Ddl SpazzaCorrotti, soddisfatta Conflavoro Pmi
“Rivoluzionario, ora serve taglio netto alla burocrazia”
Il presidente Capobianco: “Pagina importante per le imprese in un giorno in cui si affronta anche il delicato tema della qualità della vita con la chiusura domenicale dei negozi”.
L’associazione delle piccole e medie imprese Conflavoro Pmi accoglie con estrema soddisfazione il cosiddetto ‘Ddl SpazzaCorrotti’, ma ora chiede sia velocizzato il processo di snellimento del sistema burocratico per portare a compimento il pacchetto. “Il provvedimento anti-corruzione – sottolinea il presidente Roberto Capobianco – riteniamo trasmetterà grande fiducia e positività nel mondo delle piccole e medie imprese oneste. In chi non può lavorare in un libero mercato a prezzi competitivi poiché vittima dei soliti noti, degli amici degli amici che in Italia hanno sempre inquinato il settore pubblico fino a renderlo il morto che cammina di oggi. Ma adesso serve accompagnare il Ddl a una decisa deburocratizzazione per non rendere vano il lavoro svolto dal ministro Alfonso Bonafede. E’ nella burocrazia eccessiva che si annida la corruzione. E in Italia, infatti, questa situazione uccide l’economia e tutto il sistema-lavoro”.
“Già si vocifera di alcuni emendamenti che potrebbero ‘aggiustare’ il Ddl – sottolinea Capobianco – e forse alcune piccole modifiche potrebbero semplificare ancora di più la vita degli imprenditori o comunque non creare contenziosi tranquillamente evitabili. Ma noi crediamo che l’impianto di base del Ddl sia già adesso un provvedimento mai visto in Italia. Quantomeno sulla carta si volta decisamente pagina. Di più: si cambia direttamente il libro”.
Per Conflavoro Pmi i punti di forza del Ddl del ministro Bonafede sono il cosiddetto ‘Daspo’ a vita in determinati casi dai pubblici uffici per corrotti e corruttori e, soprattutto, la figura dell’agente provocatore per accelerare l’evidenza di prova del reato. “Nonostante tutte le polemiche strumentali, il ministro Bonafede è andato dritto per la sua strada e siamo certi che le novità si faranno valere già nel breve periodo. Serve il pugno duro per ripulire il sistema. Una volta tornati alla normalità, poi, se ne potrà eventualmente riparlare”.
Ieri, sempre in tema di imprese, è però stata anche la giornata dell’iniziativa governativa circa lo stop alle aperture domenicali dei negozi. Conflavoro Pmi si riserva di valutarne l’impatto sull’economia e sottoporrà la questione ai propri associati tramite un sondaggio. “Serve una soluzione di equilibrio – commenta Capobianco – che tenga conto di tutte le posizioni: dalla necessità di cittadini, turisti e consumatori, a quella della libertà imprenditoriale fino a quella, legittima, dei lavoratori e delle loro famiglie. Bene, dunque, la possibilità di deroghe per le località a vocazione turistica. Di certo c’è che, oltre alla riscoperta del valore del riposo settimanale, il provvedimento potrebbe rappresentare un valido sostegno ai negozi di vicinato e alle botteghe artigiane, tutte realtà che negli ultimi anni sono stati decisamente penalizzati dalle nuove normative introdotte”.