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Franca Sozzani, come vestiva il direttore di Vogue Italia
la mostra di abiti che illustrano il suo stile unico

Scritto da Sveva Marchetti il . Pubblicato in .

 
Franca Sozzani, aveva un gusto particolare, tutto suo, che nel scorso degli anni, anche per una maggiore esposizione mediatica, cambiò diventando meno sobrio e più colorato.
 
Fino al 30 ottobre una selezione unica di abiti e accessori, a lei appartenuti, saranno in mostra presso la Fondazione Sozzani, in via Tazzoli 3 a Milano. Un’altra parte del suo guardaroba sarà invece messo in vendita per far proseguire le sue attività di sensibilizzazione sulla moda circolare e sulla sostenibilità ma soprattutto il ricavato sarà interamente devoluto al The Franca Sozzani Fund for Preventive Genomics. L’obiettivo del fondo è raggiungere i migliori risultati nella ricerca e nella difesa della genomica preventiva.
 
Franca Sozzani fu direttore di Vogue Italia dal 1988 al 2016, anno in cui  è venuta a mancare. Come ha spiegato la sorella Carla Sozzani, non seguiva la moda ma la faceva. Il suo stile era basato su personalissimi abbinamenti, tra pezzi vintage e contemporanei, in modo da creare un mix unico.
Tra gli anni ’90 e  i Duemila vestiva spesso con pantaloni affusolati scuri, camicia bianca e friulane. Non portava borse. “Lo stile di Franca ha avuto due periodi: il primo era molto sobrio e un po’ androgino, caratterizzato da molti capi di Alberto Biani che erano diventati quasi una sua divisa. Anche se non è rimasto molto di quel periodo, a parte qualche giacca Caraceni, suo figlio Francesco Carrozzini ama ricordarla soprattutto così. Poi cambiò stile e verso il 2010, in coincidenza con una maggiore esposizione mediatica, iniziò ad indossare capi più femminili e variegati, colorati e a fiori. La pantofola fu sostituita da scarpe a mezzo tacco di Manolo. Voleva allontanarsi completamente da un look moda, mescolava vecchi Saint Laurent, bluse col fiocco, gonne a ruota sotto il ginocchio. In definitiva ha cambiato i vestiti ma non la personalità” spiega la sorella Carla.

 
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