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Discorso di Giorgia Meloni al CPAC

Discorso di Giorgia Meloni al CPAC

Il discorso di Giorgia Meloni al CPAC commuove e divide: scopri come difende l’Occidente e sfida le politiche di Trump.

Il discorso di Meloni è una dichiarazione forte e articolata che, pur celebrando i valori condivisi tra l’Italia e gli Stati Uniti, si propone anche come una critica implicita – e in alcune parti esplicita – alle incoerenze e alle contraddizioni riscontrabili nella politica estera dell’amministrazione Trump.

Ci vuole veramente faccia tosta o poca capacità di comprendonio da parte delle sinistre a definire il discorso della Meloni l’ennesima dimostrazione di “vassallaggio”.

 

  1. Un discorso di identitĂ  e di valori

Meloni apre il discorso ribadendo l’orgoglio nazionale italiano e il legame profondo con gli Stati Uniti, enfatizzando una visione dell’Occidente come civiltĂ  fondata su principi di libertĂ , uguaglianza e sovranitĂ  popolare.

“L’Italia,” disse, “è una Nazione straordinaria, legata agli Stati Uniti da un vincolo indissolubile forgiato dalla storia e dai valori condivisi.”

“Non ci vergogneremo mai di quello che siamo,” e nella sala è esploso un applauso scrosciante.

Una dichiarazione di sfida, una risposta ferma a chi cerca di minare l’identità occidentale, contro la cancel culture e l’ideologia woke che minacciano di dividere, indebolire e si pone anche come contraltare alle narrazioni globaliste.

 

  1. Retorica della coerenza

Una delle forze del discorso è la volontà di evidenziare la coerenza dei conservatori: “Noi conservatori facciamo quello che diciamo. Facciamo quello che è giusto, combattiamo per quello in cui crediamo”: famiglia, fede, libertà di parola, democrazia, sovranità nazionale, in una sola parola “buon senso”.

Un discorso che ha saputo toccare le corde più profonde dell’animo conservatore, un richiamo a difendere ciò che è sacro, ciò che dà senso alla vita.

 

  1. Le contraddizioni dell’Amministrazione Trump

Ma nel discorso emergono anche riflessioni implicitamente critiche, come quando fa riferimento ai dazi, all’Ucraina o fa presente che “soprattutto a causa di una classe dirigente e di media mainstream che hanno importato e replicato nel Vecchio Continente le più folli teorie della sinistra liberal americana” (rispondendo a Vance).

 

  1. Focus su Ucraina e Russia

Un punto chiave dell’analisi riguarda la politica estera, specialmente per quanto riguarda:

  • Il sostegno all’Ucraina: Meloni celebra il coraggio e la determinazione del popolo ucraino, presentandolo come esempio di difesa della libertĂ  contro un’aggressione ingiusta. Questo appello è un invito all’Occidente a rimanere fermo nel suo supporto a chi si batte per i principi fondamentali della democrazia.
  • Le responsabilitĂ  della Russia: Implicitamente, al valorizzare la posizione dell’Ucraina, Meloni critica l’atteggiamento dell’amministrazione Trump, che in alcuni momenti è stata accusata di ambiguitĂ  – o addirittura di cedere a interessi pragmatici – nei confronti della Russia. In altre parole, mentre l’Ucraina lotta per la propria indipendenza, le politiche che cercano di “accontentare” la Russia rischierebbero di compromettere i valori occidentali di sovranitĂ  e libertĂ .

Questa dicotomia serve a sottolineare come una politica estera coerente debba basarsi su principi chiari: difendere la libertà e la democrazia senza cedere a narrazioni che, pur essendo popolari in certi ambienti, non rispecchiano l’impegno a lungo termine per la sicurezza e l’identità nazionale.

 

  1. Conclusioni

Concluso il suo discorso, la sala si è alzata in piedi in una standing ovation.

Un segno di approvazione inequivocabile, segno del fatto che in tanti sulle recenti posizioni della nuova amministrazione sull’Ucraina e sulla Russia nutrono delle perplessità.

Alcuni nel pubblico, si saranno sicuramente posta la domanda: “Stiamo davvero seguendo i principi che professiamo?”

Meloni ha saputo seminare il seme del dubbio (sale della democrazia), un invito silenzioso a interrogarsi.

Il discorso di Giorgia Meloni al CPAC ha saputo incarnare la speranza di molti conservatori: una leader forte, coerente, che difende senza compromessi i valori in cui credono. Un faro in un mondo che sembra aver perso la bussola.


Foto autore articolo

Gabriele Felice

Gabriele Felice Founder & CEO ISW | Italian Store World Connecting the Best of Italy with the U.S. Market
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