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“Fratelli d’ Italia” – l’Inno degli Italiani

GOFFREDO MAMELI, …. perché  dimenticato ? 

Da parte della nostra redazione è stato letto con vivo interesse un  articolo pubblicato su “Il TEMPO” martedì 18 luglio, a firma LUIGI FRASCA, riguardante l’Inno “Fratelli d’Italia” ed il suo giovane eroico autore – Goffredo Mameli, di cui nel prossimo settembre dovrebbe celebrarsi il CXC° anniversario della nascita, nonché il CLXX° anniversario della stessa composizione.  L’autore dell’articolo fa giustamente notare come tale ricorrenza sembrerebbe quest’anno essere stata finora quasi ignorata da Istituzioni, Governo, Popolazione …. ma bisognerebbe forse evidenziare come tale insensibilità diffusa per tutto ciò che dovrebbe evocare episodi riguardanti la nostra “Identità di Nazione” sia  sempre negativamente brillata, anche nei precedenti anni !

Ciò quasi come un oblio programmato da una regia occulta, quella stessa regia ricollegabile a determinati clan e lobby (non certo occulte, ma ben identificabili) quando vengono invece mobilitate Istituzioni, Governo e Popolazione per eventi che vanno dal cialtronismo folkloristico (vds. i vari raduni dei GayPride / GBT) al negazionismo della più becera sinistra/partigiana/marxista/filo-slava (vds. le arcinote contromanifestazioni nel “Giorno del Ricordo” dedicato ai nostri martiri delle foibe).

Così come i suddetti clan e lobby – grazie all’adesione ed utilizzazione di vetusti organismi come l’ANPI (Associazioni partigiani), di autoreferenziali esponenti della classe e delle caste politiche come la Fata Turchina (alias Lady Laura Boldrini), Rosy Bindi, Emanuele Fiano ed altri, nonchè di alcune consistenti frange della magistratura – riescono ad imporre per “decreto legge” quali siano le opinioni politicamente corrette, le date da celebrare e quelle da obliare, i caduti da esaltare nelle ricorrenze ufficiali ed i martiri  da maledire.

Nell’articolo viene giustamente evidenziato l’appello di Nino Mameli, discendente dell’eroe risorgimentale, indirizzato ai Ministri Dario Franceschini (MiBACT) e Valeria Fedeli (MIUR) per sensibilizzare tale ricorrenza. Da parte nostra, non ci resta che sperare positivamente, pur se consci che un Popolo – e nella fattispecie l’attuale popolo italiano – se preferisce cancellare propri determinati ricordi, è destinato ad un prossimo misero futuro …. come oramai, da più tempo, tutto sembra essere stato scientemente predisposto per una nostra definitiva ed inarrestabile decadenza.

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A questo punto – e precisato che a noi l’Inno Nazionale piace moltissimo per una pluralità di motivazioni (il testo, la musica, il collegamento tra la risorgente Italia e l’antica Roma, l’accostamento di Goffredo Mameli a Gabriele D’Annunzio) –  sarebbe nostro desiderio sollevare un argomento particolarmente delicato, circa la vera o presunta paternità dell’Inno Nazionale degli Italiani.

Infatti su questa nostra testata, già nel gennaio 2011- nella sezione  “Cultura ed Eventi”,  è stato ospitato un intervento di Padre RINALDO CORDOVANI – un Sacerdote e molto caro amico della nostra redazione – il quale periodicamente ci trasmette alcuni suoi articoli, brevi saggi o ricerche, che noi siamo sempre ben lieti poter pubblicare. In tale articolo Padre Rinaldo, a seguito di documentati approfondimenti, ha esposto una tesi secondo cui l’Inno denominato “Fratelli d’Italia” potrebbe essere forse considerato come non attribuibile a Goffredo Mameli. Da parte nostra ci limitiamo, in questo contesto, a riproporre le tesi esposte dal Sacerdote nostro amico all’ attenzione dei lettori, degli studiosi e degli appassionati su tale argomento,

Qui in calce segnaliamo il link con cui poter visionare il corposo ed articolato approfondimento redatto da Padre Rinaldo Cordovani e, come redazione, siamo ben disponibili ad ospitare e pubblicare un eventuale dibattito online sull’argomento o ad organizzare una “Tavola Rotonda”.

https://www.consulpress.eu/l-inno-dei-fratelli-ditalia/

……. Ad maiora !

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Marilù GIANNONE – Giuliano MARCHETTI