“Il Palazzo Venezia ad Istanbul”,
sede dell’Ambasciata d’Italia in Turchia
GD – Roma, 6 ott. 18 – Giusto un secolo fa, il primo dicembre 1918, fu restituito all´Italia da un manipolo di marinai che lo occuparono su ordine del conte Carlo Sforza, strappandolo agli austriaci che, salvo pochi anni sotto sovranità francese, ne avevano il possesso da cento anni prima, dalla fine cioè della Serenissima Repubblica di Venezia (Trattato di Campoformio,1797). Parliamo del prestigioso “Palazzo Venezia” di Istanbul, attuale residenza (insieme con quella ad Ankara) dell´Ambasciatore d´Italia in Turchia.
La storia di “Palazzo Venezia” è la protagonista di un libro dell´Ambasciatore Gaetano Cortese, responsabile della collana dell´editore Carlo Colombo di Roma dedicata alla valorizzazione e divulgazione del patrimonio architettonico e artistico delle rappresentanze diplomatiche italiane all´estero. “Il libro sarà pronto tra poche settimane”, l´Amb. Cortese ha anticipato al GIORNALE DIPLOMATICO, “dopo un´estate di intenso lavoro per ordinare e coordinare l´opera, tutto il materiale: testi, fotografie e illustrazioni sono stati finalmente consegnati per la stampa”.
“Palazzo Venezia” non è né il primo né l´unico libro sulla sede, per quanto prestigiosa possa essere, di un´ambasciata. Tanto per citare alcuni autori, Maria Pia Fanfani ha pubblicato libri su tutte le 113 rappresentanze diplomatiche italiane nel mondo. E più di un diplomatico, una volta rientrato in sede, ha scritto sulla residenza all´estero che più ha gradito. La collana diretta dall´ambasciatore Cortese è però del tutto particolare. Non solo ogni libro illustra con foto e testi la storia, le caratteristiche architettoniche e le peculiarità dell´edificio in questione ma fa anche rivivere l´insieme delle relazioni diplomatiche, ora tese ora amichevoli, che in quei saloni e in quegli uffici si sono dipanate, talvolta per secoli. Sono, in altre parole, anche veri e propri testi di storia contemporanea.
Non per caso, nel 2016 il Circolo della Stampa di Milano ha conferito a Cortese il suo “Premio alla cultura” quale “riconoscimento” per una realizzazione “intesa a valorizzare il patrimonio architettonico ed artistico delle sedi diplomatiche italiane all´estero”.
“Un patrimonio conservato con cura ma di cui, per anni, nessuno aveva pensato di valorizzarlo per averne un ritorno sia sul piano politico, attraverso una migliore comprensione delle relazioni tra Paesi, sia a sostegno del Made in Italy in senso lato, campi, dall´arte all´economia”, ha spiegato Cortese, che dal 2000 ad oggi ha già realizzato ben otto libri che hanno suscitato un interesse crescente.
“Va detto subito che io dirigo la collana gratuitamente”, ha precisato il diplomatico rilevando che “i libri pubblicati dall´editore Colombo vengono realizzati a costo zero, grazie ai finanziamenti offerti da aziende private. Si tratta poi di libri che non sono in vendita, ma vengono in parte donati alle varie Autorità di accreditamento, ad ospiti importanti e alle delegazioni ufficiali in visita. Ma l´aspetto più importante, a sostegno dell´immagine politica dell´Italia e del made in Italy, è che vengono richiesti dalle biblioteche straniere più prestigiose quale materiale di consultazione per gli studiosi e ricercatori”.
I libri più recenti della collana diretta da Cortese – “Il Palazzo sul Tiergarten – l´Ambasciata d´Italia Berlino” e “Il Palazzo Metternich nel bicentenario del del Congresso di Vienna” sulla rappresentanza italiana in Austria – contengono interessanti contributi sia tedeschi sia austriaci e vengono considerati veri e propri esempi di storiografia moderna.
“Il nostro obiettivo è di affiancare l´azione della Diplomazia con la D maiuscola laddove riteniamo che una conoscenza approfondita anche sui piani extra-diplomatici sia utile”, ha aggiunto Cortese. E´ il caso ovviamente del “Palazzo Venezia” di Istanbul, per circa tre secoli sede del “bailo” (oggi si direbbe ambasciatore) della Serenissima in quella che una volta si chiamava Costantinopoli. Un edifico prestigioso, con tanto di leoni veneziani e colonne palladiane, di cui da tempo, anche con avvisi sul sito dell´ambasciata, l´Italia ha aperto le porte per conventions di aziende e di organizzazioni italiane e straniere.
Gaetano Cortese, nella carriera diplomatica dal 1969, ha svolto all´estero incarichi a Zagabria, Berna, L´Avana, Washington e Bruxelles (UE). Dal 1999 al 2003 è stato ambasciatore presso il Re dei Belgi e dal 2006 al 2009 nel Regno dei Paesi Bassi e rappresentante permanente d´Italia nell´Organizzazione per la proibizione della armi chimiche (OPAC). Ha prestato inoltre servizio dal 1992 al 1999 alla Presidenza della Repubblica quale consigliere aggiunto per la stampa e l´informazione.
La collana dell´editore Carlo Colombo ha pubblicato i seguenti volumi: L´Ambasciata d´Italia a Bruxelles, in versione italiana e francese; L´Ambasciata d´Italia a Londra, in versione italiana e inglese; L´Ambasciata d´Italia a Lisbona, in versione italiana e portoghese; L´Ambasciata
d´Italia a L´Aja, in versione italiana e olandese; il Palazzo di Sophialaan, residenza dell´ambasciatore d´Italia nel Regno dei Paesi Bassi, in versione italiana ed olandese; il Palazzo sul Potomac, in versione italiana e inglese; La Villa di Inkognitogaten, Residenza dell´ambasciatore d´Italia nel Regno di Norvegia, in versione italiana e norvegese; L´ambasciata d´Italia a Washington in occasione dell´anno della Cultura italiana negli Stati Uniti – 2013 – in versione inglese; il Palazzo Metternich nel centosettantesimo anniversario della sua costruzione, in italiano e tedesco.
d´Italia a L´Aja, in versione italiana e olandese; il Palazzo di Sophialaan, residenza dell´ambasciatore d´Italia nel Regno dei Paesi Bassi, in versione italiana ed olandese; il Palazzo sul Potomac, in versione italiana e inglese; La Villa di Inkognitogaten, Residenza dell´ambasciatore d´Italia nel Regno di Norvegia, in versione italiana e norvegese; L´ambasciata d´Italia a Washington in occasione dell´anno della Cultura italiana negli Stati Uniti – 2013 – in versione inglese; il Palazzo Metternich nel centosettantesimo anniversario della sua costruzione, in italiano e tedesco.
Della stessa collana fanno parte i due volumi curati dal diplomatico Ugo Colombo Sacco di Albiano, con prefazione dell´ambasciatore Gaetano Cortese. “Dove la Diplomazia incontra l´Arte” ripercorre la storia delle sedi che hanno ospitato la diplomazia italiana nelle tre capitali Torino, Firenze e Roma, e l´originale e preziosa opera di ricostruzione delle varie vicende del Ministero degli Affari Esteri. “Un omaggio a oltre 150 anni di amicizia italo-belga” illustra la storia della rappresentanza diplomatica italiana nel Regno del Belgio sin dal Regno di Sardegna, al Regno d´Italia e alla Repubblica italiana e alle sedi diplomatiche belghe presso il Quirinale e la Santa Sede, assieme ai protagonisti delle relazioni diplomatiche italo-belghe, con un´ampia e ricca ricostruzione delle relazioni bilaterali, arricchita da splendide immagini.
Carlo Rebecchi