Il mondo nuovo di Aldous Huxley, un libro vecchio.
“Siete tutti pazzi scellerati” John prima di suicidarsi
Il mondo nuovo (Brave New World) è un romanzo distopico di fantascienza scritto nel 1932 da Aldous Huxley. È il suo romanzo più famoso e ne sono stati tratti alcuni adattamenti televisivi.
Il libro anticipa temi quali lo sviluppo delle tecnologie della riproduzione, l’eugenetica e il controllo mentale, usati per forgiare la nuova società in cui vivono i protagonisti, una società basata soprattutto su una sorta di limbo esistenziale. Il ritratto tracciato dall’autore del “Mondo nuovo” è freddo e distaccato, ma vi traspare una cinica esaltazione degli aspetti grotteschi del dramma che si svolge tra le pagine del libro, sui quali Huxley si sofferma ( e che è un poco come leggere “Finale di partita” di Samuel Beckett, con i suoi genitori nei cassoni dell’immondizia senza sapere quanto lui fosse impegnato nel sociale).
L’ambientazione ovvero il fulcro del “Nuovo Mondo”
Ambientato nell’anno di Ford 632, corrispondente all’anno 2540 della nostra era, il romanzo descrive una società il cui motto è “Comunità, Identità, Stabilità”. A seguito di una devastante guerra di nove anni (iniziata negli anni quaranta), l’intero pianeta viene riunito in vari grandi stati, governati da dieci Governatori Mondiali. La popolazione ignora il motivo della propria situazione attuale: sa solo che il passato era stato un’epoca di barbarie. Solo i Governatori sanno come la società in cui vivono sia nata e come fosse strutturato il mondo in precedenza.
La nuova società è basata sui principi della produzione in serie, applicati inizialmente nelle industrie automobilistiche di Ford alla produzione del “Modello T”, una nota macchina del 1908. In sostanza si capisce che Ford è il creatore di questa nuova società ed il segno della “T” ha rimpiazzato il segno della croce cristiana. Dal disprezzo di Henry Ford per la storia discende anche il rifiuto di studiarla e comprenderla: tutto ciò che appartiene al passato è considerato “vecchio” dalla popolazione ma soprattutto da chi la dirige. Il 1908, primo anno di produzione della sua macchina Modello T, è diventato l'”anno uno” di questa nuova era. Lo stesso Ford viene inoltre confuso con il personaggio di Freud, che nel corso dei suoi studi aveva trattato anche le pulsioni sessuali nello sviluppo dell’individuo, fin dalla nascita, e quindi si può vedere una sorta di parallelismo tra i due personaggi: nel libro se ne può vedere il riscontro nel fatto che i bambini vengono spinti a soddisfare le loro pulsioni sessuali fin dalla più tenera età, in modo da evitare lo sviluppo di emozioni forti e di attaccamento a un ipotetico compagno.
La produzione dei figli come lontana da due genitori
La produzione in serie viene applicata anche alla riproduzione umana, resa completamente staccata dalla fecondazione uterina. Gli embrioni vengono prodotti e fatti sviluppare in apposite fabbriche secondo quote prestabilite e pianificate dai governatori mondiali – l’inizio del romanzo si svolge proprio in una di esse – e non esistono più vincoli familiari di alcun tipo in quanto “ognuno appartiene a tutti gli altri”. Per impedire nascite naturali, e quindi non controllate, vengono usate apposite pratiche di contraccezione, insegnate ai giovani nelle scuole.
Gli esseri umani in questa società sono divisi in caste, create tramite un ritardo controllato dello sviluppo degli embrioni ottenuto tramite privazione dell’ossigeno, in modo da influenzarne il futuro sviluppo fisico e intellettivo. Le tre caste inferiori sono formate da gruppi di gemelli identici, ottenute indebolendo gli embrioni fino a farli frammentare.
Le caste create con la privazione dell’ossigeno dei feti
La casta Alfa consiste degli individui destinati al comando, la casta Beta coprono incarichi amministrativi che richiedono un’istruzione superiore, ma senza le responsabilità del comando. Le tre caste inferiori sono le gamma, le delta e le epsilon in grado decrescente di intelligenza. La casta degli Epsilon è stata creata creata e addestrata per occuparsi dei lavori più umili e nelle condizioni più dure senza lamentarsene. In genere, tutti gli individui sono sottoposti a condizionamento mentale per conformarsi al ruolo che ricopriranno nella società. All’interno di ogni casta vi sono poi sottogruppi indicati da plus e minus che indicano la conformità al condizionamento pre- e post-natale ricevuto, e modulano il successo sociale di ogni individuo. Tutti gli abiti che ogni individuo indossa, anche quando non è al lavoro, sono del colore distintivo della propria casta: per gli Alfa è il grigio, per i Beta è il viola, per i Gamma è il verde, per i delta il color kaki e per gli Epsilon il colore nero.
“Condizionato” è meglio di “educato”
Al tradizionale processo di educazione viene sostituito uno di condizionamento psicofisico, che inizia sin dal concepimento. Così coloro che sono destinati a riparare i jet in volo è fornito cibo mentre sono posti a testa in giù, per associare tale posizione (solitamente scomoda) al benessere; il processo viene poi proseguito durante l’infanzia attraverso la ripetizione ipnopedica per poi continuare con slogan adatti ai diversi posti di lavoro. Il condizionamento viene considerato una pratica normale in questa società, tanto che gli individui usano il termine “condizionato” al posto di “educato”. Ognuno viene indottrinato ad amare la propria collocazione sociale, il colore dei vestiti che indossa, la vita cui sarà destinato per la casta cui appartiene. Come “rimedio” per ogni eventuale infelicità, alla popolazione viene fornito un medicinale chiamato SOMA, in realtà una droga euforizzante e antidepressiva, garantendo così un ulteriore controllo della popolazione.
La dualità di questa nuova realtà: da che parte stava realmente Aldous Huxley?
Sotto molti aspetti la società del Mondo Nuovo può essere considerata utopica e ideale: l’umanità è finalmente libera da preoccupazioni, sana, tecnologicamente avanzata, priva di povertà e guerra, permanentemente felice. L’ironia tuttavia è che questa condizione ideale è ottenuta sacrificando le cose che generalmente consideriamo importanti per l’essere umano: la famiglia, l’amore, la diversità culturale, l’arte, la religione, la letteratura, la filosofia e la scienza. In questo senso la società del Mondo Nuovo risulta quindi divenire un’utopia ironica o persino negativa.
Contrariamente a quanto un lettore contemporaneo può attendersi, tra le tecnologie usate per il controllo della società non rientra l’ingegneria genetica in quanto Huxley scrisse il testo vent’anni prima che James Watson e Francis Crick scoprissero le prime basi del DNA
I cittadini del Nuovo Mondo non hanno alcuna nozione della storia passata, salvo sapere, per il condizionamento avuto, che nel passato l’umanità viveva nella barbarie e che quello di oggi è il migliore dei mondi possibili. Sanno che gli esseri umani in passato erano vivipari e che esistevano nascite e genitori, ma questi concetti sono un tabù in questa società, le parole “madre” e “padre” sono usate come insulti.
Le caste inferiori, prodotte per clonazione, mostrano una forte mentalità gregaria, ma anche gli individui delle caste superiori, dove da un embrione si ottiene un solo individuo adulto, sono condizionati ad accettare il sistema di caste e le consuetudini sociali che derivano da esse. Nel corso del romanzo, spesso i personaggi citano gli slogan imparati durante il condizionamento che hanno ricevuto. È considerato normale essere molto mondani, avere una vita sessuale totalmente promiscua fin da piccoli, allontanare i pensieri negativi con il SOMA (che ha come unico effetto negativo quello di essere letale se assunto in dosi massicce), praticare sport (con le sue endorfine) ed essere, in genere, buoni consumatori. È invece inaccettabile passare del tempo in solitudine, essere monogami, rifiutarsi di prendere il soma ed esprimere opinioni critiche nei confronti degli altri e della società.
Il contrasto tra nuovo e vecchio
Se nella prima parte del romanzo viene descritto il mondo nuovo, nella seconda si scopre che per ragioni economiche alcune regioni del pianeta non sono state civilizzate come le altre. In una di queste aree, localizzata nel Nuovo Messico, sopravvive in una riserva rigidamente controllata una sacca di società pre-moderna, mantenuta per ragioni di studio sociale e di turismo a beneficio degli abitanti del resto del mondo.
Qui si incontra il personaggio di John, figlio di due cittadini del Nuovo Mondo– risultato di un errore di contracezione– partorito nella riserva, dove la madre si era smarrita ed era stata data per dispersa durante un viaggio. John cresce nella riserva secondo lo stile di vita degli Zuñi (un popolo di nativi americani) ed educato secondo una cultura e una religione ibride tra quella Zuñi e quella cristiana del posto. La madre gli insegna a leggere e lui rimane molto influenzato dai lavori di Shakespeare raccolti in un volume finito chissà come nella riserva e scampato alla distruzione dei libri operata secoli addietro.
La morale che Huxley voleva trasmettere ruota attorno a questo concetto: in modo da poter garantire alla società un’eterna e universale felicità, questa deve essere manipolata, la libertà di scelta e di espressione limitate, le ambizioni intellettuali e sentimentali inibite. I cittadini sono felici, ma il “selvaggio” John percepisce questa felicità come artefatta e sterile.
Geniale la visione di questo libro
come crema da potersi spalmare
John vive il suo confronto con la cosiddetta società civile in maniera ambivalente: da un lato attratto da esso e attratto da una delle protagoniste, Lenina Crowne, dall’altro si trova spaventato e orripilato dalle consuetudini di esso. Questo rapporto conflittuale con la società civilizzata lo porta, dopo aver provato a fare che la gente si ribelli al sistema in cui sono ingabbiati buttando da una finestra le pasticche del soma, a togliersi la vita in un disperato gesto di frustrazione.
Cosa voleva esprimere Haldous Huxley con il suo libro?
Huxley si ribellava con la sua opera a tutta l’età delle utopie partendo dall’illuminismo per finire con tutto il periodo in cui si è creduto nel progresso come culla di civiltà come propugnato nella società a stampo darwiniano che ancora stiamo vivendo (ricordo qui un mio conoscente, studioso di storia, cui una volta chiesi come mai al progresso tecnologico non fosse seguito un progresso sociale e culturale e che mi rispose con una grande risata).
Ridley Scott avrebbe dovuto fare un adattamento del libro in versione cinematografica perché trovava l’idea molto interessante ma si è fermato a più riprese e per la similitudine con 1984 di George Orwell e per delle difficoltà oggettive di resa su schermo.
Franco Battiato, il noto cantautore siciliano, dedicò ben due album a questo libro, ovvero “Fetus” e “Pollution” (cit. : “Ti sei mai chiesto quale funzione hai?”).
foto wikipedia sonosololibri ©Francesco Spuntarelli