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Il Paese del Gigante Amico, di Jo Condor, del ballo dell’hully gully e della “Jungla Fiscale”

A.N.C. – ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMMERCIALISTI: 
“Quando il coccodrillo piange perché la giungla è invivibile”

LA JUNGLA DELLA LEGISLAZIONE TRIBUTARIA IN ITALIA, IN UN COMUNICATO DELL’A.N.C., CON UNA PREFAZIONE IRONICA ( O QUASI) A FIRMA DI RAFFAELE PANICO, CHE BEN RAFFIGURA UNA SITUAZIONE TRA LA FARSA E LA TRAGEDIA          

“Ironie di circostanza, ma son dettate da immaginazione e sussurrate dai gironi alchemici di formule insostenibili, che corrono da decennio in decennio, dall’età dell’adolescenza ai tempi della maturità inoltrata. Ironie sì, sgorgate dalla semplice mancanza di semplicità, mulinelli girovaghi di un giro di parole.
Semplicità, semplicità quasi a voler ricordare i tempi di “allegria” di Mike Buongiorno, quando un intero popolo lavorava e risparmiava e si divertiva e si compiaceva, si sorrideva, ma oggi, neanche sul tempo c’è risparmio, vi si riesce solo nello spreco, risparmia il tempo che è anch’esso denaro! La chiave di ogni successo è la semplicità. Semplice bella e distinta è la forma geografica dello Stivale o del Belpaese che dir si voglia, non si capisce perché mai tale unicità nella molteplicità dei trascorsi anni ruggenti, memorabili anni a far data da quel 1963 del boom economico, devono oggi esser preda della peggiore della pianta della giungla, il fico strangolatore.
Chi conosce la flora della giungla sa che tipo di pianta è, una sorta di boa del regno vegetale che finisce la sua preda – l’albero ospite – strangolandola lentamente. Così è lo Stivale il Belpaese ricco di flora e fauna in un territorio poco superiore a 300.mila kmq cui ne fa un unicum per una gran varietà enorme di tipologie, che non trova eguali per densità e similitudine nel resto Mondo: la norma è la forma, la normativa si è fatta e modellata a sua immagine e somiglianza… La semplicità è la sola chiave del successo, specie in tempi di urgenti grandi sentite Riforme, soprattutto in frangenti epocali, nella presente contingenza storica. Digressioni a parte questa è la storia… di mezza estate in attesa dell’autunno.”
                                                                                                                                                                                                                                      Raffaele Panico

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 Segue il Comunicato dell’ A.N.C.  – Associazione Nazionale Commercialisti
Quando il coccodrillo piange perché la giungla è invivibile 

Roma, 26 agosto 2020  – Stando alle dichiarazioni che circolano, sul tavolo del Ministro dell’Economia e su quello del Direttore dell’Agenzia delle Entrate (e di nessun altro nel Governo, pare) sembra ci sia la riforma fiscale del terzo millennio, la soluzione a quella che il Direttore Ruffini non ha esitato a definire una “giungla” insidiosa, dimenticando che Mef e Agenzia non sono di certo i soggetti che direttamente scontano tutte le storture e le farraginosità del sistema.

La riformulazione del calendario dei versamenti, annunciata in luglio dal Ministro Gualtieri, si dovrebbe sostanziare in un sistema che prevede determinazione e versamento dell’importo dovuto su base mensile, compreso il calcolo degli importi in deduzione. Tutto ciò non potrà mai tradursi in una semplificazione, ma comporterà invece un’enorme complicazione del sistema, che prevedrà ben 12 dichiarazioni annue, più l’eventuale conguaglio. Inoltre, si è del tutto all’oscuro sull’eventuale riparametrazione delle aliquote.

Un sistema così concepito, oltre ad aggiungere farraginosità (e forse anche onerosità), si scontra con il principio costituzionale dell’equità fiscale nei confronti dei soggetti contribuenti, creando disparità tra i percettori di reddito da lavoro dipendente e le partite IVA, i cui titolari non possono effettuare alcuna previsione.

È del tutto evidente che questo progetto sia mosso non tanto dall’intento di venire incontro ai cittadini e ai professionisti che li assistono, quanto dalla necessità di ottenere un flusso continuo di liquidità, a beneficio delle casse dello Stato oramai allo stremo.

“Una riforma fiscale imponente è assolutamente necessaria” dichiara Marco Cuchel, presidente ANC “ma proprio perché il progetto è di proporzioni considerevoli, in quanto deve eliminare un numero spropositato di complicazioni, ripetizioni, contraddizioni e vessazioni che si sono sedimentate nel tempo, richiede trasparenza e condivisione con gli attori principali che saranno poi chiamati ad applicarla: i commercialisti. A proposito di questo, non si può non sottolineare l’anomalia istituzionale e procedurale che vede l’Agenzia dettare l’agenda al Ministro. Se proprio l’Agenzia delle Entrate vuole fare la sua parte, non versi lacrime di coccodrillo e provveda a rimediare ad un sistema che rilascia circolari esplicative tardive o addirittura dopo la scadenza e che spesso contengono interpretazioni che superano la norma”

“Una riforma fiscale seria non si fa in pochi giorni; piuttosto che essere scaraventati nel giro di un mese in un sistema dagli incerti sviluppi e dalle conseguenze imprevedibili” conclude Cuchel “preferiamo attendere ancora e rimanere nella giungla le cui principali insidie ci sono note da tempo”

 

ANC – Comunicazione Associazione Nazionale Commercialisti, Piazza San Bernardo, 106 – 00187 Roma                                          www.ancnazionale.it

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