Skip to main content

Libertini e Libertine – nuovo libro di Cesare Catà

W  “il LIBERTINISMO” !

Arriva in tutte le librerie d’Italia la lettura più sfiziosa e stuzzicante dell’estate 2018: Libertini libertine. Avventure e filosofie del libero amore da Lord Byron a George  Best, a cura di Cesare Catà. *

libertiniLa vera novità di questo libro è di rendere merito, forse per la prima volta, anche all’universo femminile, dimenticato e bistrattato, del libertinismo. Cesare Catà, filosofo e performer teatrale, compie un excursus storico-letterario dentro la vita dei più famosi libertini e le loro opere, una cui selezione è poi riportata nella seconda parte del libro, raccontando la figura del libertino non secondo lo standard usuale del “dongiovanni”, ma dell’essere umano che vive un amore troppo forte per essere circoscritto entro le norme codificate dai catechismi e dalle società.

Da un corteggiatore romantico come Lord Byron a una poetessa-cortigiana come Veronica Franco; da uno scrittore porno-splatter come il Marchese de Sade a una mistica come Marguerite Porete; dal dandy per eccellenza Oscar Wilde a un’autrice visionaria come Anne Sexton: la cifra comune di questi personaggi sta nella scandalosità delle loro opere, una licenziosità erotica non fine a stessa, ma che scaturisce da una visione dell’amare fuori da ogni schema, in cui vita e lette­ratura si confondono.

*Libertini libertine. Avventure e filosofie del libero amore da Lord Byron a George Best,  Edizioni Liberilibri 2018, collana Altrove, pagg. 222, euro 17,00, ISBN 978-88-98094-49-3

*** *** ***

Le Edizioni “Liberilibri” – il cui logo è ispirato al Buchernarr – nascono a Macerata nel 1986 per iniziativa di Aldo Canovari e Carlo Cingolani, incentrando la propria produzione editoriale, gradualmente, in sei collane di cui, qui di seguito, vengono sintetizzate le specifiche caratteristiche:

A) “Oche del Campidoglio”, ove sono raccolte opere di ogni tempo che rappresentano contributi rilevanti per il faticoso cammino delle libertà dell’individuo; // B) “Il Monitore Costituzionale”- avviata nel 2007, ove sono raccolti documenti fondamentali, autentici pilastri del costituzionalismo moderno, dalla Magna Carta alle più recenti dichiarazioni dei diritti; // C) “Il Circo”, una raccolta di ottime pièces teatrali; // D) “Narrativa” che privilegia riscoperte e distopie; // E) Altrove, per ospitare, al di fuori delle categorie canoniche, ogni altra espressione del pensiero e dell’arte attraverso parole o immagini; // F) “Hic sunt leones” é l’ultima nata ed intende dar voce ad alcune inesplorate “eresie” del pensiero liberale e libertario..

 *** *** ***

maxresdefaultCesare Catà – nato a Fermo nel 1981, insegna presso il dipartimento Scienze Comunicazioni dell’ Università di Macerata.  Ha collaborato con vari Istituti per lo studio e la ricerca, concentrandosi sul Neoplatonismo, su Shakespeare e sulla letteratura anglo-irlandese. Ha diretto il Teatro di Porto San Giorgio dal 2010 al 2013, curando molte trasposizioni teatrali di testi letterari. Grande successo nell’estate 2015 con i 15 Consigli per i suoi studenti di Scienze Umane del Liceo “Don Bosco” di Fermo.  Nei suoi libri un lettore non avvezzo a letture di neoplatonismo, psicanalisi, rapporto Dio-Uomo  resta estasiato ed entusiasta per il testo che scorre via rapido e coinvolgente.

Catá può essere assimilabile ad un menestrello e sembra un figlio del Rinascimento con tutti i lasciti del caso. Il Neoplatonismo che parte da Petrarca e culmina in Ficino, Cusano, Pico della Mirandola e con il  circolo mediceo di Careggi, guidano la sua opera e il suo pensiero. Il principio di bellezza, o meglio la tensione al bello propriamente junghiana, permeano le sue opere, sia come ammirazione della natura che come contemplazione delle opere d’arte in tutte le forme. Sua più recente invenzione è il format delle lezioni-spettacolo: una novità creativa per far incontrare pubblico e teatro, due entità scollate dai tempi e ritmi moderni. Intendendo la cultura come la marcia del nuovo millennio, Cesare Catá si rivolge ad un pubblico eterogeneo, non prevedibile e dunque da ammaliare con musica e gestualità ad hoc senza togliere spazio al protagonista assoluto: il testo. Sembra che l’insegnante/scrittore navighi nella massima oraziana contenuta nell’Epistola 18 a Lollio: inter cuncta leges et percontabere doctos, “tra tutti gli affanni leggi e domanda a chi è più saggio di te”. Il suo agire come un enorme esortazione ad ammirare l’arte e la cultura intorno a noi. (libera riduzione dal Quotidiano online “Prima Pagina” di Ascoli Piceno)