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E’ morto Carlo Mazzone

Carlo Mazzone é stato un grandissimo allenatore di calcio ed è morto ad Ascoli Piceno il 19 Agosto 2023.

Carlo Mazzone purtroppo viene ricordato, è stato ricordato in questi giorni con le immagini della sua corsa sotto la gradinata dei tifosi Bergamaschi al Rigamonti di Brescia. Un episodio in cui si è liberato delle inibizioni, dal contegno con cui normalmente accettava i commenti del pubblico.
Ma questo è solo un episodio che non offusca una carriera luminosa, forse povera di trionfi ma che gli ha permesso di riscuotere consenso, ammirazione e rispetto dalle tifoserie di mezza Italia. Interrogativo in quel di Brescia, i tifosi Bergamaschi insultarono la sua umanità, la sua persona e i suoi genitori, ormai morti da tempo, per molto più dei canonici 90 minuti punto e Mazzone era anche questo, era anche un personaggio sanguigno.

Carlo Mazzone non aveva vinto molti trofei ma c’è stato un unanime cordoglio di chi l’ha conosciuto, l’apprezzamento e ringraziamenti ricevuti in vita ne fanno sicuramente un grandissimo allenatore ma ancor prima un grandissimo uomo.
Quello che oggi è considerato uno dei più grandi allenatori al mondo, Peppe Guardiola, che gioco a Brescia agli ordini di Mazzone, quando vinse la sua prima Coppa dei campioni, combinazione volle, proprio a Roma, la città natale del Sor Carletto, come veniva chiamato Mazzone per il suo caratteristico accento e parlato romano, la prima persona a cui dedicò la vittoria davanti ai microfoni della sala stampa fu proprio Carlo Mazzone.

Facciamo un passo indietro: L’inizio della carriera e il giocatore di calcio

Dopo aver giocato nelle giovanili della Roma, giocò una stagione nel Latina (dilettanti) collezionando 25 presenze. Esordì in serie A in una partita Fiorentina-Roma nel 1959 e si trasferì nel Siena (serie C) dopo aver militato nella Spal nel 1960. Andò poi nel Del Duca Ascoli Club fino al 1969 dove cominciò la sua carriera da allenatore.

Carlo Mazzone rimase all’Ascoli fino al 1975, in cui ottenne 2 promozioni in tre anni, poi una prima delle molte salvezze di questa squadra in serie A.

Da qui passò al Bologna, al Lecce, al Pescara e al Cagliari. Fu proprio per come provò a salvare il Cagliari dalla retrocessione nella stagione 1992-1993 che venne chiamato a gestire la Roma. Durante la permanenza alla Roma lanciò in prima squadra Francesco Totti destinato a diventare un elemento simbolico di tutta la squadra e in un certo senso della romanità in generale.

Nel 1999 passò a dirigere il Perugia in un periodo in cui pochi allenatori riuscivano a completare una stagione col funanbolico e vulcanico presidente Luciano Gaucci (ricordiamo era quello il tempo in cui Gaucci veniva preso in giro dalle reti Mediaset con il Gorilla, Batman e un transessuale come possibili nuove entrate nella squadra).

La gloria e i riconoscimenti degli ultimi anni

Fatto sta che Carlo Mazzone detiene il record per numero di panchine in serie A, ben 797 se si considerano anche 5 spareggi e il primato di presenze ufficiali con ben 1278 partite in panchina.

Il 2 Novembre 2022 esce su Prime Video un docufilm su Carlo Mazzone “Come un padre” in cui si complimentano con lui diversi suoi giocatori tra cui ricordiamo Roberto Baggio, Marco Materazzi, Pep Guardiola, Francesco Totti, Andrea Pirlo, Giuseppe Giannini e Giuseppe Signori.

Foto agenzia dire open goal.com                             ©Francesco Spuntarelli