I problemi delle “Minoranze Linguistiche”,
durante la 26^ 27^ Legislatura del Regno d’Italia
UNO STUDIO REDATTO dalla BIBLIOTECA della CAMERA dei DEPUTATI,
PRESENTATO A MONTECITORIO SU INIZIATIVA DELL’ On. ETTORE ROSATO
Martedì 14 Dicembre, nella Sala Stampa di Montecitorio è stato presentato il volume “I Deputati delle minoranze linguistiche della XXVI e XXVII Legislatura del Regno d’Italia “, prestigiosa edizione della Biblioteca della Camera dei Deputati.
Sono intervenuti l’On. Ettore Rosato, Vicepresidente della Camera e Presidente del Comitato di Vigilanza sull’attività di documentazione, l’On. Manfred Schullian, Presidente del Gruppo Parlamentare Misto e la Prof.ssa Ester Capuzzo, ordinaria di Storia Contemporanea all’Università La Sapienza di Roma che, nella sua relazione, ha evidenziato l’iniziale impegno del Governo Italiano nell’assimilazione giuridica e normativa delle popolazioni tedesche e slave, minoranze linguistiche degli ex territori asburgici.
L’elezione, al Parlamento del Regno d’Italia, dei deputati rappresentanti delle minoranze delle minoranze linguistiche dei territori annessi – duecentomila di lingua tedesca e cinquecentomila di lingua slovena e croata – presentarono, nel corso dei primi anni venti del secolo passato, numerose interpellanze ed altrettanti emendamenti a proposte di legge, tutti protesi alla difesa della toponomastica e delle associazioni locali, presidi di identità, che l’opera di integrazione in corso da parte delle Autorità Italiane metteva in discussione.
Un nuovo tassello, dunque, si aggiunge per lo studio approfondito di quanto avvenuto nei nostri confini orientali e successivamente in quelli della provincia di Bolzano, al termine della seconda guerra mondiale, ad oggi ancora motivo di controversie.
Alessandro P. Benini