Il Comitato Scientifico dell’UCID a sostegno del ruolo di mediazione del Vaticano e del Direttore di Avvenire sulla necessità del disarmo
COMUNICATO STAMPA del COMITATO TECNICO SCIENTIFICO dell’UCID
_________________FABIO FIORENTINO
Roma, 08 aprile 2022
“Il ruolo di Papa Bergoglio nella mediazione tra Russia e Ucraina può risultare fondamentale e va sostenuto da tutte le organizzazioni cattoliche, anche in vista di una probabile visita del Pontefice a Kiev (*1) che rappresenterebbe un avvenimento storico in grado di cambiare la percezione delle trattative e degli spiragli di pace anche in Russia.
Una posizione neutra, quella del Vaticano, che dopo la condanna dell’aggressione e delle stragi di civili da parte di tutte le forze in campo sta assumendo sempre più un ruolo pacificatore che solo grazie ai valori di fratellanza e solidarietà e la comune matrice cristiana dei contendenti può risultare vincente.
Ma il presupposto del disarmo e della non esasperazione delle sanzioni economiche contro le popolazioni, anche quella russa, riaffermato a più riprese dal Papa e dal Direttore di Avvenire, Marco Tarquino, al quale va tutta la nostra solidarietà per i recenti attacchi subiti, è imprescindibile e va sostenuto dalle comunità della Chiesa italiana e dall’esercito dei fedeli che in queste settimane assistono impotenti alle barbarie della guerra ed alla ’indifferenza di una parte del mondo laico.
Un appello a stringersi intorno a Papa Bergoglio e a chi ne testimonia il pensiero, anche sui media, lo rivolgiamo anche a tutte le associazioni di ispirazione cattolica e alla rete dei volontariato e delle onlus già impegnate sul fronte dei soccorsi e degli aiuti umanitari”.
Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, Presidente Nazionale del Comitato tecnico scientifico dell’UCID, l’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti.
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NOTE A MARGINE
(*1) Più volte la Consul Press ha ipotizzato che Roma, Capitale della Civiltà e della Cristianità, si sarebbe dovuta autocandidare per ospitare un “Incontro” tra la Federazione Russa e l’Ucraina, presenti il Pontefice della Chiesa Cattolica ed il Patriarca della Chiesa Ortodossa Russa.
Infatti Roma potrebbe essere la sede ideale e naturale per concordare inizialmente un Tregua e sottoscrivere successivamente un “Trattato di Pace” tra i due Stati belligeranti. Certamente, in altri tempi, con un diverso Governo ed un diverso Parlamento, quanto oggi auspicato sarebbe stato possibile e realizzabile.