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GIORNOXGIORNO 14 Maggio 2020 San Mattia Apostolo

XIV MAGGIO – S. MATTIA APOSTOLO

GARIBALDI DITTATORE DELLA SICILIA

Denis Mack Smith, nel suo libro GARIBALDI, titolo originale Garibaldi. A Great life in brief, Arnoldo Mondadori Editore, nel capitolo La presa della Sicilia ci fa questa narrazione del “Dittatore”

Gli abitanti del luogo non sapevano bene se fosse un liberatore ovvero un altro degli innumerevoli invasori che avevano tormentato il loro sventurato paese. Si proclamava dittatore in nome di Vittorio Emanuele, «re costituzionale d’Italia»; e coi suoi dittatoriali poteri requisiva coperte, cibo e tutto il contante che riusciva a trovare in ogni comune. Altrettanto impopolare e senza dubbio meno efficace fu il suo editto per la coscrizione di tutti i siciliani fra i diciassette e i cinquanta. 
Ma mentre in alcuni villaggi la gente scappava al suo arrivo, in altri cominciava a unirsi a lui come pochi avevano fatto nel nord. Infatti egli aboliva le tasse sul sale e sulla pasta e prometteva di dividere i latifondi e distribuire la terra. … presto agli occhi delle masse egli cominciò a essere una figura favolosa, di proporzioni eroiche.

GARIBALDI OGGI – In base ad un analisi di Tuttocitta.it, il portale di Seat PG, nel 2011, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, è risultato che sono dedicate a Garibaldi 4.247 vie e piazze, ma il «re costituzionale d’Italia» che nominava non c’è più;  c’è una Repubblica, che ha superato i 70 anni, ma che è animata da forti spinte federaliste che minano l’unità del Paese.  
Garibaldi non sembra più tanto amato, nelle cronache si è letto di una sagoma, con le sembianze dell’Eroe dei due mondi, che all’inizio del marzo 2011, è stata bruciata davanti a una discoteca vicentina. Al Sud si vogliono cancellare le strade e le piazze a lui dedicate; in alcuni comuni siciliani, con il piccone si sono spaccate alcune targhe stradali con il suo nome.

LA CARTOLINA DI ATTILIO – La cartolina della Grande Guerra disegnata da ATTILIO è la numero 4 di una serie (B) di 10, sul verso un messaggio del re V. Emanuele III: “Cittadini e soldati siate un esercito solo”

 

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