“E’ ARRIVATO IL CONTO !”
la Sinistra e i suoi blocchi di potere hanno mostrato il loro proprio volto eversivo e antidemocratico
Questa volta esco dal mio consueto ambito di competenza, quello legato all’export, al Made in Italy e all’internazionalizzazione. Ma “è arrivato il conto” da pagare per questa Nazione e di fronte alla gravitĂ della situazione non posso esimermi da questo sfogo.
Ă arrivato il conto: la sinistra e i suoi blocchi di potere
hanno mostrato il volto eversivo e antidemocratico
Dopo decenni di battaglie politiche e compromessi, il centrodestra si trova oggi di fronte a una realtĂ tanto inquietante quanto evidente: la sinistra italiana, insieme ai suoi storici blocchi di potere, ha mostrato il suo vero volto, quello di un sistema profondamente eversivo e antidemocratico. Questo âcontoâ è il risultato di decenni in cui il centrodestra ha cercato di evitare lo scontro frontale, tentando di mantenere un equilibrio e concedendo terreno per non alimentare ulteriori tensioni. Ma quel tempo è finito.
L’occupazione dei gangli dello Stato
Uno degli aspetti piĂš preoccupanti è il controllo che la sinistra è riuscita a esercitare su vari “gangli” dello Stato. Nonostante le elezioni democratiche abbiano spesso premiato il centrodestra, la sinistra ha mantenuto un’influenza determinante attraverso le istituzioni. L’occupazione strategica della magistratura, della burocrazia, dei media e delle università è un esempio lampante di come il sistema sia stato manipolato per mantenere un potere di veto anche quando la sinistra non gode del consenso popolare.
Il “Caso Palamara”: una ferita istituzionale ignorata
Il “caso Palamara” è emblematico. Le rivelazioni dell’ex magistrato Luca Palamara hanno scosso le fondamenta del sistema giudiziario italiano, portando alla luce un intreccio di relazioni, favoritismi e interferenze politiche all’interno del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM). In qualsiasi altro Paese occidentale, uno scandalo di tale portata avrebbe generato un terremoto istituzionale. In Italia, tuttavia, il silenzio è stato assordante. La sinistra e i suoi alleati hanno minimizzato, ridotto il dibattito a unâombra mediatica.
Il blocco navale, i porti e la questione migratoria
Un altro esempio di questa mancanza di democrazia è la gestione della crisi migratoria. Le proposte di chiusura dei porti e di blocco navale avanzate dal centrodestra vengono sistematicamente osteggiate dalla magistratura e da organizzazioni legate alla sinistra. L’accordo con l’Albania per la gestione dei migranti irregolari, fermato dalla magistratura italiana, è solo l’ultimo capitolo di una saga in cui i diritti dei cittadini italiani sono stati sacrificati in nome di un’immigrazione incontrollata.
La sinistra utilizza il potere delle toghe per sabotare qualsiasi tentativo del governo di destra di difendere i confini nazionali. Anche quando si trova a governare, il centrodestra è costretto a fare i conti con poteri paralleli che impediscono di attuare le politiche scelte dai cittadini. Questo non è un normale processo democratico, ma una vera e propria distorsione del sistema.
Il prezzo da pagare per evitare lo scontro
Il centrodestra, per troppo tempo, ha cercato di evitare il conflitto diretto con queste strutture di potere. Una parte della colpa di questo stallo va attribuita alla scelta di non voler portare lo scontro fino alle estreme conseguenze, cercando piuttosto compromessi che hanno finito per avvantaggiare la sinistra. Ora, però, il tempo del compromesso sembra esaurito.
L’Italia sta pagando il prezzo di un equilibrio che non ha mai permesso al centrodestra di governare davvero. Ogni volta che ha vinto le elezioni, il centrodestra si è scontrato con barriere invisibili, create ad arte da un sistema che ha reso impossibile un reale cambiamento.
Una sinistra eversiva e antidemocratica
Oggi appare chiaro che la sinistra non accetta il verdetto delle urne. I suoi blocchi di potere agiscono come un freno costante a ogni tentativo di cambiamento. Non è piĂš solo una questione di visioni politiche diverse, ma di un’ideologia che non riconosce la legittimitĂ di chi non si allinea ai suoi valori. Questa è una forma di eversione che mina le fondamenta stesse della democrazia.
Il centrodestra deve reagire
Lo scontro è inevitabile. Il centrodestra non può piĂš permettersi di restare sulla difensiva. La posta in gioco è troppo alta: la libertĂ di governare, la difesa dei confini, la sicurezza dei cittadini e, in ultima analisi, la tenuta della democrazia stessa. Senza un confronto deciso con questi blocchi di potere, l’Italia rischia di essere governata da forze che non hanno alcun mandato democratico, ma che continuano a esercitare un’influenza indebita attraverso le leve dello Stato.
Conclusione: è arrivato il conto, chi pagherà ?
La sinistra italiana ha sfruttato la sua rete di potere per impedire ogni vero cambiamento nel Paese. Ora, però, il conto è arrivato, e i cittadini italiani devono decidere chi pagherĂ . Il centrodestra è chiamato a un’azione decisa, basata su riforme strutturali e sulla volontĂ di affrontare lo scontro, se necessario, per ristabilire un vero equilibrio democratico. Senza questa determinazione, il futuro dell’Italia potrebbe essere segnato da un declino irreversibile. Questa è l’ultima chiamata.
Gabriele Felice
Founder & CEO
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Crisi delle Toghe, immigrazione