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Federproprietà: “La riforma del catasto va bloccata”

Comunicato Stampa                                                       7 marzo 2022

Quell’assurda norma sulla revisione degli estimi catastali va bloccata con un atto bipartisan di ribellione di tutto il Parlamento, non può esserci spazio per alibi ‘bellici’ per giustificare un voto favorevole che compatti la maggioranza in questa delicata fase di politica internazionale: la guerra in Ucraina non può giustificare un sovvertimento dei poteri da parte del Governo nei confronti del Parlamento su questioni fiscali interne che riguardano i cittadini italiani e nel caso specifico i piccoli proprietari, che con la riforma del catasto, se dovesse passare, vedrebbero triplicare il peso fiscale sugli immobili, già tartassati dall’Erario. Per non parlare delle conseguenze devastanti sull’Isee di tutti gli italiani che pagano i servizi essenziali sulla base di quel riferimento reddituale”.

Il Presidente di Federproprietà, Giovanni Bardanzellu ed il Responsabile del Settore Finanze e Tesoro, Riccardo Pedrizzi, denunciano che il testo della riforma del catasto – che approderà a breve nell’aula della Camera dei Deputati – nasconda la volontà di realizzare una vera e propria tassa patrimoniale, come si era intuito, già dalla scorsa estate, con quell’Atto di indirizzo del Mef a tutte le amministrazioni dello Stato, nel quale si imponevano nuove soluzioni tecnologiche di censimento e per la mappatura degli immobili come strumenti per una manovra surrettizia al fine di rivalutare i valori secondo i prezzi di mercato. Eppure altra era stata l’esplicita volontà del Parlamento già messa nero su bianco.

In tal senso, ricordano che solo qualche mese fa le commissioni Finanze di Camera e Senato avevano votato un documento approvato da pressoché tutti i partiti per indirizzare l’Esecutivo sulla riforma fiscale, in prospettiva della legge delega evitando espressamente e volutamente qualsiasi riferimento o apertura a una riforma del catasto, nonostante le pressioni di Bankitalia e della Corte dei Conti auditi dalle stesse commissioni”.

Chi come noi difende i proprietari e più in generale i cittadini italiani, non si dimenticherà di coloro che con il proprio voto imporranno l’applicazione di una norma sulla revisione degli estimi catastali che, così come formulata, non può che procurare ai piccoli proprietari forti e legittimi timori. Si spera che la politica faccia sentire la propria voce e si riappropri della sovranità popolare, non essendo possibile che il Parlamento voti contro gli italiani solo per non perdere la poltrona. Ed a Draghi vanno ricordate le sue stesse promesse di non aumentare le tasse, ma che questi strumenti che oggi si stanno approvando domani potranno servire per portare a termine l’ennesima stangata sui piccoli proprietari, vera e propria ricchezza nazionale. A tutti i parlamentari ricordiamo una storica dichiarazione di Papa Leone XIII, attualissima ed illuminante:

La privata proprietà non venga stremata da imposte eccessive. Il diritto della proprietà derivando non da legge umana, ma dalla naturale, lo Stato non può annientarlo, ma solamente temperarne l’uso ed armonizzarlo col bene comune, ed è ingiustizia ed inumanità esigere dai privati, sotto nome d’imposte, più del dovere” (enciclica “Rerum Novarum”, 1891, n. 35).

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