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Franco Bartoli, un Nostro Amico che è andato “Oltre”

IN  RICORDO DI FRANCO BARTOLI  

In determinate “Comunità Identitarie” ove si è idealmente legati da affinità elettive, quando qualcuno dei suoi componenti ritorna alla Casa del Signore o – secondo la propria Fede – nell’Olimpo degli Dei, si usa dire che Costui ” E’ andato Oltre ! ”
Il XXI Marzo, Franco è andato Oltre.
Qui seguono i pensieri, le riflessioni, le sensazioni di alcuni di noi. Altri, se leggeranno queste brevi note e se vorranno, potranno aggiungere un loro ricordo. Questa pagina diverrà così un “Libro Aperto” dedicato a Franco Bartoli.

In apertura una foto di Franco Bartoli con Egidio Eleuteri, in un convegno di antiquari presso l’Hotel Ambasciatori a Roma, nella 2^ metà degli anni ’90.

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Caro Papà,
la mattina del 21 di Marzo hai intrapreso il viaggio verso i nostri antenati. Mai giorno fu più giusto, l’inizio della Primavera
La Primavera che vedo nitidamente riflessa nei tuoi occhi azzurri, nei tuoi pensieri, negli ideali in cui credevi.
Ti vedo tra le montagne, dritto, il “toscano” tra le labbra, lo sguardo attento e curioso.
Nel tuo sorriso, un po’ ironico, vedo scorrere i lampi della tua vita, l’azienda di Famiglia, il cinema e poi l’arte, l’amore per le forme, per il bello. 
Eri un giusto, cordiale e garbato. 
Ci hai lasciato cosi, come hai sempre vissuto. Ora riabbraccia pure i nostri cari, io trascorrerò qui altre primavere. 
Con Te sempre nel cuore __________________Alessandro

ALESSANDRO BARTOLI
– Roma

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Franco,  
un amico, fin da quando ero adolescente, sempre disponibile e presente.
Era la stessa visione del mondo e la condivisione di valori ad unirci.  
La correttezza, l’onestà intellettuale, la fede negli ideali e il senso dell’onore collocavano Franco in un mondo che oggi può apparire tramontato, ma in cui lui credeva, e a ben ragione, fermamente e che ne determinavano l’appartenenza convinta e orgogliosa a un manipolo di idealisti ______________________Carlo

CARLO ELEUTERI 
– Via dei Condotti 69 – Roma 

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Ho conosciuto Franco credo verso la fine degli anni ’60, o forse dopo …..e siamo divenuti Amici.
In quegli anni – con Maurizio Messina, Egidio Eleuteri, Federico La Ganga (e tanti altri) – eravamo un bel gruppo di Camerati (goliardicamente & guasconamente un po’ Caballeros ed un po’ Hidalgos)  nel senso migliore e più nobile di tali termini, tra l’altro già tutti seriamente impegnati anche nelle nostre attività lavorative e professionali.
Eravamo tutti abbastanza giovani e convinti di poter cambiare il mondo …quel mondo che a noi, genuinamente idealisti e rivoluzionari, non piaceva affatto.

Purtroppo oggi dobbiamo constatare di non esserci assolutamente riusciti, ma possiamo anche constatare che nemmeno “quel mondo” – ostile e nemico nei nostri confronti – è riuscito a cambiare noi e ad azzerarci spiritualmente, pur essendo oramai tutti anagraficamente e “pesantemente datati”.
Desidero ricordare alcuni luoghi simbolo di quegli anni antichi collegati alla nostra gioventù: “Il Pozzo delle Cornacchie” – all’epoca il centro espositivo di “antiquariato e cose belle”, condotto da Franco e Gabriella situato nell’omonima via ed i loro “mercatini artistici itineranti” in Toscana e in Umbria / la “Galleria dell’800 Romano” in via Mario dei Fiori / la Bottega del “Cappellaio Matto” e, sempre a  Roma, la “Libreria Dante” in Prati _________________Giuliano 

GIULIANO MARCHETTI
– ex “Libreria Dante” in Prati 

 

 

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