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Hanae Mori, la stilista che cambiò la moda femminile giapponese

Soprannominata “Madame Butterfly” per via dei motivi di farfalle che spesso includeva nelle sue creazioni, Hanae Mori fu la prima stilista asiatica ad essere inclusa nella Chambre Syndicale de la Haute Couture, l’associazione che gestisce l’alta moda in Francia e stabilisce quali stilisti possano sfilare o meno a Parigi.

Hanae Mori è morta lo scorso 11 agosto all’età di 96 anni, ma la notizia è stata diffusa soltanto in questi giorni. Ebbe un notevole successo tra gli anni Ottanta e Novanta. Il suo ingresso nell’alta moda parigina simboleggiò la rinascita delle donne nel Giappone dopo la Seconda Guerra mondiale. 

Le sue creazioni, particolarissime, univano motivi squisitamente giapponesi a un gusto più occidentale. Mori al contrario di Issey Miyake, anche lui tra gli stilisti giapponesi più importanti del ‘900, morto lo scorso agosto, non cercò di impiegare materiali o tecnologie nuove ma si ispirava dai motivi tradizionali del suo paese e della sua cultura. Kimono e boccioli di fiore erano alla base delle sue collezioni che comprendevano ampie tuniche, abiti da sera ma anche da lavoro.

Nel 1993 disegnò l’abito da sposa per le nozze tra la principessa Masako con il principe ereditario Naruhito, l’attuale imperatore. Nella sua carriera vestì anche Grace Kelly, Nancy Reagan e Sophia Loren, oltre alle donne dell’alta società di New York, Parigi, Londra e Tokyo. 

 

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