ATREJU e Giorgia Meloni …. Binomio per l’ Italia
Atreju 2018
La riunione annuale Atreju ideata e curata da Giorgia Meloni, per discutere i punti in comune e le ragioni della sua politica con ogni persona pensante (e possibilmente di buonsenso) iscritta o no ai partiti di Centrodestra, quest’anno ha avuto più pubblico che mai. La consueta chiarezza di espressioni è base che rincuora negli uditori la necessità vitale di sicurezza, soprattutto in relazione a temi scottanti, derivati da una volontà prava globalizzante, che cerca di distruggere l’Italia.
Non si può più sostenere che si venga smembrati, misconosciuti, oppressi dalle note catene liberistiche e uniformanti; è dunque opportuno esaminare le facce di questo male che cerca di annullare la sovranità e l’identità d’Italia. Chiunque dopo si faccia irretire dalla mala bestia che tiene le redini di questa lebbra, geograficamente più vicina di quanto si possa pensare, legata ad un dio denaro che fabbrica monete colonialistiche e schiavizzatrici, uccide il presente ed il futuro degli italiani.
La sala più grande, che prende il nome forse dal primo precursore di un’Europa dei Popoli, Carlo Magno, accoglie in primis Andrea Montemurro, che evidenzia come l’Islanda, con la gratuità dello sport ai ragazzi, evita loro di cadere nelle spire della droga e dell’alcool. Il dirigente sportivo sostiene a buon diritto che i risultati non si improvvisano: l’economia ne beneficia e le devianze giovanili sono cancellate. Dopo di lui un altro dirigente, il medico e collaboratore di Muccioli, Antonio Boschini, dimostra come l’impegno lavorativo sia salvifico: i drogati, curati a San Patrignano escono di là completamente sanati, e per l’80% hanno un lavoro stabile, ed il valore creato da essi è, per lo Stato, 510 milioni di euro.
La dottoressa Costanza Miriano illustra di seguito l’orrore dell’utero in affitto, che soddisfa solo l’egoismo di qualche “diverso”, lasciando che un bambino, strappato dalla madre naturale, possa vivere, se vive, con patologie psicologiche e vari problemi proprio per il violento e animalesco distacco. Lo stesso Elton John, “autore” di un figlio su ordinazione, ha dovuto mettere il povero bambino sotto cura. La dottoressa Miriano ricorda che un figlio ha diritto di sapere chi è la madre molto di più di chi è il padre secondo la legge di natura. Ha fatto di nuovo orrore, a lei e a tutti, sentirsi correggere durante una riunione internazionale, per aver detto “padre” o “madre” invece di “categoria antropologica”. A questo punto, se si è esseri umani e non ibridi partoriti da mostri, è molto meglio un pietoso silenzio.
La Legittima Difesa, giusta ed indiscutibilmente necessaria, se si vuole vivere del proprio lavoro, è anche questo, non solo la vittoriosa reazione, come ha fatto il Signor Mario Cattaneo, sui delinquenti che sono entrati a casa sua per derubare, ma anche, a proposito dell’utero in affitto, su chi distorce il primo e forse unico vero diritto naturale, quello della paternità e maternità: non si è fondata, tutta la storia, su questo? e la vita, anche, e non solo quella umana. Se Mario Cattaneo ha perfino dovuto sostenere ben sette anni di storie giudiziarie, interrogatori, facce acide che insinuavano o accusavano l’onesto lavoratore di eccesso di difesa, gli altri, quelli di “categoria antropologica” sono come o peggiori di quei giudici, dato che un minore non aggredisce.
Giampaolo Rossi, Consigliere di Amministrazione della RAI, dimostra dopo come tutte le notizie che vengono date dai media sono opportunamente e viscidamente distorte, per polarizzare la formazione e la mentalità della gente sull’unicità diabolica del pensiero. Tutto è piatto deserto da cataclisma preistorico: piatta la genitorialità, piatta l’informazione, che non dev’essere “out of syncron“, piatta la giustizia secondo ciò che ai global piace, piatta, infine l’arte, che, come espone infuriato Edoardo Sylos Labini, è solo vista secondo il binario di un’accozzaglia di paesi, che schivano i Futuristi, da quando essi hanno raccomandato, per voce di D’Annunzio, di amare la nostra Patria e di combattere sempre per essa, senza aver paura della parola “guerra” mascherando la vigliaccheria per ricerca di pace. No pace, ma posizione a novanta gradi. E’ l’opinione forte e chiaramente spiegata del Generale di Corpo d’Armata Vincenzo Santo, che sostiene la necessità di operazioni dirette sui trafficanti di schiavi. L’incontro si fa sempre più angosciante con la spiegazione di Ilaria Bifarini sui “programmi ed interessi economici” del Presidente Macron, il quale, tramite la utilizzazione di una valuta simile all’Euro – e questo è illuminante – il CFA (attuale derivazione del “Franco delle Colonie Francesi d’Africa”), depaupera l’Africa con a politica di neocolonialismo sostenuta da essa. Da notare che Ilaria Bifarini, a cui piace auto-defininirsi una “Bocconiana redenta”, è una brillante ricercatrice ed apprezzata studiosa di fatti e misfatti in ambito economico, nonché autrice di vari interessanti saggi ed inchieste su tali argomenti.
Quasi alla conclusione è l‘esposizione preoccupante di uno Psichiatra e Medico Legale, il Prof. Alessandro Meluzzi, sui delitti della mafia nigeriana, che contende purtroppo il comando della malavita italiana alle mafie dello Stivale: con l’eccezione che le mafie italiane non fanno riti esoterici, vudù o quant’altro di simile, su donne come Pamela e, forse, bambini. Chi ha permesso a tutti questi africani il facile ingresso ed il facile comodo in terra italica dovrebbe mettersi una pietra al collo e buttarsi giù dove è più profondo.
L’ospite di eccezione, consigliere per la preparazione alle elezioni presidenziali americane Steve Bannon, si è detto al fianco di tutti i paesi che amano la propria identità e la loro libertà da un melmoso global.
Giorgia Meloni, che chiude l’evento il giorno successivo, ha offerto a tutti la possibilità di vedere chiaro su come e quanto l’Italia sia stata rovinata in venti o trenta anni di governo globalista, e stimola chi ama questa Nazione a riprenderne l’identità offesa e salvarla dalla fine. Per l’Italia e per tutte le nazioni per ora europee che soffrono per l’economia globalista e neocolonialista, semiinvase da eterogenei incivili, prepara la costituzione di un Partito Sovranista.
Marilù Giannone