“Il Mistero del Graal” di Julius Evola
Il MONDO della TRADIZIONE a Convegno
Una sintesi di Massimo Fulvio FINUCCI e Clarissa Emilia BAFARO
Si è svolto il 27 Gennaio scorso, per l’intera giornata, un importante Convegno di Studi, curato e organizzato dalla Fondazione “Julius Evola” e dalla Casa Editrice “Edizioni Mediterranee”, dal titolo “Un simbolo millenario: 80 anni de Il MISTERO DEL GRAAL” di Julius Evola”, presso la sede dell’Associazione Culturale “Oroincentri”.
I vari interventi hanno fatto luce e portato chiarezza su uno dei temi più noti del Mondo della Tradizione, che l’autorevole pensatore del Novecento Julius Evola ha affrontato nel suo testo “Il Mistero del Graal”, tema trattato per la prima volta in Italia in modo organico.
La Sessione Mattutina è stata aperta dai curatori e organizzatori del Convegno, il Segretario della Fondazione, il Prof. Gianfranco de Turris e l’Editore delle Opere di Evola, il Dott. Giovanni Canonico, annunciando importanti novità: La nuova edizione de “Il Mistero del Graal”, il prossimo Convegno che si terrà probabilmente in autunno per i 60 anni di “Metafisica del sesso” e la pubblicazione ormai imminente di un ampio volume su “Evola Artista”.
Il primo intervento dal titolo “Introduzione al problema/ mistero/ simbolo del Graal” è stato tenuto dal Prof. Franco Cardini, un attento studioso di Evola di cui è presente un interessante saggio nel testo sul Graal di Evola, Edizioni Mediterranee.
Lo studioso ha evidenziato un passaggio cruciale, il confronto Occidente-Modernità, passaggio inteso come mutazione antropologica. Il trionfo dell’individuo ha aperto la strada alla modernità e al suo aspetto negativo, la riduzione delle forze vitali alle forze produttive, fino all’attuale primato dell’economia. Questo passaggio non è mai chiaro e determinato, in quanto la memoria è fluida. Tutte le culture per Evola hanno un origine comune che poi si articola. La Tradizione custodisce questa scintilla originaria, che ci viene da una realtà superiore. Il mistero del Graal è l’oggetto che custodisce il fondamento segreto di ciascuna Tradizione, è una ricerca, è l’oggetto da cui scaturisce la vita e che la conserva. Il mito del Graal è un lavorio continuo, una ricerca esistenziale della propria identità. La storia per Cardini è continua revisione, i libri vanno riscritti continuamente, coerente con questo suo pensiero è autore di oltre cento libri. “Un testo diventa un’opera quando incontra i suoi lettori”, questo è sicuramente accaduto a “Il Mistero del Graal” di Evola.
Da questo approccio misterico e simbolico si è passati poi all’intervento del Prof. Adriano Segatori dal titolo “Il Graal come percorso interiore e visione politica”, che ha evidenziato il nesso tra mondo interiore e visione politica, facendo emergere la corrispondenza tra ordine individuale e ordine del mondo, concludendo che “ogni popolo ha il governo che si merita”. Questa interpretazione del Graal incentrata sulla dialettica re ed eroe, facendo leva sulla domanda dell’eroe che deve attivare il re, è un tentativo di attualizzazione del mito, rendendolo vivo e non appartenente ad un mondo passato o morto.
Uno studio filologico, storico, letterario molto attento è stato offerto dal Prof. Nuccio D’Anna nel suo intervento dal titolo “Crhétien, Wolfram, Evola”. È stato sottolineato che il percorso di Evola nel “Mistero del Graal” non riguarda tanto l’esame dei diversi passaggi storici, quanto il soffermarsi e il trattenersi sul centro, sull’origine, sull’oriente, inteso come terra della luce. Lo stesso nome Parsifal significa trapassare, attraversare il centro. Evola cita molti testi tedeschi sul Graal e porta avanti la tradizione ghibellina e imperiale. Interessante l’individuazione dei diversi significati del Graal, inteso come Coppa, che raccoglie il sangue del sacrificio, come Pietra Preziosa, caduta dal cielo o come Parola, l’oracolo che non parla a tutti, ma solo a chi ha il cuore puro, a chi sa fare la domanda, altrimenti l’oracolo tace.
La Sessione Pomeridiana è stata aperta dalla interessante relazione del Prof. Alberto Ventura, dal titolo “Il Graal e l’Oriente”, letta dal Prof. Giovanni Sessa, studioso serio e competente in materia. E’stato messo in evidenza che le diverse e molteplici interpretazioni sul Graal hanno spesso un elemento in comune, l’origine orientale di questo mito. L’Oriente però va inteso più in termini simbolici, come luogo ideale, che in senso fisico-geografico. Per Oriente si deve intendere un luogo paradisiaco, fonte di luce. Lo stesso Dante rafforza questa tesi, sostenendo che il vero nome di Assisi è Oriente. Per Evola l’origine del mito del Graal non va ricercata solo con strumenti storici, esteriori, analitici, dal momento che lo studio di questo mito e dei miti in generale richiede un approccio diverso, occorre un “Metodo Tradizionale”.
Questo aspetto metodologico è stato ben esposto dal Prof. Mariano Bizzarri nel suo intervento dal titolo “Il Graal esoterico”. Le basi dell’interpretazione tradizionale-iniziatica sono state poste proprio da Guènon e da Evola. Nel titolo del testo di Evola “Il Mistero del Graal” è riposta la chiave di lettura dell’opera. Il Graal porta con sé un messaggio esoterico, che non è per tutti, ma solo per gli iniziati, capaci di superare i molti pericoli, di uscire dalla foresta e dal labirinto, di impossessarsi per esempio della “spada nella roccia”. È stata opportunamente evidenziata anche la continuità tra i Cavalieri e i Costruttori delle Cattedrali medievali, tra la spada e la cazzuola, tra l’aquila e la croce. “Chi non ha una spada, venda il mantello e ne compri una” (Luca 22,36).
L’ultimo intervento del Prof. Dalmazio Frau ha posto l’attenzione su “Il Graal nell’arte”. Dal percorso iconografico sulla leggenda del Graal è emerso che in alcuni periodi storici la rappresentazione del Graal è diretta ed esplicita, in altri invece va ricercata, è nascosta. Sono stati mostrati degli esempi particolarmente significativi. È stata evocata l’etimologia della parola cielo che sta per celare, per oscurare quelle cose, che sono riservate solo a pochi.
Il Convegno di Studi su “Il Mistero del Graal” ha affrontato il tema da un punto di vista storico, letterario, simbolico, esoterico e artistico, ponendosi sul piano della ricerca. Infatti, prima possibile verranno pubblicati gli Atti del Convegno nella Rivista di Studi Evoliani. Alla TAVOLA ROTONDA molti Cavalieri hanno partecipato con ordine, mostrando tutto il loro valore.
« QUESTO MONDO SPROFONDEREBBE IL GIORNO IN CUI NON PRODUCESSE PIÙ UN CAVALIERE »
(Victor Emile Michelet)