Skip to main content

Evento al Conservatorio di Roma

L’innata arte del bene e della vittoria

La Musica come Arte Teraupetica 

Lunedì 14 maggio, fra rapido e rumoroso riordinare di sedie e banchi, un accordare attento di strumenti come sottofondo all’attesa: alle ore 18,30 il Conservatorio di via dei Greci a Roma ha ospitato una rassegna con l’Università di Roma Tor Vergata, che come oggetto ha avuto l’azione della Musica nella vita. Questa proposta è stata evidenziata dal testo, presentato per l’occasione ed avente come titolo PRELUDI, scritto da MARCO MARZIALI, medico e musicista.  

La Dott.ssa Donatella Caramia, titolare di Neurologia in questa Università, ha esposto diffusamente e con ampio uso di diagrammi, slides, disegni, le meravigliose virtù curative, preventive, salvifiche della Musica accennate nel testo, ma riscontrate dalla scienza, sia per la musica classica che quella rock, cantata o suonata, ed anche corredata da poesia: l’essenziale è il fatto di consistere in una musica che piaccia.

Le parole dei testi possono anche esserci, ma non devono oscurare il livello delle frasi musicali, le quali, singolo per singolo, provvedono a stimolare i cervelli dai neurotrasmettitori, per portarli, attraverso le emozioni, a lavorare al meglio: la sicurezza di sè, la tranquillità nel lavoro, quel senso di allegria leggera che pervade una personalità nell’arco della sua giornata, la dobbiamo a canzoni e sinfonie, a Mozart o ai Beatles.

L’applicazione della Musica come terapia è un percorso in varie fasi accordato fra professori: del Conservatorio, come Carla Conti o Cinzia Damiani, e di TorVergata: Maria Giuseppina Palmieri, Maria Teresa Palermo, oltre ai detti, che di tempo in tempo si riuniscono per portare alla conoscenza di tutti un’ altra meta raggiunta nel lungo cammino alla scoperta del cervello. Non si tratta di benessere fuggevole o serenità superficiale, gli studi dell’Accademia hanno dimostrato che la musica aumenta la dopamina, stemperando la depressione; aumenta l’immunità, rafforzando le difese contro le infezioni e facili prodursi di deficienze organiche non desiderate; persegue ed ottiene l’armonia biologica interessando i ritmi cerebrali; aumenta la memoria, e qui l’applicazione loro è un forte antidoto contro la dememorizzazione dell’uomo, dato dall’uso dei cellulari e computers.

Come confermato da Donatella Caramia, la musica rende visibile l’invisibile comunicativo, emozionale, costruttivo della nostra mente: è una grande fabbrica a favore del bene e delle qualità positive , è il bene, insomma.

Provata su 18 giovani soggetti di entrambi i sessi, ha dato risposte differenti solo nelle scelte dei testi musicali, ma affatto negli esiti, che si sono verificati come positivi. Tramite i potenziali vocati, attraverso un campo elettrico si producono reazioni che dimostrano come il cervello accolga in corteccia l’arrivo dello stimolo esterno per una quantità benefica di effetti che vanno dalla produzione di anticorpi contro patogeni, alla lotta contro la depressione. L’effetto è indipendente da ogni connotato come età, sesso, etnia, educazione: la Musica è Musica. E’ chiaro a questo punto che, creati da una Armonia, detta anche Logos e Suono nel pensiero tradizionale, tutte le nostre cellule ed atomi gridano a gran voce che siamo nati con la dote di vivere e produrre vita, e con la reale qualità di vittoriosi contro il nebuloso disordine che è il male, la cellula che diverge dalla sua forma musicale.

Siamo dunque disposti alla creazione, alla rigenerazione, all’allegro trionfo. Per concludere, un pieno apprezzamento al pianista, correttissimo e leggero, che viene dall’Oriente, Enjian Zheng, a Francesco di Cola , altro pianista dall’interpretazione magistrale, ed alle mani, alla mente esecutrice meravigliosa di Arianna Granieri.

Marilù Giannone

Condividi: