specularmente gemelli del Novecento, l’Euroasiatico e l’Euroatlantico, si potesse aprire un varco la Cina con il connubio di economia di mercato e dittatura del partito comunista, materialismo dei due sistemi transitori delle due civiltà gemelle eredi di tre millenni di storia. O almeno, dalla Fondazione di Roma datata, ad oggi, 2.773 anni fa.
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