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L’ Apogeo dell’ InKultura
Per quanto diversi nel contenuto, due articoli di cronaca di venerdì 3 marzo, pubblicati sul “Corriere della Sera” hanno un filo conduttore che non necessita neanche di un’attenta lettura per essere colto. Uno tratta di orribili strafalcioni che confondono le idee a chi risponde al test abilitante per Medicina, così pedestri da far pensare che siano stati scritti apposta, ed un altro è un triste commento alle condizioni della Casa delle Letterature in Roma, che rischia la chiusura per mancanza di fondi e per l’intenzione derivata da questo stato, cioè di accorpamento con il Sistema Bibliotecario del Comune.
Il fil rouge di questi due problemi è la totale mancanza di istruzione della cittadinanza, che viene sempre più a galla qua e là come i resti di un vecchio cadavere: superfluo notare che gli errori madornali dei quiz sono dovuti alla filiazione nefasta dei sei politici e degli esami di gruppo sessantottini; consueto è il motivo del decadimento del sito di Piazza dell’Orologio, cioè l’abbandono lento ed inesorabile della cultura italiana, che era bandiera a dir poco europea e che si smembra sempre più verso un indistinto miscuglio. Non si finirà mai di risvegliare i belli addormentati del governo perchè vogliano bene, almeno un pochino, all’Italia, e perchè annientino a loro volta quella blasfemia che è stata l’istruzione dal 1970 in poi. Duole pensare che essi si tirino indietro non per comodi loro diffusi, ma perchè anch’essi sono nipoti di quegli anni di laureificio di basso livello.
Poveri medici ! Corsi fatti male, cultura di base inesistente, ed ora anche le contraddizioni nelle domande dei quiz, la pancreatina al posto della pancreatite, e così via: che meraviglia, che ci sia la malasanità! Forse è meglio somministrare a tutti gli autori di questa degenerazione sociale i “farmaci satanici”, ed armarsi di “cellule eucaristiche” per ristabilire dal nulla testi, scuole, e programmi ministeriali d’istruzione.
Marilù Giannone