IL diluvio di Deucalione
Non può piovere per sempre (Brandon Lee, Il corvo)
Il diluvio di Deucalione venne così chiamato perché a quel tempo vi erano stati numerosi diluvi (Noè mettiti in fila al tuo posto).
Il diluvio fu provocato da Zeus per punire Licaone, figlio di Pelasgo, in quanto costui era un seguace di Zeus, nella sua forma di lupo (Zeus Liceo) ma aveva sacrificato un suo figlio, Nittimo, che non doveva essere ucciso. Il mito in sostanza nasce per il disgusto greco dei riti di sangue arcadici.
Quando Zeus sotto mentite spoglie si presentò da loro, ebbero il coraggio di offrirgli le interiora di Nittimo come portata, al che Zeus li trasformò tutti in lupi, salvo Nittimo cui ridette la vita.
Il re sacro regnava per 100 mesi o 8 anni solari da cui l’effettivo e non ben precisato numero dei partecipanti a questo banchetto.
Tornato sull’Olimpo Zeus scatenò allora il diluvio per sterminare il genere umano ma Deucalione, re di Ftia e figlio di Prometeo il titano, riempì un’arca con delle vettovaglie e vi salì con sua moglie Pirra: rimasero soltanto le cime di alcune montagne e l’arca di Deucalione.
In seguito Deucalione pregò Zeus e gli apparve Temi in persona che gli disse di Gettare alle spalle le ossa di sua madre e di gettarle alle spalle, qui loro capirono che Temi si riferiva a se stessa riguardo la maternità e gettarono le pietre che avevano vicino, che vengono appunto ritenute le figlie di Gea (madre come Madre Terra) e da queste pietre l’umanità rinacque; da allora la parola gente “laos” e la parola pietra “laas” si assomigliano. Il dio irato è un’aggiunta tarda, che i greci presero da ebrei o fenici. San Giovanni battista invece ha fatto notare nei suoi scritti (o chi per lui) che le parole ebraiche figli (banim) e la parola pietre( abanim) si assomigliano.
Il diluvio di Deucalione è chiaramente discendente dallo stesso mito che caratterizza quello di Noè. Il fatto che i greci attribuirono a Dionisio e non a Deucalione la coltivazione della vite, ma il suo nome mantiene quella connotazione in quanto significa “Marinaio del vino nuovo”
Gli abitanti di Parnasso erano anche loro scampati al diluvio in quanto avevano seguito dei lupi (sempre sacri a Zeus) e avevano fondato la loro nuova città, Licorea per l’appunto, in onore dei lupi. Purtroppo alcuni degli abitanti di Parnasso tornarono in Arcadia facendo rivivere il culto e i sacrifici a Zeus Liceo.
Deucalione era Fratello di Arianna la cretese e padre di Oresteo. Un altro dei suoi figli Anfizione fu il primo che mescolò vino ed acqua.
Xisuthros era il dio della leggenda del diluvio sumero, la sua arca si fermò sul monte Ararat. Tutti questi miti hanno in comune il legno di acacia, un legname usato anche per costruire la Barca funebre di Osiride.
Foto facebook ©FrancescoSpuntarelli