“Covid Ter”: la saga continua
Finalmente è finito il carcere duro
si apre per noi un “radioso” futuro,
fatto di divieti e prescrizioni
che non consentono eccezioni;
il pericolo non è ancora passato
perché il covid è sempre in agguato,
pronto a sferrare i suoi colpi
se noi non siamo ben accorti.
Dobbiamo evitare incontri ravvicinati
ai quali tutti noi eravamo abituati,
anche una semplice stretta di mano
può rappresentare un gesto insano,
figuriamoci un caldo abbraccio,
lascerebbe tutti di ghiaccio.
Continueremo a portare le mascherine
evitando di stare come sardine.
Se andremo al mare in vacanza
dovremo avere molta pazienza,
posizioneremo la sdraio e l’ombrellone
a quattro metri di protezione;
saranno vietati giochi d’acqua e racchettoni
per non incappare nelle giuste sanzioni;
se vuoi fare un buon aperitivo
non puoi, perché è un rito collettivo.
Se questa si chiama vacanza,
è meglio la reclusione in una stanza
in attesa dell’invenzione di un vaccino
che liberi tutti da un destino
che ci sta sferzando come un aguzzino.