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Dopo il Covid e il Lockdown …..
ci sarà un “Nuovo Rinascimento” ?

COVID 19 – DOPO IL LOCKDOWN LA RINASCITA 
….saggi e riflessioni su una pandemia

Questo è il titolo dato al nuovo libro scritto a più mani (*1) e pubblicato da Luca Sossella Editore (*2) in collaborazione con il Civitan Club Roma.

Si tratta di un’antologia molto interessante di riflessioni e saggi brevi scritti dai soci, e non solo, dell’Associazione Civitan Club Roma (*3) facente capo al “Civitan international”, il gruppo che si occupa delle disabilità intellettive e dello sviluppo, il cui obiettivo finale è la realizzazione di una rete per “costruire una buona cittadinanza”.  
Quella buona cittadinanza che fa da filo conduttore per tutto il testo.

La pandemia, con il conseguente lockdown, ha creato una situazione di emergenza, prima di tutto sanitaria ma poi anche sociale, educativa, economica. Insomma tutte le sfaccettature, gli ambiti della nostra vita, sia pubblica sia privata, sono stati ribaltati e stravolti dal Covid.

Tra i diversi contributi che costituiscono il corpo di questa antologia, interessante è il saggio scritto da Marinella Rocca Longo intitolato “Il Covid e la ritualità perduta”
I piccoli atti quotidiani che facevano parte integrante del nostro bagaglio sociale e che davamo per scontati, non esistono più o sono stati modificati dalle nuove esigenze imposteci. 
Non c’è più la spontaneità del saluto quando si incontra un amico, niente bacio sulla guancia e neppure la stretta di mano, gesti sostituiti o dal niente, oppure dal banale e insignificante tocco dei gomiti. 
Anche il rito della Santa Messa non è più quello di una volta, è stato abolito il segno della pace, suggellato con una stretta di mano tra vicini e anche la sacra ostia viene distribuita in modo anomalo rispetto al passato: è il sacerdote che gira tra i banchi posandola sulla mano dei fedeli e non i fedeli, in fila, ad avvicinarsi all’altare. 
Così tocca anche al più piccolo dei riti, come quello laico del caffè. Per noi italiani il caffè è sempre stato molto piú di un rito: la definizione della nostra identità sociale. Ed anche se per noi è questione di pochi minuti, preso velocemente davanti al bancone è il rito centrale della vita di chi lavora e si muove per la città. E spesso al bar i camerieri diventano sacerdoti del culto: un po’ complici un po’ testimoni, a volte confidenti.
Anche loro partecipano attivamente al rito: ne notiamo l’abilità, la capacità di tenere a mente le diverse ordinazioni, quando il bar è affollato, perché la fantasia italica al bar si scatena: caffè lungo, ristretto, al vetro, in tazza grande, con latte freddo, caldo, con schiuma, senza schiuma, con zucchero, senza zucchero e infine… il caffè sospeso, ultimo testimone del buon cuore e della socialità napoletana.

Questo passaggio, che parla di una delle nostre azioni più semplici, dimostra come il Covid abbia davvero stravolto la nostra quotidianità. Uno dei riti che svolgevamo ogni giorno, un bel momento di socializzazione, lo scambio del buongiorno la mattina o di due parole a metà giornata o fine pranzo, ora si fa in fretta, in un bicchiere di carta, abbassandosi la mascherina con lo sguardo sempre sull’attenti e parlando il meno possibile.

Le città, un tempo vive, movimentate, ora sono vuote, un senso di tristezza e di abbandono le avvolge, una parvenza di normalità in queste condizioni risulta sempre più difficile.  
Tutto questo emerge dal saggio di Marinella Rocca Longo insieme con una lieve nota di nostalgia per ciò che non c’è più o e stato condizionato; più forte è, invece, la certezza che il virus non avrà il potere di cancellare il senso dell’identità nazionale custodito nei gesti e nelle ritualità temporaneamente sospesi.

_____________LIDIA D’ANGELO

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NOTE A MARGINE
(*1) 
IL LIBRO è articolato in 24 capitoletti redatti con la collaborazione di ben 26 “Firme”, tutte di notevole caratura; la Consul Press cercherà di sintetizzare i loro brevi saggi in una serie di successivi articoli, cercando di ottenere, se possibile, anche qualche interessante intervista. Ciò in quanto alcune di queste “Firme” sono già apparse, per altri motivi ed in diverse occasioni su questa Testata. 
Il Libro si può scaricare direttamente anche dalla pagina FB del Civitan Roma Club, ma si invitano cortesemente (come è nello stile di questa Agenzia Giornalistica) tutte le Persone intelligenti e di “Buona Volontà” – interessate a tale argomento – ad acquistare il volume in Libreria …e ciò non credo abbia bisogno di specifiche spiegazioni.

(*2) La Casa Editrice ha alle spalle un’attività di oltre venti anni e vanta un catalogo composto da testi di saggistica, narrativa e poesia. In una nota dell’ Editore viene evidenziata la necessità di scegliere i nodi da sciogliere, operando su testi autorevoli per collegare la biologia e la fisica, la cosmologia e la filosofia, la sociologia dei media e l’intelligenza artificiale, la semiologia e l’informatica con autori e autrici che superino la pratica disgiuntiva del sapere che separa. Al riguardo viene appositamente citata una frase di Bataille, quale linea direttrice per ogni progetto editoriale: “Quando gli occhi degli altri erano inchiodati alle terre dei loro padri, alla patria, Zarathustra vedeva la terra dei suoi figli”.
Per ulteriori informazioni e visionare il catalogo dei testi pubblicati si può visitare il sito: www.lucasossellaeditore.it

(*3) Il Civitan Club Roma è stato costituito il 17 Marzo 2017, esattamente 100 anni dopo la fondazione del primo Club negli USA, precisamente a Birmingham in Alabama, ad opera di alcuni imprenditori e professionisti – guidati da Courtney Shropshire, medico della città – che fondarono un club indipendente, al servizio della comunità, denominato appunto Civitan, per rendere quasi un omaggio alla parola latina “Civitas”.
Il Civitan International è oggi una organizzazione attiva in 44 Paesi – tra cui anche l’Italia; fin dai suoi inizi, il Civitan ha sempre perseguito l’obiettivo di “costruire buoni cittadini”, tramite un’organizzazione basata su club impegnati nel volontariato ed in progetti di solidarietà a favore della “Comunità”, con particolare attenzione all’assistenza di persone con “disabilità dello sviluppo”. 
Il Civitan International ed i singoli Club propongono inoltre, anche al di fuori degli States, programmi di volontariato molto importanti per agevolare il concetto di Leadership tra i giovani, tramite i Junior Civitan e gli Young Professional Club, vere e proprie palestre di formazione e di apprendimento.
IL Creed del Club così recita: “Sono un CIVITAN: Vecchio come la Vita, Giovane come l’Arcobaleno, Infinito come il Tempo” ……ed è interessante notare come – per esprimere una serie di principi e di valori – il Civitan si sia ispirato alla Lingua Latina e, quindi, alla “Civiltà dell’Antica Roma”.

_______Giuliano Marchetti

Qui di seguito si riporta il Directory del Civitan International,
riguardante il Distretto Europeo
Directory 2019 – 20, 2nd edition (1)

 

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