E’ MORTO SINISA MIHAJLOVIC
Sinisa Mihajlovic l’ex calciatore e poi allenatore serbo é morto dopo tre anni di lotta con la leucemia. Era ricoverato d a domenica 11 dicembre presso la clinica Paideia, per un’infezione divenuta da subito grave a causa del sistema immunitario compromesso dalla malattia stessa e dalle pesanti terapie. IL male dentro di lui é evoluto velocemente, visto che ancora faceva programmi futuri con gli amici, per tornare a vedere di nuovo partite di calcio d’Italia e d’Europa. Lunedì 12 dicembre le condizioni di Mihajlovic sono peggiorate enormemente: l’ex calciatore di Lazio, Sampdoria, Inter e Roma, nonché ex allenatore di tanti altri club in Serie A, è entrato in coma farmacologico nel tardo pomeriggio. Stretto nell’intimità della sua famiglia, con l’amata moglie Arianna accanto a lui fino alla fine, si é spento il 16 dicembre.
I membri del suo staff non avrebbero mai immaginato un peggioramento così repentino; tristissimo da giorni Roberto Mancini, suo “fratello” dai tempi della Samp e poi della Lazio: insieme, al tempo hanno portato il club allora presieduto da Cragnotti allo scudetto del 2000. Con le lacrime agli occhi i tifosi della Lazio, da sempre legatissimi a Mihajlovic, che ha giocato in biancoceleste per sei stagioni, dal 1998 al 2004, il periodo più florido della squadra: sentimento ricambiato anche da lui, Sinisa era rimasto nel tempo tifoso della Lazio anche quando giocava in altri club, e questa passione la aveva trasmessa anche ai suoi figli.
Gli ultimi mesi e la malattia
Da settembre, dopo essere stato tolto dall’ultimo incarico sulla panchina del Bologna, l’ex difensore e tecnico aveva ricominciato a combattere contro la leucemia mieloide acuta, un uomo forte che aveva deciso di non arrendersi di fronte la malattia anche se tante erano le sofferenze fisiche che doveva sopportare. Alla fine ha dovuto arrendersi, ha trovato per una volta chi era più forte di lui, cosa che gli era capitata raramente nella carriera calcistica.
La famiglia di Mihajlovic: “Morte ingiusta e prematura”
La famiglia Mihajlovic in un comunicato ha annunciato la scomparsa del tecnico serbo, definendo la sua morte “ingiusta e prematura”. La moglie Arianna e tutto il resto della famiglia nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic. Uomo eccezionale sempre buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il prof Alessandro Rambaldi, e il dottore Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato.
foto Rtl 102.5 il Messaggero ©Francesco Spuntarelli