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GIORNOXGIORNO 15 Giugno 2020 Santa Germana

XV Giugno

Alberto Sordi 100 ANNI

Era nato a Roma il 15 giugno del 1920, ci ha lasciato il 24 febbraio del 2003, ed è stata una grande perdita per noi romani, ma anche per tutti gli italiani, era uno di noi che in tanti anni era stato un marchese, un popolano, un pizzardone, un tassinaro, un ufficiale nello sbandamento dell’8 settembre, un fante, non un disertore, nella grande guerra.

In questa situazione di coronavirus ci sarebbe stata utile la sua competenza di medico della mutua e soprattutto di prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue, avrebbe affrontato il virus senza paura:  … Covid- 19,  m’hai provocato e io te distruggo. Io me te magno 

sull’Espresso del 13 marzo Enzo Biagi lo volle ricordare così

Se ne è andato Alberto Sordi: era da tempo ammalato e lo curava una sorella.

Non aveva voluto sposarsi: «Non mi va», diceva, «l’idea di introdurre una estranea in casa».

Dalle inchieste risultava, come una cucina, il più amato dalla gente, il più caro al nostro popolo, non rappresentava soltanto un colorito e buffo personaggio di Trastevere, con la saggezza popolana, ma un italiano medio, comune, con le manie e le fobie, il coraggio e le piccole viltà.

Ha portato sullo schermo il pataccaro, che è una categoria della vita e della nostra società, sbruffone, sfrontato, indifferente, impegnatissimo sempre a rendersi simpatico a chi considera un possibile superiore e padrone.

Spiegava la sua arte: «A me è capitato di incontrare i personaggi che ho portato sullo schermo. Io li ho visti così. Ma insomma, più o meno, sono italiani».

La sua fine ha suscitato un vero dolore: era uno di casa. Albertone, parente di tutti.

 

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