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Cultura e Tradizioni dei Tartari a Roma

ALLA SCOPERTA dei TARTARI

con l’ Associazione Culturale “TARTARE IN ITALIA”

Sabato 9 giugno, tramite l’ ACCADEMIA ANGELICO COSTANTINIANA, nella maestosità del Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro, l’ ASSOCIAZIONE CULTURALE  “TARTARE IN ITAIA” ha organizzato il Festival della Cultura Tartara, con il sostegno del Governo della Repubblica autonoma del Tatarstan, nonché del Centro Russo di Scienza e Cultura a Roma.

L’Associazione “Tartare in Italia”, istituita nel febbraio 2014, ha tra i suoi principali scopi la promozione e divulgazione in Italia e all’estero la conoscenza dell’intero patrimonio culturale del popolo tatartaro in ambito letterario, storico, artistico e musicale, nonché come insieme di tradizioni etnografiche, antropologiche, enogastronomiche e popolari in senso omnicomprensivo.

Curiosamente, il solo fatto di nominare i “Tartari” ha sempre suscitato particolare interesse, evocando una sensazione di fascino, di mistero e di avventure. Originariamente i Russi usavano il termine “Tatar” per indicare numerosi popoli ed, in particolare, quelli turchi. La maggior parte dei Tartari vive nel centro e nel sud della Russia, per esattezza nel Tartaristàn.

Tatarstan.svg[1]“La maggior parte dei Tartari sono musulmani, circa il 90%, sunniti, meno del 10% sono quelli di fede cristiano ortodossa. Ma in Tartaristàn sono presenti anche altre religioni come ebraismo e buddismo. Questa storica convivenza di russi e tartari per secoli ci ha insegnato a vivere insieme e in pace. Il principio di convivenza delle religioni lo portiamo anche in politica interna. La lingua tartara fa parte di una cultura molto grande. Esistono due popolazioni distinte: i Turchi, appartenenti alla Turchia e i Curdi, che, invece, sono quelli che appartengono alla famiglia dei Turchi di tutto il mondo. Sono presenti in Kazakistan, Turchia, Azerbaigian, Armenia e altri paesi”. Così Rafis Khusnutdinov, che ha curato l’introduzione e la chiusura musicale del Festival, si è espresso in merito alle questioni culturali del proprio paese riguardanti lingua, religione e politica. Rafis Khusnutddinov, come cantante lirico, ha vinto nel 2017 il Video Festival Live, Durante le esibizioni musicali molto applaudita è stata anche  a Regina Temurbolatova

Tra gli ospiti un particolare accoglienza è stata riservata a Dinara Yamaletdinova – della Repubblica Russa, al Dr. Oleg Osipov – Presidente del Centro Culturale Russo ed inoltre, ovviamente, ai componenti della Presidenza e del Direttivo dell’ Accademia Costantiniana e del Pio Sodalizio dei Piceni, quali ospitanti la manifestazione.

Nonostante a Roma la coincidenza di altri eventi, al Festival hanno partecipato molte persone. Durante l’esecuzione di una canzone pop tartara, proprio la Presidente dell’Associazione Zugra Mazhitova ha iniziato a ballare, coinvolgendo i presenti; alcuni si sono uniti alle danze, seguendo le sue movenze, mentre la maggior parte, sorridendo, ha preferito restare nel ruolo di spettatori, comunque attenti e divertiti.

Qui di seguito, prima di riportare l’intervista gentilmente rilasciataci dal Presidente Zugra Mazhitova, riteniamo opportuno dare un breve cenno sulla sua vita giovanile, alquanta movimentata e non facile. Suo Padre, Mazhitov Ibrai Gainullovich, nato a Kazan nel 1909, fu costretto, a seguito della Rivoluzione d’ Ottobre, a trasferirsi a Semipalatinsk, lasciando il suo lavoro come autista e la passione per la fisarmonica nel tempo libero. E, proprio con questa sua grande abilità di musicista, conquistò l’amore di Tushakova Safura Sharafeevna  che divenne sua moglie. Fu addestrato come militare nei campi di Termez, città dell’ Uzbekistan. Zugra nacque il giorno la partenza al fronte di suo padre. Durante il secondo conflitto mondiale, suo padre venne ferito gravemente alla testa, venne curato per mesi in ospedale, ma senza esito positivo. Poi arrivò il terribile annuncio: “Il tenente minore Mazhitov Ibrai, originario dell’Unione Sovietica kazaka, Semipalatinsk, st. Sennaya, 48 anni, essendo di fronte, scomparve senza lasciare traccia il 5 giugno 1942. Questo avviso è un documento per la petizione della pensione (ordine del CCD dell’URSS)”.

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INTERVISTA ALLA  PROFESSORESSA ZUGRA MAZHITOVA, Presidente dell’ Associazione Culturale “Tartare in Italia”

23376429_2004017023167659_8630958739029460891_n > Come è nata l’Associazione? “Mio padre era nato a Tartastàn, morto da eroe nella Seconda Guerra Mondiale. Io non conoscevo la cultura tartara prima, ora ne sono il presidente.”

 > Quali sono gli obiettivi che vi fissate ogni anno? “L’obiettivo è quello di farci conoscere. 5 anni fa nasceva l’Associazione culturale tartara in Italia. Io sono una volontaria, non c’è guadagno. E’ solo pura passione, investo tutto nell’Associazione.”

 > Cosa la rende felice?  “Sono felice quando gli italiani vengono a conoscenza del Tartastàn e quando gli italiani ridono.

 > Ho notato un cambio di abiti delle due interpreti di musica tartara. Cosa rappresenta questo cambio? “Nulla, le ragazze vogliono essere sempre più eleganti.     Noi stiamo cercando sponsor per la nostra scuola di canto al fine di imparare l’italiano. Successivamente faremo un concorso di canto.”

> A Roma si stanno svolgendo un’altra manifestazioni di particolare impatto. Senza questo evento ci sarebbe stata più gente oggi? “Oggi ci sono tante persone, sono contenta anche perché siamo stati ospitati in una bellissima struttura”

Matteo PLATANIA 

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