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Gli spettacoli continuano, con performance della magistratura.

Noiose scene viste e riviste

Venerdì 24 agosto, alcuni magistrati siciliani hanno spedito un avviso di Garanzia al Ministro dell’Interno, Salvini, per la questione penosa della nave Diciotti, in quanto, secondo loro, il Ministro avrebbe tenuto immigrati in arresto, avrebbe peccato di sequestro di persona, eccetera eccetera. Signori della Corte, abbiamo già visto, rivisto, questo spettacolo di fine estate, ne siamo addirittura imbevuti e nauseati.

Si può considerare sequestrati soggetti lasciati su una nave battente bandiera gialla? Si può coinvolgere ufficiali della Guardia Costiera cercando il pelo nell’uovo per farsi belli, eleganti, acuti legislatori di qualcosa che a loro non riguarda?  Giustiniano, Papiniano, Cicerone, dove siete finiti?….Scmparsi di fronte alla luce divina di omini togati in cerca di scena. Pensare ai mafiosi, ai delinquenti, agli spacciatori che sparano per strada, in una guerra tra bande, coinvolgendo cittadini e passanti, non fa immagine. Ma dar la caccia livorosa a “ministri sgraditi” sì, così le multinazionali, i caimani che odiano l’Italia in faticosa ripresa pagano bei soldoni. E’ uno spettacolo neanche da Opera dei Pupi, è meglio Luciana Peverelli: ma non si è detto, scritto, firmato, che la Magistratura non deve occuparsi di politica? Si pensa di sì, e quindi l’errore è di quel ciuffetto di paludati in nero, che, com’è già avvenuto per Berlusconi, ma in situazione e soprattutto in gradimento molto più vasto, si dannano per la rovina di chi è onesto, passando il limite di ciò che è loro campo di attività.

Non sembra che l’italiano sia più permeabile a questi siparietti scipiti, a questi vecchi clichés. Si ha abbastanza di povertà, di ingiustizia, di insicurezza per i governi sbagliati e rovinosi sostenuti da questi pallidi uomini forse di legge: ci si augura che almeno possano rinsavire, e pensare ai loro compiti, evitando di svanire nel nulla della loro storia.

Marilù Giannone